La Giunta regionale, nell’ultima riunione, ha approvato il trasferimento al Consorzio industriale di Matera, la somma di euro 250.000 per avviare la movimentazione del traffico passeggeri in occasione di Expo 2015.
Con il suddetto stanziamento da parte della Regione, in attesa della trasformazione dell’Aviosuperficie in Aeroporto, il Consorzio può quindi attivare le procedure per garantire la piena operatività dello scalo aereo, garantendo la continuità territoriale della regione Basilicata con i principali aeroporti nazionali nel rispetto delle normative vigenti.
Un simile provvedimento si aggiunge al forte impegno già profuso e all’importante risultato raggiunto con l’avvenuto inserimento dello scalo di Pisticci nel Piano Nazionale degli Aeroporti a seguito dell’accoglimento da parte del Governo della vigorosa richiesta della Basilicata e del relativo emendamento presentato in sede di Conferenza Unificata alcuni mesi fa, che favorisce ogni azione a salvaguardia delle regioni in cui non esistono aeroporti, per consentire alle stesse, in presenza dei necessari presupposti, di entrare tra gli scali di interesse nazionale appena maturati i requisiti, oppure in quanto aeroporto che garantisce la continuità territoriale con le regioni svantaggiate.
” Ecco un altro, concreto passo avanti per far operare la Pista Mattei, ha dichiarato l’assessore Berlinguer. Un ulteriore atto che mi auguro contribuisca a diradare le nebbie dello scetticismo che ancora oggi si addensano sul futuro di questa infrastruttura”.
L’assessore Berlinguer ha altresì ricordato che con deliberazione del novembre 2014 la Regione ha già stanziato la somma di 60.000 euro al Consorzio ASI di Matera per la predisposizione tra l’altro di uno studio di fattibilità tecnico-economico e di un piano economico-finanziario, finalizzato alla trasformazione dell’attuale aviosuperficie in aeroporto, che fattivamente che consenta lo sviluppo della regione mediante azioni di turismo incoming verso la fascia ionico-metapontino e la città di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
” A questo punto, ha aggiunto l’assessore, occorre muovere celermente verso le procedure di affidamento dei servizi di trasporto aereo in continuità territoriale con altri scali. Non abbiamo molto tempo, occorre essere solerti per raggiungere importanti risultati che questa infrastruttura potrà darci. Basta polemiche e scetticismi. Lavoriamo uniti per consentire alla Basilicata e a Matera Capitale 2019, di intercettare i flussi turistici che meritano”.
le royalties diminuiscono perchè il prezzo del petrolio si abbassa. Chiudiamo l’università e paghiamo i costi dell’aeroporto?
Gentile Pio Abiusi,
prima o poi doveva succedere che su di un argomento saremmo stati d’accordo.
L’aeroporto di Pisticci è una delle più colossali “cazzate” della storia politica di questa regione.
Tipico di questi politucoli da quattro soldi che, messi a sedere sugli scranni dove si spingono i bottoni, si fanno prendere dalla sindrome di Marchionne.
Il problema
è che di Marchionne ve ne è uno soltanto.
Continuano a spendere soldi inutilmente tra investimenti e studi di fattibilità fatti a favore delle loro esigenze.
Parlano di cose che non conoscono.
La prima domanda che un amministratore serio deve farsi quando deve decidere se fare o meno una infrastruttura è: come si sostiene nel tempo? come inciderà sul mio bilancio? E’ necessaria davvero, o vi sono servizi alternativi a costi inferiori?
Se facessero queste domande il risultato sarebbe solo uno: quell’aeroporto non si dede fare.
I costi di gestione di un aeroporto aperto ai voli passeggeri è enorme: controllori di volo, vigili del fuoco, sistemi di volo assistito, servizi a terra per il controllo di sicurezza, servizi a terra per il check in, manutenzioni, collegamenti, etc. Tutta roba che costa cifre a 6 zeri, per coprire le quali non bastano 3-4 voli al giorno, ma un traffico passeggeri che la Basilicata non è in grado di esprimere ne in partenza ne in arrivo.
I politici lo sanno bene, ma loro si immaginano già seduti nei consigli di amministrazione della società aeroportuale a giocare con gli aeroplanini di plastica, mentre i bilanci degli enti vanno a picco.
Perchè poi un materano dovrebbe andare a Pisticci a prendere l’aereo piuttosto che a Bari, che può raggiungere con 15 minuti in più di strada e che consente di avere collegamenti ormai per tutto il mondo con i suoi 4 milioni di passeggeri?
Conoscono questi politici le distanza tra Milano ed i suoi aeroporti di Bergamo o Malpensa, o quella tra Roma e Fiumicino?
Dobbiamo fare un aeroporto perché ne serve uno per regione o perché è una infrastruttura necessaria e sostenibile.
Fateci vedere questo “studio di fattibilità” e questo “Piano economico e finanziario”; fateci vedere le fantastiche previsioni suoi voli attesi. Sono certo che gli unici voli su quell’aeroporto che sono garantiti sono quelli dei falchi grillai e dei passerotti, che sorvolando la pista del nostro “aeroporto regionale” sentiranno sicuramente il bisogno di defecare. Preciso ai politci che fossero intercettati dalle evacuazioni dei volatili, che detta circostanza non deve essere considerata in questo caso un portafortuna, ma un giudizio sul loro operato.