L’assessore regionale Luca Braia: “Si tratta del più importante raduno di rappresentanze pubbliche private operanti nel settore, impegnate a sviluppare indirizzi e programmi di riduzione dei rischi di catastrofe e attivazione dei piani di resilienza a protezione delle comunità e delle nazioni in tutto il mondo”.
“Global Platform for disaster risk reduction”, è stato il tema della IV Sessione del forum biennale di studio e di scambio di informazioni tra circa 4000 delegati e partners di ben 190 nazioni, che si è tenuta a Ginevra dal 19 al 23 maggio, che ha avuto l’obiettivo di migliorare la riduzione del rischio di catastrofi attraverso il sistematico utilizzo di buone pratiche, di una efficace comunicazione ed un efficiente coordinamento tra gli attori in campo. La Piattaforma mondiale è stata organizzata dal UNISDR, Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione dei disastri. All’evento, di risonanza mondiale, ha partecipato una delegazione regionale del Dipartimento Infrastrutture, opere pubbliche e mobilità di cui ha fatto parte l’assessore Luca Braia, il direttore generale Mario Cerverizzo, il dirigente della Protezione Civile Giovanni De Costanzo ed i rappresentanti dell’organizzazione di volontari di Protezione Civile afferenti a Gruppo Lucano.
Si tratta – ha dichiarato l’assessore Braia – del più importante raduno biennale di rappresentanze pubbliche private operanti nel settore, che coinvolge governi, ONG, società civile, agenzie ed organizzazioni internazionali, istituti accademici e tecnici nonché, appunto, il settore privato, impegnati a sviluppare indirizzi e programmi di riduzione dei rischi di catastrofe e attivazione dei piani di resilienza a protezione delle comunità e delle nazioni in tutto il mondo.
Alla Basilicata non poteva mancare quest’opportunità di dialogo costruttivo ed innovativo – ha proseguito l’Assessore Braia – per mettere al centro dell’agenda politica una serie di azioni ed iniziative finalizzate alla riduzione dei rischi e alla rapidità d’intervento in caso di catastrofi, a cui la nostra Regione è particolarmente esposta, date le caratteristiche del territorio e di alcune criticità infrastrutturali ed urbanistiche”.
“Nel corso della sessione – ha detto ancora l’assessore alle Infrastrutture – si è discusso delle modalità di concretizzazione di un forum dinamico al fine di mettere in condivisione informazioni, esperienze, campagne ed elaborare strategie comuni atte a minimizzare il rischio di catastrofi”.
“Oltre queste dinamiche più generali – ha spiegato – il lavoro si è focalizzato sulle piattaforme regionali all’interno delle quali operano le conferenze ministeriali e le iniziative intergovernative sub-regionali, che vanno sempre più assumendo una centralità determinante nell’implementazione delle azioni di riduzione del rischio nei diversi ambiti”.
“La circostanza ha, poi, costituito una prestigiosa vetrina per presentare la Basilicata “competitiva” su un palcoscenico internazionale ed esportare le esperienze significative maturate e consolidare nel comparto di riferimento, anche sotto il profilo della ricerca e dell’innovazione nel settore delle Osservazioni della Terra (OT), dove operano accreditati centri di ricerca pubblici (Agenzia Spaziale Italiana, Consiglio Nazionale delle Ricerche, ENEA), istituzioni di ricerca privata quale la Fondazione Mattei, l’Università degli Studi della Basilicata, nonché grandi aziende (ENI, FIAT, Telespazio) ed una rete articolata e diffusa di PMI.
La Basilicata vanta , quindi, una vera filiera impresa, ricerca ed end users/enti territoriali, molto ben posizionata a livello internazionale”.
“È in questo virtuoso contesto – sottolinea Braia – che ho voluto presentare durante gli incontri il Consorzio pubblico-privato TeRN Il Consorzio pubblico-privato TeRN “Tecnologie per le Osservazioni della Terra e i Rischi Naturali” nell’ambito di un Accordo tra MIUR, MEF e Regione Basilicata finalizzato alla realizzazione del distretto tecnologico”.
“Abbiamo creato le condizioni per consolidare partnership internazionali con il sostegno del Dipartimento di Protezione Civile Italiano del Prefetto Gabrielli, che saranno utili per formalizzare la candidatura della Basilicata ad una call dell’Unione Europea “Civil Protection Mechanism Exercises”, in scadenza il prossimo mese di giugno, per sostenere e finanziare lo studio e l’organizzazione di una esercitazione internazionale di protezione civile nella Val D’Agri sulle ipotetiche connessioni tra terremoti e petrolio, oltre che per ospitare, nella città di Matera, l’evento internazionale che permetterà di far incontrare le 54 città (24 sono lucane) che partecipano al progetto Making cities resilient, di cui è capofila Venezia”. Si tratta – ha sottolineato Braia – di un ulteriore slancio di legittimazione ai fini della designazione a Capitale Europea della Cultura nel 2019.
Infine, – ha concluso l’esponete della Giunta regionale – si è ottenuto il coinvolgimento della Basilicata in un progetto di scambio di professionisti col Dipartimento di Protezione Civile Svedese”.