Riceviamo e pubblichiamo il contributo inviato alla nostra redazione dallo studente materano Roberto Colucci sulla questione legata alle contestate piste ciclabili che sono state già realizzate e a quelle che sono in fase di progettazione.
Mentre tutta Italia tiene il respiro per il duro momento economico che NOI tutti cittadini attraversiamo, la pubblica amministrazione materana pare quasi farsi beffe dell’attuale situazione e procede a testa bassa verso mete a molti sconosciute, favorendo progetti e sperimentazioni da far storcere il naso.
Nuova fiamma dei politicanti della città dei Sassi pare essere l’asfalto destinato alle biciclette: dopo la realizzazione di piste ciclabili di dubbia utilità presso il rione Serra Venerdì e Viale delle Nazioni Unite, infatti, pare che assisteremo alla realizzazioni di altre cinque “zone” destinate alle sole bici. Scelta dalla visione ecologista e lungimirante, volta a spopolare la città dalle auto e rivalorizzare i mezzi di trasporto a impatto zero. Così potrebbe essa essere “giustificata” dalla nostra amministrazione poichè, effettivamente, una simile opera pubblica ha sicuramente bisogno di essere giustificata. Investire (o meglio spendere) 546.000 euro di denaro pubblico per un progetto simile, lascia pensare tanto, sia appunto per il momento difficile che l’Italia tutta attraversa, sia per il destino della città, candidata a Capitale Europea della cultura per il 2019.
Entrambe le piste ciclabili già realizzate in città, qualora dovessero essere prese come indicatori per la valutazione delle “sorelle” pronte per esser costruite, non garantirebbero un giudizio propriamente positivo. Esse hanno provveduto ad eliminare un buon numero di parcheggi per auto (con tutti i disagi e gli ingorghi che ne derivano), a tutto vantaggio di un utilizzo praticamente nullo che il materano medio fa di tali percorsi. Le piste ciclabili di Serra Venerdì e Viale delle Nazioni Unite non offrono le garanzie di sicurezza che un genitore auspicherebbe qualora volesse portare il proprio figlio a fare un bel giro in bici; non offrono, oltretutto, una buona sicurezza, proprio a causa del manto stradale che ricoprono, sdrucciolevole e già quasi del tutto deteriorato, nonostante, lo ripeto, l’utilizzo minimo cui sono state sottoposte. Se si prende poi in esame il solo percorso di Viale delle Nazioni Unite, la situazione appare tragicomica: una pista ciclabile che comincia in salita, “espropria” la zona di un buon numero di parcheggi e termina nel nulla.
La città di Matera presenta tanti problemi legati al traffico, alla mobilità e ai trasporti, ma anche all’occupazione ed alle infrastrutture; agire per risolvere tali problemi deve sicuramente diventare il primo obiettivo dell’amministrazione comunale.
E’ palese che, quando le cifre tirate in ballo per la realizzazione di opere di questo genere sono di tale portata, i pensieri e le idee dei materani sono di altrettanto elevato peso specifico. Ad esempio, aiutare le imprese che da sempre hanno sgomitato per soppravivere nella NOSTRA terra, offrendo lavoro ai NOSTRI cittadini, avrebbe sicuramente più importanza di qualsiasi altra opera pubblica, sia dal punto di vista etico, che sotto il profilo economico. Poter investire tali somme per favorire l’occupazione dei giovani che guardano al loro futuro con giustificate paure sarebbe di sicuro un progetto più sostenuto dalla popolazione materana; garantire ai nostri “cervelli” un futuro che possa essere vissuto e goduto nella nostra città è di sicuro la strada giusta da percorrere; essa sarebbe più utilizzata, più gradita e più rispettata di qualsiasi pista ciclabile.
Da giovane, ma ancor più da materano, spero che il Sindaco Adduce e l’amministrazione comunale possano aprire gli occhi su quelli che sono effettivamente i bisogni primari della città di Matera; avere una candidatura a Capitale Europea della cultura ed offrire un biglietto da visita simile non ha granchè da renderci fieri.
Roberto Colucci, studente materano.
BRAVISSIMO…..CONDIVIDO IN PIENO IL TUO PENSIERO…….VORREI UNA RISPOSTA DEL SINDACO A QUESTA NOTA……
Siamo sicuri che quel mezzo milione di euro non poteva essere speso il miglior modo? Queste piste ciclabili a dir poco ridicole (sopratutto quella verso il cimitero) erano veramente così indispensabili? E siamo sicuri che su queste infrastrutture inutili non ci abbiano “mangiato” i soliti noti degli appalti pubblici?
