Adriano Pedicini, in rappresentanza della segreteria cittadina del PDL prende posizione sulle piste ciclabili dopo l’articolo pubblicato su SassiLive. Pedicini ricorda che il PUM, Piano urbano della mobilità non prevedeva piste ciclabili in viale delle Nazioni Unite… Riportiamo di seguito il comunicato integrale.
Si legge dalla stampa un gran criticare l’esecutivo cittadino, a farlo sono i consiglieri dei due principali partiti di maggioranza, PD e Lista Stella. Il PDL nulla osserva, è in perfetta sintonia con le posizioni critiche e su quanto asserito dai predetti in merito ai grandi temi, anzi in proposito, si vuole evidenziare, all’ex capo gruppo del PD, che si è in possesso di una rara copia del programma elettorale del loro partito, atteso che si è certi che questo esecutivo ha setacciato e bruciato ogni copia, qualora servisse riprendere l’orientamento del programma si è disposti a cederla. Il disagio è comune a tutti i consiglieri indistintamente di maggioranza e minoranza. Il consiglio non partecipa alle scelte importanti per la città, che sono in capo allo staff del sindaco e al suo impalpabile esecutivo. Inutile fare esempi li verifichi in ogni settore. Compito della minoranza, sempre attenta e presente che, vuole rimanere sui temi dell’attualità, sulle questioni che attengono alla città: la mobilità urbana, le famose piste ciclabili. Senza ricalcare quanto già da tanti evidenziato, la domanda che il maggiore partito di opposizione si pone, è quella di conoscere il padre putativo dell’opera realizzata, in sostanza si chiede chi ha partorito tale elevato pensiero, chi è il progettista. Non è un capriccio c’è una logica; il Piano Urbano della Mobilità è la guida; questo non prevede in quei luoghi le piste ciclabili, le individua altrove, quindi la città può conoscere quali motivazioni alla base di tali scelte? Lo scorso hanno venne affidato alla società Sintagma la progettazione del Piano Urbano del Traffico, strumento a disposizione dei comuni per definire adeguati progetti per il sistema territorio-trasporti. Il PUM pone generalmente la sua visione del sistema di mobilità urbana nell’arco temporale di 10 anni, uno degli scopi primari, oltre a soddisfare i bisogni di mobilità, è quello di assicurare l’abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico ed acustico, la riduzione dei consumi energetici, l’aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale, anche con soluzioni di mobilità sostenibile,(l’uso della bici). Il PUM è stato presentato alla stampa nel mese di luglio poi il nulla, i consiglieri non ne conoscono i dettagli. Oggi se si vuol sapere cosa prevede tale progetto che proietta Matera nella mobilità del futuro, devi solo affidarti alla capacità di avere qualche notizia estratta dalla conferenza stampa o appunti giornalistici. Sulla base di tali scarsi dati, si chiede alle commissioni consiliari di fare scelte importanti, di dettare gli indirizzi del bando dei parcheggi. Assurdo, senza conoscere le idee progettuali del PUM; di non poter dir nulla sulle scelte operate per le piste ciclabili, questo perché non si conosce il lavoro della Sintagma. Il PDL, nell’attesa delle risposte, contesta queste scelte contro la salute dei cittadini al diritto ad una mobilità sostenibile nei luoghi di minor traffico veicolare, contesta le politiche del traffico, verosimilmente fatte in casa forse da improvvisati tecnici; per quel poco che è dato sapere, il PUM presentato alla stampa nel mese di luglio non prevedeva assolutamente piste ciclabili dove oggi sono realizzate, era tutt’altro l’impianto progettuale della società affidataria del PUM: si parlava di via C.Levi.
