Il Vice Sindaco di Pisticci, Domenico Albano, a nome dell’Amministrazione Comunale, ha scritto alla Kuwait Petroleum Italia, sollecitando l’attenzione del suo procuratore speciale per il sud Italia in merito all’incresciosa situazione che si è venuta a creare a Pisticci, dove è stata sospesa l’attività di erogazione carburanti nell’unico impianto presente nel centro abitato, in via Vespucci.
Nella consapevolezza che la sospensione dell’attività dell’impianto è stata disposta per ordine della Magistratura, è parso necessario segnalare il disagio che i cittadini residenti in Pisticci centro, stanno subendo.
“L’impianto è l’unico presente in un agglomerato urbano”, scrive il Vice Sindaco “quello di Pisticci centro, che conta circa novemila abitanti e, inoltre, lo stesso centro abitato é raggiunto quotidianamente da un notevole flusso demografico per ragioni di lavoro e per l’accesso ai vari uffici, tra i quali la Sezione distaccata del Tribunale di Matera, l’Agenzia delle Entrate, il Commissariato di P.S., la Compagnia dei Carabinieri, altri Uffici Pubblici, ecc. Se è vero che per alcuni la difficoltà di rifornirsi di carburante è lenita dagli spostamenti verso altri Comuni per ragioni di lavoro, ecc., per molti degli abitanti di Pisticci centro, invece, lo spostamento in altre aree del territorio comunale è, allo stato, indotto unicamente dalla necessità di rifornirsi e questo provoca inevitabilmente un aggravio dei consumi e maggiori spese per quei cittadini.”
La nota si conclude con una richiesta alla compagnia petrolifera Kuwait di predisporre ed adottare tutto quanto necessario, affinché possa essere ripristinato al più presto l’esercizio dell’erogazione di carburanti dall’impianto di Via Vespucci di Pisticci.
Chiusura impianto di via Vespucci a Pisticci, nota di Confesercenti Matera
L’iniziativa assunta dal vice sindaco di Pisticci sulla chiusura dell’unico impianto carburanti presente nel centro urbano di Pisticci induce la scrivente associazione a fare alcune riflessioni sulla figura professionale del gestore le cui novità legislative degli ultimi anni ne hanno offuscato i contorni.
Fermo restando la sentenza della Magistratura e gli eventuali sviluppi successi sulla vicenda sul cui merito non abbiamo alcuna competenza, intendiamo chiarire che il gestore di una stazione di servizio è un lavoratore autonomo vincolato alla compagnia petrolifera di appartenenza da Leggi ed Accordi che indicano i diritti degli uni (i gestori) e degli altri (le compagnie).
Spesso però il gestore viene additato quale padre padrone dell’impianto su cui esercita la propria professione, ma nei fatti così non è! Infatti egli è legato a quell’impianto da un contratto di comodato delle attrezzature che deve rispettare rigorosamente (passando attraverso la politica dei cosiddetti “prezzi consigliati di vendita dei prodotti petroliferi”).
Contratto che le compagnie sguainano quando fa loro comodo e non considerano affatto quando questo contiene clausole non confacenti con la loro politica economica e commerciale.
E’ il caso dell’unico distributore carburanti di Pisticci che da anni opera, a nostro giudizio sindacale, con un contratto di fatto scaduto e mai rinnovato ai sensi del Decreto Legislativo 32/98; infatti, nonostante gli elementi migliorativi introdotti dal succitato Decreto e non rispettati dalla compagnia petrolifera, la stessa ha inteso far valere le proprie ragioni attraverso le vie legali che hanno prodotto l’effetto di lasciare un intero paese della provincia di Matera priva, da settimane, dell’unica stazione di servizio, nonostante i venti di liberalizzazione che spirano da alcuni anni sul settore distribuzione carburanti.
L’intera vicenda si è consumata nell’indifferenza di tutti, istituzioni locali comprese, che ci risulta siano state informate circa il contenuto della sentenza del magistrato e riguardante la chiusura dell’impianto, solo alcuni giorni dopo, dal gestore e giammai dalla compagnia.
Alcuni riferimenti giurisprudenziali evidenziano il ruolo di pubblico servizio offerto dalle stazioni di servizio; è proprio il caso di Pisticci, il secondo comune della provincia di Matera per densità di popolazione che non meritava affatto di rimanere priva dell’unica stazione di servizio da alcune settimane nel mese di agosto, quando ai normali flussi di utenza si aggiungono quelli legati alle ferie estive.
Confesercenti Matera
STAZIONE CARBURANTI A PISTICCI, BENEDETTO (IDV): “ENI O TOTAL O SHELL SI FACCIANO CARICO DEL PROBLEMA”
“Dovrebbero essere l’Eni o la Total o la Shell a farsi carico del problema di garantire alla città di Pisticci una stazione di carburante, tenuto conto che per effetto di un contenzioso legale quella della Q8 di via Vespucci, l’unica nel centro cittadino, da tempo ha interrotto il servizio e nessuno è in grado di prevedere quando tornerà in funzione, specie conoscendo i tempi della giustizia civile”. E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio Regionale Nicola Benedetto (IdV) per il quale “le compagnie petrolifere impegnate direttamente nell’estrazione petrolifera in Val d’Agri oppure nel Programma Tempa Rossa e quindi non coinvolte dalla moratoria decisa dal Consiglio Regionale possono dare un segnale di “vicinanza alle esigenze del territorio” come ha ripetuto di recente il dirigente Eni per l’Europa meridionale ing. Tannoia. Richiedere l’autorizzazione ad aprire una stazione di carburante non dovrebbe essere una questione complessa e – aggiunge – al tempo stesso sarebbe un piccolo ma concreto gesto di fare sul serio in merito agli oltre 3mila milioni di euro di investimenti che l’Eni, sempre attraverso l’ing. Tannoia, ha annunciato per i prossimi 10-12 anni in Basilicata. Limitarsi alla campagna promozionale di sconto sui listini di carburante nel fine settimana, del resto non solo da noi ma in tutt’Italia, è troppo poco per far diventare l’Eni il soggetto in grado di “far ripartire i lucani e l’economia lucana”. Ovviamente da parte dell’Amministrazione Comunale di Pisticci che pure si sta adoperando in queste ore per dare risposte alle legittime proteste degli automobilisti ma solo nei confronti della società Kuwait Petroleum Italia non credo ci possano essere obiezioni ed anzi sono convinto che si potrebbe accelerare ogni passaggio amministrativo e burocratico”.