Il presidente del gruppo consiliare “San Mauro Forte verso il futuro”, Antonio Santochirico” ha inviato alla nostra redazione il testo di un ordine del giorno proposto e approvato all’unanimità in data odierna dal Consiglio Comunale di San Mauro Forte, convocato a seguito della richiesta da parte del gruppo consiliare di minoranza “San Mauro Forte verso il futuro”, sul potenziamento dell’ufficio postale di San Mauro Forte. Di seguito il testo integrale dell’ordine del giorno.
premesso che nelle aree montane e rurali è necessario garantire opportunità di crescita e servizi di qualità alla popolazione;
Nei piccoli Comuni, negli ultimi decenni, il Servizio Postale, grazie alla rete degli sportelli e alla consegna della corrispondenza ha permesso il mantenimento di un servizio fondamentale per la coesione della comunità
Nella Legislazione Italia è previsto il servizio postale universale a tutela dei diritti della cittadinanza;
visto che La Legge di Stabilità 2015, nel processo di privatizzazione di Poste, aveva previsto una sostanziale modifica del servizio postale universale con il taglio di numerosi sportelli nelle aree montane nonché il ridimensionamento a giorni alterni della consegna della corrispondenza Poste Italiane, nel piano industriale 2015-2019, ha avallato le disposizioni della Legge di Stabilità 2015 prevedendo un notevole ridimensionamento del servizio facendo leva su infrastrutture telematiche e tecnologie non sempre sfruttabili nelle aree montane e rurali;
I Tribunali Amministrativi di alcune Regioni si sono pronunciati a favore dei Comuni che avevano presentato ricorso contro il piano di chiusura e razionalizzazione di Poste S.p.A. riconoscendo che la chiusura di un ufficio postale non può essere disposta solo per ragioni di carattere economico, senza considerare il criterio di distribuzione degli uffici e senza ponderare il pregiudizio alle esigenze degli utenti derivante dalla chiusura;
Nello specifico il T.A.R. di Firenze assegna particolare rilievo alle esigenze degli utenti del servizio universale, evidenziando l’obbligo del gestore di ‘garantire il rispetto delle esigenze essenziali’, di ‘offrire agli utenti, in condizioni analoghe, un trattamento identico, ma anche di svolgere un ruolo fondamentale nella funzione di coesione sociale ed economica sul territorio nazionale;
Il Contratto di programma 2015-2019 tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la società Poste italiane S.p.a. per la fornitura del servizio postale universale, è stato firmato il 15 dicembre 2015 e prevede che il servizio universale è affidato a Poste Italiane S.p.A. fino al 30 aprile 2026 e soggetto a verifiche quinquennali da parte del Ministero sul livello di efficienza nella fornitura del servizio.
Al fine di garantire la coesione sociale, senza discriminazioni tra gli utenti, Poste Italiane è obbligata ad erogare su tutto il territorio nazionale il servizio postale base (universale):
considerato che Poste italiane Spa è una società a capitale interamente pubblico che gestisce i servizi postali in una condizione di sostanziale monopolio e che garantisce l’espletamento del servizio universale sulla base di un contratto di programma siglato con lo Stato, in cui la società si impegna a raggiungere determinati obiettivi di qualità, tra cui quelli concernenti l’adeguatezza degli orari di apertura degli sportelli rispetto alle prestazioni richieste Poste Italiane Spa riceve significativi contributi da parte dello Stato nell’ambito della legge di stabilità per consentire agli uffici postali periferici di garantire l’erogazione dei servizi postali essenziali, eppure il piano di riorganizzazione previsto dall’azienda – al momento sospeso nella sua applicazione – prevederebbe, a livello nazionale la chiusura di 455 Uffici Postali e la riduzione degli orari di apertura in 608 uffici;
Questa razionalizzazione rischia di tradursi in gravi disservizi per la popolazione, soprattutto per i residenti anziani, che si troveranno a non poter usufruire di servizi essenziali quali il pagamento delle bollette o la riscossione della pensione, con la conseguenza di essere costretti a fare lunghe file nei giorni di apertura, ritardare le operazioni o affrontare frequenti e difficili spostamenti, su territori particolarmente disagiati;
prendendo atto che in data 22.01.2014 il Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni rispondendo a specifica missiva del Presidente dell’Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo della Montagna ha ricordato che con apposita delibera l’Authority ha “ritenuto opportuno inserire (…) specifici divieti di chiusura di quegli uffici che servono gli utenti che abitano nelle zone remote del Paese (…) ritenendo prevalente l’esigenza di garantire la fruizione del servizio nelle zone disagiate anche a fronte di volumi di traffico molto bassi e di alti costi di esercizio” Poste Italiane s.p.a. ha sospeso per il 2017 il piano di riorganizzazione della presenza territoriale dell’azienda, grazie all’impegno dei Comuni e delle Associazioni degli enti locali come Uncem che ha promosso una forte mobilitazione del territorio e dei Comuni;
L’AgCom ha espresso a marzo 2015 il proprio avviso sulla modalità di recapito a giorni alterni, modificando la proposta di Poste ed indicando che la misura potrà interessare un numero di Comuni che rappresentino al massimo il 25% della popolazione e in funzione di particolari circostanze, anche geografiche del territorio italiano e ricordando che la misura dovrà essere notificata alla Commissione europea.