Adriano Pedicini, consigliere comunale del PDL
Matera da qualche settimana può contare sul primo percorso ciclabile di tipo urbano. Dopo aver concluso i lavori di realizzazione in viale Europa un altro tratto è stato creato utilizzando il lato sinistro di viale delle Nazioni Unite, strada a senso unico che dalla rotatoria del Pino permette di raggiungere il quartiere di Serra Venerdi e la zona nord della città di Matera. E anche questa iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale ha scatenato polemiche per le modalità con cui la pista ciclabile è stata realizzata, una pista che non ha previsto un cordolo per rendere più sicuro il transito dei ciclisti. Tutt’altra questione riguarda invece la cultura della bicicletta, mai radicata in una città che si è candidata a capitale europea della cultura nel 2019. In attesa di conoscere il parere degli utenti di SassiLive sul primo tratto di pista ciclabile a disposizione nella città di Matera riportiamo di seguito la fotogallery dedicata alla pista ciclabile di viale delle Nazioni Unite e viale Europea e la normativa del Codice della Strada che riguarda la pista ciclabile.
Riceviamo e pubblichiamo il giudizio inviato sulla pista ciclabile presente in viale delle Nazioni Unite a cura di Giovanni Caserta.
“Una pista ciclabile dovrebbe avere un percorso continuo e razionale, non fatto a mozziconi. Nello specifico, i due tratti di pista ciclabile realizzati sono irrazionali, pericolosi e inutili, perché:
a. non sono collegati;
b. restringono notevolmente la sede stradale;
c. non portano da nessuna parte, ma son fatti per andare su e giù;
d. sorgono su due strade di traffico intenso e necessariamente rapido;
e. attraversano aree densamente abitate;
f. tolgono posti di parcheggio nevralgici per la presenza di scuole estrutture sportive;
g. sono pericolosi per il ciclista che vi si avventurasse e temibili per gliautomobilisti che vi transitano.
Sulla congruità e non pericolosità di quei due tratti di pista ciclabile ritengo sia opportuno che intervengano e si esprimano, con grande tempestività, il comando dei Vigili Urbani, la Polizia stradale e gli Uffici della motorizzazione, o chiunque abbia in cura la sicurezza stradale.
Giovanni Caserta
Fotogallery www.sassilive.it
Una pista ciclabile (o percorso ciclabile o ciclopista) è secondo la definizione del Codice della Strada (articolo 3, punto 39): “parte longitudinale della strada, opportunamente delimitata, riservata alla circolazione dei velocipedi”. In parole più semplici si tratta di un percorso protetto o comunque riservato alle biciclette, dove il traffico motorizzato è escluso. Lo scopo di tali percorsi è separare il traffico ciclabile da quello motorizzato e da quello pedonale, che hanno velocità diverse, per migliorare la sicurezza stradale e facilitare lo scorrimento dei veicoli. Il Codice della Strada prevede che i ciclisti utilizzino una pista ciclabile quando disponibile. Talvolta lo stesso percorso deve essere condiviso tra ciclisti e pedoni, e viene detto di conseguenza “ciclo-pedonale”.
Le norme tecniche di costruzione sono regolate dal Decreto Ministeriale 30 novembre 1999, n. 557 (G.U. n. 225, 26 settembre 2000, Serie Generale) – Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili.
Vi sono differenti tipi di piste ciclabili. Dal punto di vista della collocazione e delle caratteristiche si distingue anzitutto tra: percorsi ciclabili urbanipercorsi ciclabili extraurbani.
Piste ciclabili urbane
In ambito urbano, la realizzazione di piste ciclabili sicure ed efficaci richiede una attenta progettazione. In particolare, devono essere attentamente valutati i seguenti aspetti: intersezioni, raccordi e qualità del fondo stradale.
Intersezioni: la pista ciclabile si trova al margine della strada, quindi è la prima fascia che si incontra provenendo da un accesso carrabile o da una strada laterale. Gli automobilisti possono essere tentati di invadere la pista ciclabile ed allinearsi con il margine della strada, con il rischio di travolgere i ciclisti in arrivo. La linea di stop deve essere chiaramente arretrata, e dove necessario possono essere piazzati degli specchi per migliorare la visibilità.