Vorrei proprio avere una risposta dal sindaco Adduce o dall’assessore ai lavori pubblici.
si vede che tu non vai ne a camminare e neanche in bicicletta!
e si vede che tu non vai nei sassi da molto tempo, dove quel mezzo milione di euro poteva essere speso in miglior modo
… e si vede che non sai che quei fondi non possono essere utilizzati per fare quello che vuoi tu e come lo vuoi tu
I sassi producono soldi in ingresso al comune, e le piste ciclabili-zona di sorpasso da destra invece cosa producono?
Si noti come le piste siano già sbiaditissime grazie al fatto che gli automobilisti ci passano sopra con le auto, sostano, ecc…all’ora di pranzo non si può circolare perchè è diventato di moda aspettare i propri PARGOLI davanti all’ingresso (fosse per loro parcheggerebbero nei corridoi scolastici….manco a fargli fare 20 metri a piedi a quei poveri figli…)….che schifezza….e da notare come il parcheggio difronte il tribunale sia completamente vuoto a quell’ora…..
…tutte le volte che percorro quella strada penso a Cifarelli e mi vengono i nervi da morire,non ho mai visto l’ombra di un ciclista su quella specie di pista ciclabile.impiegassero i soldi pubblici per migliorare le strade e la viabilita’.
Sono contento che la città prenda coscienza di come vengono mal spesi i soldi pubblici. Le piste ciclabili in città sono assolutamente inutili, almeno per ora. In una situazione di così grave difficoltà economica sarebbe stato più opportuno pensare di spendere quei soldi per altre opere. E non ci vengano a dire che non era possibile destinarli ad altro. Solo un popolo consapevole può indurre il “sovrano” a operare scelte giuste. Forza Matera.
questo è il mio commento già in un precedente articolo
sulla convenienze e sulla spesa credo che si possa discutere abbondantemente.
Io sono preoccupato sulla serietà degli ingegneri che progettano e realizzano opere che un buon mastro potrebbe fare molto meglio.
Gli ingegneri devono solo provare a percorrere la pista di via delle Nazioni Unite facendo attenzione a non cadere nelle griglie dell’acqua piovana sottoposte al livello della pista
Ricordo che quando a Matera non c’era la piscina non esisteva neanche un nuotatore e quando il circolo tennis non era stato ancora costruito non esisteva neanche un tennista.
una pista ciclabile di 500 metri sicuramente farà emergere grandi campioni materani del ciclismo…
tu confondi la mobilità con il giro d’Italia
CARO eustachio, ASPETTIAMO CON ANSIA UNA TUA FOTO IN CUI TI VEDIAMO PERCORRERE VIA ANNIBALE DI FRANCIA IN SALITA PER ANDARE MAGARI AL LAVORO……AHAAHAHAH
… e che quando non c’erano le case i materani vivevano nelle grotte.
ribadiamo la nostra posizione ancora una volta… non è in discussione l’utilità delle piste ciclabili in progetto complessivo di mobilità sostenibile a misura di pedone e non di macchina… il problema è che questa amministrazione ha proceduto in assenza di qualsiasi criterio di logica e di senso nella: individuazione delle strade adeguate in cui farle, che non devono essere troppo in pendenza per poter adattarsi a tutti e non dovono essere troppo trafficate; nelle condizioni di sicurezza dei manufatti… nelle osservazioni al Pum abbiamo indicatio nei dettagli le strade che si sarebbero prestate megli ad un percorsio di questo tipo, inserendolo possibilemte in un vero e proprio paino della CICLABILITA (sull’esempio di città virtuose come Reggio Emilia). Ma la colpa di questa amministrazione è nell’IGNORARE sistematicamente suggerimenti e feed back di cittadinanza e associazioni nonchè nell’aggirare il confronto stesso con essa, preferendo le imposizioni unilaterali (che con la democrazia NULLA hanno a che fare!!!
MaterAzione – Gruppo di Azione Civica per Matera
Questa questione è stata già messa in discussione da pedicini giorni fà ed io personalmente non ho ricevuto risposta da nessuno…eustachio come pensi di difendere l’indifendibile?? a meno che tu non sia il primo ad andare a lavoro in bici in salita senza saltare via castello e via a. m. di francia, rigorosamente in salita!! il sindaco è meglio che non risponde, tanto direbbe cose alle quali non crede nemmeno lui.