Il Parlamento europeo con Risoluzione del 15 settembre 2016 sull’applicazione della direttiva sui servizi postali (2016/2010(INI)) ha stabilito che: “Il servizio universale deve continuare a essere fornito nella misura massima, cioè deve almeno comprendere consegna e ritiro per cinque giorni a settimana per ogni cittadino europeo.
Inoltre, al fine di soddisfare l’obbligo di servizio universale è importante mantenere ben funzionanti le reti postali, con un numero sufficiente di punti di accesso nelle regioni rurali, remote o scarsamente popolate”.
La Conferenza unificata, riunita presso il Ministero delle Autonomie e degli Affari regionali, ha espresso in data 5 agosto 2016 e il 20 dicembre 2016, la necessità di un monitoraggio sulle attività di consegna da parte di Poste Italiane, evitando disservizi per le aree interne e montane del Paese, in particolare relative alla distribuzione di giornali quotidiani e di settimanali.
L’Uncem ha presentato a Poste nel mese di marzo 2016 una proposta di ampliamento e miglioramento dei servizi postali negli sportelli esistenti, potenziandone servizi, attivando sportelli automatici (Postamat), servizi di tesoreria per gli Enti locali, erogazione di servizi legati allo sviluppo socio-economico del territorio e che detto piano – proposto risulta finora inattuato;
considerato altresi’ che nella comunità di San Mauro Forte a seguito della chiusura della filiale di BANCA CARIME oltre ad arrecare notevoli disagi ai cittadini e alle imprese locali per le operazioni più complesse, non vi è ubicato un BANCOMAT per il prelievo di piccole somme e che quello piu’ vicino si trova a 15 chilometri;
CHE il Comune di San Mauro Forte era stato già inserito nel piano di Poste Italiane 2016 per la realizzazione di una nuova sede a seguito di comunicazioni e sopralluoghi, in quanto l’attuale ufficio postale è situato in un luogo con presenza di barriere architettoniche,(con disagi soprattutto alle persone anziane); e che ciò non è stato più realizzato a seguito di problematiche di natura tecnica;
il consiglio comunale di San Mauro Forte
impegnano il Governo e il Parlamento ad attivare ogni possibile azione in ordine al Servizio Postale universale al fine di garantire in tutti i Comuni, senza distinzione, un servizio postale di qualità e funzionale alla comunità.
Individuare con Poste Italiane, in accordo con le Associazioni che rappresentano gli Enti locali, un modello organizzativo specifico per le aree rurali e montane del Paese, attivando sportelli multiservizio, sportelli automatici, servizi di tesoreria a favore degli Enti locali.
Riattivare i servizi di distribuzione giornaliera della corrispondenza, anche grazie all’introduzione dell’operatore polivalente, con una particolare attenzione alle aree interne e montane del Paese. Proseguire il lavoro nel tavolo di concertazione con le Amministrazioni locali per la discussione sull’oggetto dell’ipotetico ridimensionamento al fine di scongiurare la possibile chiusura degli uffici postali nei comuni più piccoli del territorio nazionale, evitando così che decisioni unilaterali assunte da Poste Italiane s.p.a. arrechino disagi ai cittadini – utenti che non vedono garantita l’effettiva erogazione di un servizio pubblico di qualità, nel rispetto dell’ accordo siglato fra le Poste Italiane Spa e lo Stato.
impegnano Poste Italiane ad inserire nel Piano del 2018 il potenziamento dell’Ufficio Postale di SAN MAURO FORTE attraverso l’ubicazione di un Postamat per prelievi e versamenti, nuovi servizi negli sportelli, e anche la realizzazione di una nuova sede, manifestando la disponibilità ad individuare locali idonei al fine di ubicare il nuovo ufficio postale e ad un incontro con i vertici di Poste Italiane con una delegazione del Consiglio Comunale.