Raccordi: l’ingresso e l’uscita dalla pista ciclabile deve essere facile, e se possibile non imporre un rallentamento.
Qualità del fondo stradale: dove la carreggiata è sufficientemente ampia, il metodo più semplice per ricavare una nuova pista ciclabile è quello di riservare alle biciclette una piccola corsia fra il marciapiede e i posteggi.
Il dibattito finora è stato monco. Dalla foto del cartello risultano chiaramente i nomi dei progettisti: Arch. Nunzio Maria Paolicelli (anche direttore responsabile dei lavori) e geom. Vincenzo Montemurro. A nessuno viene in mente di chiedere a loro se hanno progettato secondo legge o hanno sbagliato tutto?
senza parole, VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!! a chi gli è venuto questa idea buttando i nostri soldi per interesse di qualcuno
quando si potevano spendere nel sociale esempio; esiste una struttura via Conversi dove possono vivere 6 famiglie senza un alloggio e con grandi difficoltà economiche, con quei soldi consumati in quella inutile pista.
Caro sindaco e caro Cifarelli e company.pensate solo agli affari vostri.
VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Andate viaaaaaaa.!!!!!!!!!!!!
F.to Enzo Iacovone
Uno spreco di denaro pubblico…………….. non so che dire una vergogna , sono state create cosi il parcheggio che sorge nelle vicinaze avra sicuramnte piu lavoro al momento della sua apertura .
Le autovetture passano traquillamente ivadendola e parcheggiandoci sopra con le 4 frecce chi usa la bicicletta in cittasi contano ter con le dita delle mani anzi di una sola mano
ma dico io…con tante strade da rimettere in sesto vanno a progettare e a realizzare piste ciclabili a matera!!..una città fatta di salite e discese..poveri ciclisti! e poi..non sapevano proprio dove dirottare quei fondi!?!? Il più delle volte si agisce senza pensare! Mah!
Domenica mattina per percorrere Via delle Nazioni Unite ci ho messo quasi 1 ora. L’affluso di biciclette sulla pista ciclabile era così alto che ha addirittura bloccato il traffico veicolare, creando problemi alla circolazione stradale. Credo sia opportuno creare una seconda carreggiata a fianco di quella esistente per snellire il traffico della biciclette. Fatevi portavoce di questa esigenza ai 2 progettisti e agli amministratori. E’ assolutamente necessario e urgente.
Ancora una volta: VERGOGNA!!!!!!!! Ma come si fa a realizzare una boiata del genere???? Cari Amministratori, ve ne siete proprio dimenticati della “tangenziale ovest”??? Quella sì che risolverebbe un mucchio di problemi… ma nessuno che muova un dito per ottenere i finanziamenti necessari… e non si dica che sono troppi soldi: a Potenza hanno realizzato il cosiddetto “nodo del Gallitello” che prevedeva addirittura una galleria di non so quante centinaia di metri!!!! VERGOGNAAAAAAA!!!!!!!!! E comunque caro admin, un pizzico d’attenzione pure tu per favore: la pista è sul lato DESTRO della strada…. 😉
Materani svegliati!!! Uscite dalla vostra ignoranza, viaggiate, vedete come si comportano nelle altre città…..in Spagna tutte le città hanno le piste ciclabili, nell’Italia del nord idem e una volta tanto che l’amministrazione vuole fare una cosa buona, ecco i quattro caproni che parlano di gente senza casa, senza lavoro, tangenziale, tutte cose che non hanno nulla a che vedere con la pista ciclabile….CHE IGNORANZA BESTIALE!!!
P.S. le biciclette non le cercate a novembre considerato che si chiatra dal freddo…..caproni!!!
Non si sarebbe avuto questo dibattito se i SOLDI NOSTRI fossero stati utilizzati per realizzare un pista ciclabile efficiente.
