“Il Cara di Bari verrà fortemente ridimensionato, un certo numero di stranieri partirà e il personale del centro potrà dedicarsi appieno agli ospiti presenti, in un numero più contenuto rispetto alla capienza”. Lo ha detto la prefetta di Bari, Antonia Bellomo, rispondendo a margine della firma del protocollo d’intesa con la Regione Puglia sulle indagini epidemiologiche Covid alle domande dei giornalisti sui trasferimenti di migranti dalla Sicilia nel Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Bari.
“Il Cara – ha spiegato la prefetta – ha una capienza di 750 persone e ce ne sono circa 200 di meno”, mentre “gli arrivi dovrebbero essere 343, perché un altro gruppo che sarebbe dovuto arrivare poi non è venuto e gli è stato chiesto di tornare indietro”. Sugli arrivi la prefetta spiega che “al Cara di Bari c’è stato un normale avvicendamento, perché normalmente dal Cara partono alcuni gruppi di persone verso l’estero, destinate ad essere ricollocate in Europa, e nel contempo i posti vengono occupati dai nuovi arrivi. Questo è avvenuto in questi giorni: c’è stato un normale avvicendamento e sono arrivati anche cittadini stranieri sbarcati sulle coste italiane”.
La prefetta Bellomo ha poi ribadito che “tutti i nuovi arrivati sono arrivati con un certificato medico che attesta che sono negativi al Covid, sia per aver fatto l’esame sierologico che per aver fatto il tampone, e però sono in regime di quarantena e quindi sottoposti alla sorveglianza sanitaria”.
Lug 27