Sono in corso ricerche per ritrovare Angelo Ferrante, per gli amici Lilino, cittadino di Bernalda, classe 1942, che è scomparso nella giornata di mercoledì 6 gennaio in una zona di campagna dove è stata ritrova la sua auto, una Peugeot 106. Ferrante è uscito di casa verso le 10 e si è diretto verso la zona denominata Bufalara, dove si trovano alcuni terreni di proprietà. L’uomo è proprietario anche di terreni nella zona di Tinchi. Dopo la segnalazione da parte dei familiari ai Carabinieri è stato attivato il piano di ricerca da parte della Prefettura di Matera. L’attività di ricerca è coordinata dal funzionario Carmelo Narciso del Corpo dei Vigili del fuoco di Matera e vede in campo anche i volontari della Protezione Civile.
Aggiornamento 7 gennaio ore 20: mentre proseguono le operazioni di ricerca sono già impegnati i cani molecolari giunti da Firenze.
Aggiornamento 8 gennaio ore 8: proseguono le ricerche ma Angelo Ferrante non è stato ancora trovato. Le ricerche proseguiranno senza soluzione di continuità per tutta la giornata.
Aggiornamento 8 gennaio ore 16 del Comune di Bernalda: proseguono a tamburo battente le ricerche per ritrovare Angelo Ferrante, per gli amici Lilino, il cittadino di Bernalda, classe 1942, che è scomparso nella giornata di mercoledì 6 gennaio in una zona di campagna dove è stata ritrovata la sua auto, una Peugeot 106. L’anziano, intorno alle 10, è uscito di casa per andare a raccogliere funghi in una zona denominata Bufalara, dove si trovano anche alcuni terreni di sua proprietà. Da allora più nulla di lui si è saputo. I cani molecolari dei Vigili del Fuoco e della Endas di Taranto non avrebbero fiutato al momento alcuna traccia significativa. Nelle ricerche sono coinvolti, oltre ai Vigili del Fuoco, anche Carabinieri, Polizia Locale di Bernalda e volontari di diverse associazioni, tra cui quelli di Nita Era Taranto. Si perlustrano le zone collinari e i canali irrigui, anche dell’alto con i droni in dotazione ai Vigili del Fuoco.
Aggiornamento 9 gennaio ore 10. Di seguito l’appello pubblicato su facebook dalla figlia di Angelo Ferrante, Alisa: “Viste le voci messe in giro, nella giornata di ieri, avviso parenti, amici e i nostri concittadini che il mio papà purtroppo non è ancora stato ritrovato. Questo vuol dire che c’è ancora speranza. Prego chiunque lo abbia visto dal giorno 6 gennaio in zona Bufalara, dove è stata rinvenuta la sua auto, di prendere contatti direttamente con le forze dell’ordine, che insieme a volontari, parenti ed amici ci stanno tanto aiutando in questo momento difficile.
Ringrazio tutti coloro che stanno lavorando giorno e notte per riportarlo a casa: i Carabinieri di Bernalda, Pisticci e dei paesi limitrofi intervenuti, i Vigili del fuoco di Matera, dei diversi paesi della zona e di Napoli, le unità cinofile di Matera e Taranto, i vigili urbani e la protezione civile, gli elicotteristi, il soccorso alpino e tutti i volontari, che non si sono risparmiati e che esorto a continuare in questa impresa con nuova motivazione. Sicuramente ho dimenticato qualcuno e perdonatemi per questo, vi ringrazio tutti tutti tutti continuate ad aiutarci finché avremo delle risposte.
Aggiornamento 10 gennaio ore 11. Di seguito l’appello pubblicato su facebook di un’altra figlia di Angelo Ferrante, Rocchina: “Aiutatemi a trovare mio padre!”. Di seguito il post integrale.
Sono trascorsi 4 giorni dalla scomparsa di Lillino Ferrante, l’uomo di 78 anni di Bernalda di cui si sono perse le tracce dalla mattinata di mercoledì 6 gennaio. Da allora una macchina imponente di uomini e mezzi, tra cui droni ed elicotteri, con l’aiuto di cani addestrati, sta battendo la zona del metapontino, ma senza alcun esito.
A complicare le ricerche anche la pioggia battente che da ore, copiosa, bagna i terreni, interferendo con il fiuto dei cani molecolari dei Vigili del Fuoco di Matera, che coordinano le ricerche, e della Endas di Taranto.
Nel cuore della Bufalara, zona della scomparsa, è stata allestita la sede di coordinamento da cui vengono impartite le disposizioni che indicano i luoghi da battere ai volontari della Protezione Civile, tra cui quelli di Nita Era Ambiente Taranto. Disperato l’appello della figlia Rocchina, giunta da Monza e presente sui luoghi delle ricerche:
“Aiutateci a ritrovare mio padre”. Un grido di dolore che con il passare dei giorni e delle ore si fa sempre più lacerante e che cerca di scacciare il presagio che tutti vogliamo scongiurare e che nessuno ha il coraggio di pronunciare. Dal fronte delle ricerche poche le novità giornaliere. Si continua a sperare in un miracolo, ma le speranze si affievoliscono sempre più.
La scheda di Angelo Ferrante
Statura:162
Occhi: castani
Capelli:bianchi
Abbigliamento al momento della scomparsa: giaccone, maglione marrone, pantaloni grigi, scarponcini; indossa occhiali e un cappello giallo con visiera.
Michele Capolupo