Con una settantina di aree attrezzate per camper, di cui una quarantina a Matera e nel Materano, la Basilicata è ancora indietro per accogliere lo stile di viaggio all’aria aperta che conquista sempre nuovi appassionati. A sostenerlo è il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Castelluccio, aggiungendo che secondo dati del CISET, questa tipologia di turismo movimenta in Italia 5,7 milioni di persone, di cui 2,7 milioni internazionali. La componente estera è la più dinamica e ha fatto registrare le crescite più interessanti: +7,5% di spesa e +2,5% di notti”. A parere dell’Apc (Associazione produttori caravan) Marche, Sardegna e Veneto sono le Regioni con la maggiore capacità di attrarre il turismo in libertà. In queste Regioni infatti i valori della quota percentuale dei turisti che alloggia in campeggi e della numerosità delle aree di sosta in funzione della domanda regionale totale sono i più elevati a livello nazionale.
La Regione Basilicata purtroppo ad oggi a differenza di altre – continua il consigliere di Forza Italia – non prevede alcuna normativa che disciplini il settore (salvo le norme che regolamentano i Parchi nazionali e regionali) ed occorre far riferimento ai bandi dei singoli Comuni per la costruzione ed il finanziamento di aree di sosta attrezzate per autocaravan. La Regione interviene periodicamente per i finanziamenti di strutture ricettive per il tempo libero attraverso Bandi Regionali ad hoc. Tuttavia si accenna alle aree di sosta nella Legge Regionale n. 17/2005 relativa all’”Agriturismo e turismo rurale”.Per quanto riguarda la legge nazionale di riferimento si rimanda alla Legge Quadro del Turismo Italiano (L.135 del 29/03/2001). All’art. 5, la legge indica la promozione – da parte di Comuni ed Imprese – dei Sistemi Turistici Locali (S.T.L.) riconosciuti dalle Regioni e sostenuti finanziariamente dalle stesse e dai fondi previsti nella legge per la realizzazione degli interventi infrastrutturali ed intersettoriali. I Sistemi Turistici Locali – va ricordato – dovranno caratterizzarsi per un’offerta integrata tra beni culturali-paesaggistici e attrazioni turistiche, compresi i prodotti enogastronomici tipici e dell’artigianato.
Se dunque l’adeguamento legislativo è una priorità, la scarsa offerta persino di quelle che sono considerate mini aree di sosta – aggiunge Castelluccio – limita le potenzialità degli itinerari turistici legati a Matera e al Metapontino e pertanto richiede un intervento specifico in programmi e finanziamenti cogliendo l’opportunità della programmazione dei fondi comunitari 2014-2020. Si pensi solo alla Città di Matera e all’incremento di presenze turistiche che potrebbe essere garantito. Inoltre ci sono aspetti legati all’attività produttiva e commerciale del settore: il 2014 è stato un anno estremamente significativo per il settore automotive, che ha riportato fiducia ed entusiasmo anche nel settore degli autocaravan. I risultati positivi, soprattutto nel mercato dell’usato, hanno permesso al comparto di chiudere il 2014 con un segno positivo equivalente a +8.2% di veicoli ricreazionali circolanti in Italia rispetto al 2013, per un totale di quasi 29.000 unità tra nuovo e usato.Le aziende del settore – come riferisce l’Associazione produttori caravan – vedono una timida ripresa. Alcuni produttori italiani hanno ricominciato ad assumere personale per far fronte ai nuovi ordinativi.