Il Comune di Matera ha presentato nel pomeriggio nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Basilicata il nuovo Piano di Protezione Civile. Al tavolo l’Assessore comunale alla Protezione Civile e Mobilità Urbana Ernesto Bocchetta, Piergiuseppe Pontrandolfi per l’Unibas, il progettista del piano, Massimo Maggio e Giovanni Albano, l’ideatore di Wemapp.
Massimo Maggio illustra i particolari del “nuovo piano di protezione civile del Comune di Matera” in vista dell’importante appuntamento del 2019 quando la città dei Sassi sarà capitale europea della cultura: “La Protezione è una cosa comincia ad interessare diverse persone, perchè il nostro territorio si sta abituando a fare attenzione su questi temi. E’ chiaro che Matera dovendo affrontare l’impegno del 2019 non può esimersi dal tema della Protezione Civile e l’Amministrazione si è impegnata a redigere un piano adeguato a quelle che saranno le necessità. L’Università è stata coinvolta da subito e non a caso il piano di formazione-informazione parte proprio da qui perchè abbiamo la necessità di ricostruire quel ponte tra Amministrazione e mondo della ricerca e quindi è necessario che dall’Unibas parta il percorso di formazione e informazione”.
Quali sono le caratteristiche di questo piano e quali soggetti sono stati coinvolti: “A differenza di altri piani realizzati in Basilicata quello di Matera pone l’attenzione sugli scenari di rischio ma determina un nuovo modello di intervento per consentire all’Amministrazione di essere pronta in caso di emergenza. La fase di emergenza non è l’unica fase di attenzione della Protezione civile, oggi Protezione civile non è vedere una macchina amministrativa mettersi in moto per far fronte ad un evento con l’attivazione del Coc da parte del Comune, oggi Protezione civile è sopratutto prevenzione, che ci consentirà di formare e informare non solo gli addetti ai lavori ma anche i cittadini, perchè possano diventare parte integrante della Protezione civile”.
Ci saranno campagne di informazione per la comunità? “Questo piano prevede anche strumenti che non sono mai stati utilizzati per la Protezione civile. Sarà presentato infatti lo strumento della chat geolocalizzata grazie a Wemapp che ci consentirà di arrivare presso il cittadino ma di portare il cittadino presso l’Amministrazione per fornire informazioni che provengono direttamente dal territorio. Il piano si arricchirà di tutto quello che il cittadino consentirà di usufruire. Il piano è stato redatto con il contributo di due consulenti scientifici, Giovanni Albano e Raffaele Albano e un gruppo di supporto composto dall’ingegnere Giuzio. Hanno partecipato anche due società, Paisit per la costituzione del sistema informativo territoriale e Wemapp che ha messo a disposizione l’applicazione per la gestione dell’emergenza”.
L’assessore comunale alla mobilità Ernesto Bocchetta: “Nella sede della Provincia di Matera è attiva grazie ad un protocollo d’intesa con la Regione una sede della Protezione civile regionale. Gli eventi di Matera 2019 sono soltanto il prossimo appuntamento ma Matera 2019 potrà contare su un ufficio già pronto ed eventualmente pronto ad intervenire qualora ce ne dovesse essere bisogno, anche se ovviamente ci auguriamo che non accada mai”.
Il docente Unibas Piergiuseppe Pontrandolfi: “Oltre alla Protezione civile nella fase dell’intervento di emergenza, l’Unibas è interessata anche alla residenza urbana, che guarda anche alle attività di prevenzione che si devono porre in essere sul territorio per mitigare i danni conseguenti da eventi calamitosi più o meno naturali e per preparare il sistema urbano e le città a riprendersi dopo il verificarsi dell’evento calamitoso. Noi docenti e ricercatori siamo molto interessati a questo aspetto. Io credo che il piano di Protezione civile dovrebbe essere conosciuto da tutti i cittadini di Matera, in realtà qui abbiamo una quantità non irrilevante di studenti che arrivano da altre realtà e per loro che sono i fruitori della città forse è ancora più importante che per i residenti conoscere quali sono i rischi e i comportamenti più idonei da assumere in caso di verificarsi di calamità. Matera 2019 è anche un problema di sicurezza, perchè ci sarà molta gente che parteciperà agli eventi e c’è un tema di Protezione civile legato agli eventi culturali di Matera 2019”.
La città è pronta da questo punto di vista? “Il discorso è molto ampio. L’Amministrazione Comunale sta rilanciando il tema della pianificazione del territorio, forse marchiamo dei ritardi rispetto al 2019 ma è importante che sul regolamento urbanistico, sul piano strutturale e sul piano strategico si riapra una discussione nella quale l’Università credo che possa svolgere un ruolo importante”.
Michele Capolupo
La fotogallery della presentazione del Piano di protezione civile all’Unibas di via Lazazzera (foto www.SassiLive.it)