Dopo aver interessato viale delle Nazioni Unite e viale Europo la pista ciclabile approda anche in via Carlo Levi. Premesso che a Matera manca la cultura della mobilità sostenibile e sono davvero pochi quelli che vanno in bicicletta, auspichiamo che si tratti solo di un primo intervento in modo da mettere in sicurezza questo nuovo tentativo di aprire alle biciclette anche sulla “circonvallazione” di via Carlo Levi.
Michele Capolupo
(foto Giuseppe Cancelliere)
Incredibile la capacità di trovare sempre nuove opere inutili nelle quali buttare i (pochi) soldi. Nuove corsie d’emergenza in città!
sono sempre a favore dei percorsi ciclabili. Sogno i materani in bici..!!
smettetela con queste chiacchiere della sicurezza. In altre città ci sono percorsi ciclabili molto più pericolosi. Finalmente si ha la possibilità di spostarsi in bici anche a Matera. Prudenza e attenzione sono parole che valgono per tutti: automobilisti, ciclisti e pedoni!
VISTA LA GRANDEZZA DELLE CORSIE DEDICATE, C’E’ IL RISCHIO CHE QUALCHE CICLISTA DIVENTI PARTE INTEGRANTE CON L’ASFALTO MA SCIATAVIN’ PNZAT’ ALL’COS SERIH.SOLDI BUTTATI.
ahahahahah!
QUESTI SONO LETTERALMENTE FUORI DI TESTA. RIAPRITE I MANICOMI.
al nord funzionano perche’ in tanti usano la bicicletta!
ma di solito in manicomio ci vanno i sani……………….
GIOVANNI A., CHE PENA MI FAI. CONTINUA A DORMIRE E A SOGNARE.
credo che al di là dell’utilità di iniziare ad usare le bici (a pedalata assistita, vera svolta per le città collinari), la necessità delle piste ciclabili sia riveniente dai quesiti richiesti per il dossier della candidatura a “capitale della cultura 2019”. Altro che pazzi, questi secondo me porteranno davvero Matera a “capitale della cultura”. Forza Matera….sempre!!!!
Organizziamo una critical mass a Matera!!!!
COSTA MOLTO METTERE DEI DISSUASORI, PRIMA CHE L’INEVITABILE SUCCEDA!!!!!
diciamo che l’investimento andava fatto in centro e non sulla tangenziale. Ora servirebbero i dissuasori perché lì si corre troppo.
Bene, finalmente chi ha deciso di spostarsi in bici potrà farlo senza sentirsi “ospite” sulle strade.
E’ chiaro che in una città come Matera si debba e si possa parlare solo di “percorsi” ciclabili e non (come comunemente si dice) di piste ciclabili.
Continuate così.
Al bando le automobili.
Viva i pedoni!
Viva le biciclette!
Viva mezzi pubblici!
ZUKKAPIENA MA SEI VERAMENTE DI PARTE!!!!! ALLORA NON ESPRIMERTI
Non serve a un c….!!!! A Serra Venerdì sulla pista ciclabile ci fanno il mercato…in V.le delle Nazioni Unite non ci va nessuno ed è pericolosissima oltreché ormai sbiadita…credo che anche giù al cimitero non sia utilizzata o quasi…Ma davvero i soldi (nostri o avuti) si buttano così? Si abbia un tantino di onestà intellettuale…che diamine!!!!!
Sia in Via Carlo Levi che in Via Annibale Maria di Francia strade in cui si sta predisponendo la pista ciclabile, sarei dell’avviso che entrambe sono pericolosissime in quanto automobili e moto sfrecciano a più non posso. Pertanto sarebbe opportuno indicare con segnaletica luminosa frequente o addirittura installare l’autovelox. Soltanto così gli amanti delle biciclette potrebbero sentirsi più tutelati e sicuri di non incorrere in gravi incidenti.
Pasquale Fontana
Ben vengano le piste ciclabili… ma SICURE! Non è che in questa città ci dobbiamo ricordare della sicurezza solo alla festa della Bruna.
E’ una strada pericolosissima, dove già prima della realizzazione della pista ciclabile, le macchine , da entrambe le direzioni , tendevano a spostarsi verso la linea di mezzeria con il rischio di collisione , favorita dall’alta velocità e dalle curve strette . Mi domando se sia possibile che esista gente di così scarsa intelligenza che possa progettare una simile schifezza , e soprattutto che ci sia gente , di intelligenza ancora più scarsa , che possa vallare tutto questo; con l’aggravante del fatto che vengono spesi soldi pubblici . Poi piangono per il fatto che il comune non ha soldi . In un paese civile questa gente sarebbe mandata a casa a calci nel sedere , dopo aver rimborsato alla gente i sodi buttati