Lo storico materano Giovanni Caserta ha inviato una lettera aperta al Sindaco De Ruggieri in cui lamenta che la presentazione a Casa Cava del progetto della stazione FAL di Matera Centrale è avvenuta solo per invito e non per libero accesso ai cittadini.
Giovanni Caserta: “Sindaco, la piazza è nostra, non delle Fal”.
Stamattina, caro Sindaco, ho appreso che alle ore 11, a Casa Cava, ci sarebbe stata la presentazione del progetto gratuitamente elaborato dall’architetto Boeri, riguardante Piazza della Visitazione.Da notizie lette in precedenza, mi era arrivata l’impressione che, in realtà, non si trattava della progettazione di piazza della Visitazione, bensì della stazione FAL, non croce e delizia, ma solo croce per la città di Matera. Poiché mi capita di scrivere di cose nostre, e poiché interessato alla questione, e non da oggi, ho sentito il dovere di cittadino, anche se non “culturale”, diessere presente e capire. In fondo si parlava dellamia città, della mia piazza, luogo di incontro – sidice – tra generazioni diverse. Ed io, caro Sindaco, ho la fortuna di avere nipoti con cui vorrei incontrarmi.
Trafelato, a piedi,per ripide scale, sono arrivato a Casa Cava, luogo vicino alla mia antica abitazione nei Sassi. Con mia grande sorpresa, ma anche disgusto, davanti alla porta d’ingresso ho trovato due giovani in abito scuro, da portieri d’albergo, forse volontari non pagati, che, a braccia larghe, mi hanno impedito di entrare, essendo sprovvisto di invito.
Tu sei uomo di cultura e anche avvocato. Sai che, in giurisprudenza, ad ogni dovere corrispondeun diritto. Nel mio caso, al mio dovere di sapere, quale cittadino, deve corrispondere il diritto a sapere. Nel caso specifico si parla di una piazza che è luogo aperto e non riservato. Perciò ritengo assolutamente scorretto che a me, cittadino, sia negato il diritto di sapere che cosa succederà a due passi da casa mia. Il diritto, di certo, è più mio che non di invitati per vario familismo.
Mi piacerebbe, perciò, sapere chi ha organizzato l’incontro per inviti. Mi auguro che non sia stato il Comune, che un tempo sichiamava Università con lo stesso significato di organo“universale”, cioè di tutti. Mi piacerebbe sapere anche come sono stati scelti gli invitati, quasi si trattasse di un banchetto (absitiniuria verbo). Converrai con me che un simile modo di procedere, che ignora i diritti del cittadino e il valore minimale della trasparenza, non si incontra con la cultura, che è contro ogni forma di discriminazione e di selezione. Meno che mai può conciliarsi con una città che si vanta di essere capitale europea – dico europea – della cultura. Ma forse dimentico che questa è una città dal lungo retaggio feudale, con una netta divisione in classe, tra la città di sopra e quella di sotto. Questo antico retaggio forse sussiste ancora. Ma tu hai il dovere di fare opera educativa, come cercò di fare e fece – voglio dirlo – il sindaco Manfredi. Non so se tu sapevi che della piazza a Matera si sarebbe discusso tra amici e amici degli amici in bella posa, tra reciproche riverenze e complimenti, accuratamente escludendo cittadini qualunque, ma comunque cittadini. Se sapevi che era per inviti, forse sarebbe stato il caso di opporsi, se non disertare clamorosamente. Voglio perciò auspicarmi che, per il futuro, si escludano incontri pubblici su questioni cittadine che siano fatti per inviti, tanto più se annunziati attraverso comuni organi di informazione.Intanto a me, a saperlo, si sarebbe risparmiata una inutile sudata, una gran fatica per le mie gambe non più giovani e, permettimi, una stupida offesa.
Caro Giovanni,hai nominato Mario Manfredi. Ti prego non mischiare la lana con la seta! Comunque non hai perso niente, come cittadini abbiamo regalato circa 20 Meuro, in totale, alle Fal per mantenere in vita, escludendo la domenica, una bretella che collega Altamura a Matera. P.zza della Visitazione è altro, sono circa 10 Meuro ma potranno anche essere di più che si discuteranno dal 2020 con altra amministrazione e mi auguro di essere più “fortunati” nella scelta!
Hanno progettato una sorta di villetta comunale, sprecando un’area che poteva essere una vera stazione per fare un parchetto dove nonno Raffaello porterà a far fare i bisogni il suo cane! Questo è guardare avanti! Matera non ha bisogno di un ennesimo parchetto ma di una vera stazione e terminal bus centrali! Con interscambio urbano extraurbano, area taxi, area parcheggio, centro informativo turistico, area ristoro e commerciale,etc. Siamo rovinati grazie a questi ridicoli incompetenti avremo un parchetto per nonno Raffaello e una stazioncina con le littorine a gasolio che portano a Bari in due ore, senza possibilità di interconnessione al resto della vera rete ferroviaria nazionale, senza possibilità di trasporto merci, senza possibilità di diretto in aeroporto, etc. In pratica un costosissimo, inquinante, anacronistico, e lento “bus su ferro”. Che ampia visione! Che opera grandiosa! Continueremo per i prossimi 100 anni ad emigrare al nord e poi qualcuno avrà il coraggio di chiedersi il perché!