è chiaro che non conosci le biciclette a pedalata assistita
Eustachio qui non è in discussione la conoscenza o l’ignoranza delle tipologie di bici in commercio ma in ogni caso, tu 6 già fornito di bicicletta a pedalata assistita?? se si, mi fai vedere una tua foto mentre pedali in salita?? o mentre vai a lavoro In bici?? o fai la spesa in bici?? a questo punto, data la tua approfondita conoscenza in merito, e la determinazione con la quale porti avanti questo pensiero, vorrei tanto che rimostrassi a noi tutti in prima persona, che credi in quello che dici…attendiamo con ansia…
Piero invece, secondo il tuo raffinato pensiero, con le piste ciclabili fatte IN SALITA in via castello, via a. m. di francia ecc.., superiamo l’epoca del medioevo in un colpo solo?? Sai quant’è lo stanziamento x quest’opera?? 546.000 euro buttati nel cesso. La ns. città è carente di servizi, con strade e marciapiedi rotti, erba e sporcizia varia e pensi che una pista ciclabile cancelli tu lo schifo che c’è?? ma per favore…
Eustachio, dato che il comune ha realizzato piste ciclabili in salita, dovremmo tutti rottamare le nostre bici e acquistare quelle a pedalata assistita? La situazione economica non è delle più rosee, non credo che questa sia una spesa prioritaria per le famiglie. Inoltre, esistono anche per bambini? E dopo aver acquistato le bici, come risolviamo il “particolare” dell’inquinamento delle zone in cui sono state realizzate le piste e quello del traffico? Io non ho risposte esaurienti a queste domande, spero pssa darmele tu.
In ogni caso, utilizzi le piste? Le trovi adeguate? Le faresti utilizzare autonomamente a un figlio/nipote?
il Sindaco Adduce: ““Stiamo lavorando a mantenere in equilibrio il bilancio fra mille difficoltà in considerazione del taglio di trasferimenti da parte dello Stato che ammonta a oltre 5 milioni di euro. Si tratta di una enorme riduzione di risorse che impone grandi sacrifici e una consistente razionalizzazione della spesa pubblica nel tentativo di evitare un ulteriore aumento della pressione fiscale. Tuttavia è nostra intenzione mantenere inalterati i servizi essenziali alla persona anche in considerazione della difficile crisi economica che il Paese e, soprattutto, la nostra comunità sta attraversando. Una situazione che impone assoluto rigore per continuare a fronteggiare le difficoltà che tantissime famiglie vivono sul fronte dell’inclusione sociale, dell’inserimento lavorativo e, più in generale, del contrasto alla povertà”.
A tal proposito, nei prossimi giorni il Comune di Matera organizzerà un incontro pubblico per illustrare e condividere la manovra finanziaria spiegando nel dettaglio qual è la strategia che l’Amministrazione intende assumere per mantenere in equilibrio il bilancio nonostante il pesante taglio dei trasferimenti.”
BEH, APPURATO LO SPRECO DI RISORSE, NON MI SEMBRA PROPRIO CHE VI SIA UNA RELAZIONE TRA LE PAROLE E I FATTI.
maledetta ignoranza!! menomale che l’Amministrazione non recepisce i consigli di pecoroni provinciali materani. Le piste ciclabili vanno fatte assolutamente! magari in luoghi migliori …ma è ovvio che vanno realizzate! altrimenti torniamo nel Medioevo
Piero, nessuno è contrario alle piste ciclabili, ci mancherebbe! La questione è che quelle finora realizzate e quelle in via di realizzazione non rispondono ad alcun criterio di utilità e sicurezza (che sarebbe obbligatoria per legge), Non sono a norma, si trovano in zone trafficate, sono brevi, non si capisce come ci si dovrebbe arrivare. Prendiamo ad esempio quella di viale delle Nazioni Unite, inizia (o finisce) in corrispondenza dell’incrocio più congestionato di Matera, “il pino”, si arrampica fino alla rotatoria verso viale Europa, dove non è previsto un attraversamento dedicato, e continua fino all’incrocio con via dei Normanni (tratto inutilizzabile quando c’è il mercato rionale).
La pista nei pressi dell’autoparco, invece, ha comportato la chiusura di un senso di marcia su una strada provinciale (obbligando gli utenti ad allungare il percorso), e non è utilizzata perché ritenuta insicura. I cordoli sono saltati in alcuni punt,i i camion passano con difficoltà e comunque a velocità relativamente sostenute, i trattori la attraversano per accedere ai poderi.
I ciclisti a Matera ci sono già, anche se non sono certo numerosi, ma NON utilizzano quelle piste. E allora come sono stati spesi quei soldi? Ascoltare il parere delle associazioni di cittadini, o meglio ancora quello dei diretti interessati, ovvero i ciclisti, non avrebbe fatto male a nessuno.