In breve, non si discute sulla utilità o meno della pista ciclabile in sè (anche se a mio avviso, oggettivamente parlando, si poteva evitare di spendere dei soldi su un qualcosa che sicuramente non verrà mai sfruttata), ma su come siano stati spesi a caxxo questi soldi senza dare alcun beneficio alla città, tutt’altro … sono aumentati i disagi…
In sintesi, non c’era bisogno che offendevi così gratuitamente dei tuoi (nostri) concittadini che giustamente hanno espresso disappunto su questo obbrobio. Saluti
CAPRONE sarai tu e tutta la tua famiglia!!!! Leggi bene prima di insultare!!!!!! Qui non si discute del MERITO, ma del METODO!!!!!! La pista ciclabile lì e in quella maniera è una str****ta bestiale! E bada che il sottoscritto ci è stato anni al nord, e ha potuto vedere quello che succede, nonché IMPARARE! A Matera, checché tu ne dica, ci sono ben altre urgenze!!!!!!! Ribadisco tra l’altro che con la realizzazione della tangenziale allora sì che avrebbero potuto fare le piste ciclabili, avendo liberato proprio quella zona dal grosso del traffico attuale… e rifletti prima di scrivere!!!!!!
giuseppe avrà un cromosoma in meno secondo me..
qui il problema non sono le piste (sono favorevolissimo) ma come le si fa.. PERICOLOSISSIME, senza criterio, fuorilegge ed in strade trafficatissime piene di intersezioni, ecc ecc inutilizzabili.. i posti ci sono a matera per farle, ma non li!!
ma chi e questo Gran Signore (Giuseppe) viaggerà sicuramente al nord dove ci sono tutte pianure e con le strade tutte larghe, e piste ciclabili SICURE e non la porcheria che Hanno fatto. ma i signori che ci amministrano non lo fanno per la città ma per interesse SVEGLIATII!!!!!!!!!!
p.s. con più di un milione di euro spesi per riparare il ponte in via gravina..che per inadempienze politico amministrative sono andati perduti dall’assicurazione di chi ha causato il danno.. ci riempivamo a matera di piste ciclabili.. avoglia noi a farci amministrare da questi “politici” vecchi incompetenti, ignoranti, quando ci sono giovani laureati a matera pieni di ambizioni che fuggono al nord..ci vuole area nuova!! via tutti incompetenti e RACCOMANDATI!!
le piste ciclaBILI NON SI FANNO SOLO IN 1OO MT!! CHE SEI QLC PèARENTE DI QLC ASSESSORE!!KON I TANTI PROBLEMI CHE ABBIAMO ANDIAMO A PENSARE ALLA PèISTA CICLABILE PER LE MIGLIAIA DI PERSONE CHE USANO LA BICICLETTA! QUAND STA MEZZA MATERA CHA STE SKFFLESC! vatakuk baccala’
265mila euri per la realizzazione di neanche 1km de pista ciclabile? echeccaXXo per un po’ di colore e due cartelli stradali servono tutti questi soldi. Scusatemi ragazzi ma siamo veramente caproni!
mocch alla pista ciclabile.
io non parlo dei costi, se gli amministratori sono ladri, state tranquilli che un modo per rubare lo trovano sempre, semplicemente dicevo che è un segno di civiltà realizzare le piste ciclabili ed io ho potuto appurare che lì dove ci sono vengono utilizzate, chiedo scusa a tutti per il linguaggio utilizzato, però quì si deve discutere se è stata fatta male o se è costata troppo, no del fatto che stiamo senza lavoro senza casa e con le pezze al culo, altrimenti a Matera non realizzeremo mai nulla. Ricordatevi che siamo candidati come Città europea della cultura e fino ad ora abbiamo dimostrato di non avere nulla di europeo e ancor meno di cultura. Saluti
Hanno ragione i leghisti quando dicono che il sud non sa spendere i soldi pubblici. VERGOGNA……