Pretendere che i lavori pubblici siano fatti con criterio e a norma non vuol dire essere “ignoranti” o “pecoroni provinciali”, tutt’altro, dimostra che finalmente qualcuno inizia a svegliarsi e ad osservare con senso critico quello che ci accade intorno.
non sono contrario, ma la questione è un’altra…
quale?
cerchiamo di guardare il bicchiere mezzo pieno, per la prima volta una amministrazione ha fatto una scelta controcorrente eppure in ogni campagna elettorale chi piu chi meno si è sempre riempito la bocca di volere una città piu a misura di uomo, le piste gia realizzate è chiaro che dal punto di vista della progettazione vanno riviste, elenco alcuni errori gravi: v.le n. unite pista a doppio senso sullo stesso lato in una strda a senso unico andava fatta a senso unico scopo dell’ intervento collegare niente con niente idem per s. venerdi, la pista del pantano andava fatta sul fianco del canale, dove sta ora entra in conflitto con i tanti accessi interpoderiali presenti sulla strada creando disagio tra le tre è quella piu utilizzata secondo me anziche fare tre piste si poteva dare un senso completandone una ad esempio collegare b.go venusio c.tro commerciale matera in pratica pensare alle piste ciclabili come delle vere strade che collegano un punto ad un altro, giusto vigilare su come vengono spesi i soldi ed anziche criticare una iniziativa lodevole proponiamo soluzioni continua
e non mi si venga a dire che matera non si presta all’uso della bici se andate in trentino vedrete gli ottantenni pedalare tranquillamente. per dovere di informazione a matera sono presenti ben cinque gruppi ciclistici regolarmente affiliati a federazione nazionali matera è meta giornalmente di appasionati del cicloturismo provenienti da tutto il mondo, quindi geni da tastiera togliete il vostro cervello dall”imballo originale e pensate anche che ce una minoranza che guarda il mondo in maniera diversa e alternativa, ciao ciao pelandroni
Emanuele, se non comprendi la critica costruttiva è un problema tutto tuo. Io, personalmente non sono contrario alle piste ciclabili, ma fatte in un certo modo e con i criteri giusti. Poi, io credo che vi siano delle priorità, allo stato attuale la priorità non è la pista ciclabile con tutti i problemi che ci sono…per non parlare del costo eccessivo, dei livello di SICUREZZA ecc…poi se tu, caro emanuele, 6 in grado di venire su un blog e insultare solamente senza motivare, ti 6 descritto da solo. Tengo per me quello che penso di persone come te. Saluti
…io non sono contrario alle piste ciclabili, ma fatte in un certo modo e con criteri giusti…
… poi, io credo che vi siano delle priorità…
DELLA SERIE: IL PROBLEMA E’ UN ALTRO…
INVECE DI SPERPERARE ULTERIORI SOLDI PUBBLICI PER REALIZZARE ALTRE PISTE CICLABILI, QUESTE RISORSE POTREBBERO ESSERE UTILIZZATE PER PULIRE LA CITTA’ IN MANIERA ADEGUATA VISTO CHE E’ SPORCHISSIMA.
INOLTRE VORREI RICORDARE AL SINDACO ADDUCE, CHE LA SPAZZATRICE NON DEVE ESSERE UTILIZZATA QUASI QUOTIDIANAMENTE PER PULIRE IL PIAZZALE ANTISTANTE LA CASERMA DEI CARABINIERI, PERCHE ESISTONO ANCHE I QUARTIERI CHE VIVONO NEL COMPLETO ABBANDONO.
eustachio…..TI RIPETO, NON APPENA SONO PRONTE LE PISTE, POSTACI SU QUESTO PORTALE LE TUE FOTO O I TUOI VIDEO MENTRE PERCORRI VIA CASTELLO O VIA ANNIBALE DI FRANCIA RIGOROSAMENTE IN GIACCA E CRAVATTA……
La maggioranza ha gia’ deciso e, a quanto pare, le opere cominceranno a breve. Le strade le conoscete tutti: via lanera, via castello, via lazazzera, via Dante, via Aldo moro, ecc. Finitela di difendere scelte indifendibili: sono soldi spesi male. Quante persone hanno finora utilizzato le due piste cittadine? E chi e’ quello sconsiderato che ha permesso a un suo figlioletto di percorrerle senza temere di essere investito da qualche auto?? La città va programmata e i soldi non vanno spesi soltanto perché qualcuno deve dire che non possono essere destinati a opere differenti. Questa amministrazione non ha tenuto conto dei suggerimenti offerti dalle associazioni di ciclisti. Continuiamo a fare sentire il dissenso. Facciamo sapere alla maggioranza che questa città ha raggiunto un grado di maturità tale da consentirle di essere critica rispetto a scelte opinabili.
DEMOCRAZIA A MATERA = DITTATURA DELLA MAGGIORANZA (non del popolo, ma del consiglio comunale)……VERGOGNA!!!!!!!!!!
a lavare la testa al ciuccio, si perde acqua, tempo e sapone…