Si è tenuta oggi in Regione Basilicata una riunione sull’accoglienza dei rifugiati provenienti dall’Ucraina, al centro di un violento conflitto bellico.
Alla riunione hanno partecipato – tra gli altri – il capo di Gabinetto, Michele Busciolano, il sindaco di Potenza, Mario Guarente, il viceprefetto di Matera, Mariarita Iaculli, il dirigente della Protezione civile, Giovanni Di Bello, e il direttore generale dell’ASP, Giampaolo Stopazzolo.
È stata ribadita la centralità di Sai (sistema di accoglienza integrata) e Cas (centri accoglienza speciale), che sono di competenza prefettizia e dovranno essere convenzionati con Comuni ed enti del terzo settore, ma anche – in ossequio al principio di sussidiarietà – l’importanza dell’accoglienza di famiglie e associazioni private, per le quali sarà predisposto un apposito capitolato speciale.
L’obiettivo è realizzare un hub regionale, ad opera della Protezione civile, anche per assolvere in maniera centralizzata ai numerosi procedimenti propedeutici all’accoglienza, come i provvedimenti di identificazione, finalizzati al rilascio dei permessi di soggiorno, indispensabili ai fini del riconoscimento e del tracciamento sanitario.
La Protezione civile regionale potrà ospitare fino a 72 ore i rifugiati ucraini, prima di provvedere al trasferimento presso Cas o Sai.
La Regione Basilicata ha ringraziato le associazioni che hanno dato disponibilità ad accogliere i rifugiati ucraini, promettendo varie iniziative a supporto dell’integrazione dei rifugiati da parte dei singoli cittadini e dell’intera comunità educante devono essere sostenute da progetti socio-pedagogici per lo sviluppo di reti sociali di tipo formale e informale sui territori comunali. L’obiettivo è un reale ed effettivo inserimento dei minori sul territorio lucano. Infine, la Regione si attiverà fattivamente sia per l’inclusione scolastica che per il supporto psicologico, con l’attivazione di un tavolo tecnico coordinato dal Garante dell’infanzia e dell’adolescenza di Basilicata.
In alternativa ai Cas, la Regione Basilicata deve assicurare una accoglienza temporanea, fino a 72 ore, per assicurare la prima identificazione, e attraverso le aziende sanitarie di Potenza e Matera garantirà lo screening sanitario e la profilassi vaccinale (tamponi, passaporto vaccinale, profilassi covid). Si è ribadito che – dopo tale screening – fino al 31 marzo per i rifugiati ucraini non sarà necessario il green pass.
La prefettura di Matera ha evidenziato la disponibilità di strutture da destinare solo ai rifugiati ucraini, e ha sottolineato le convenzioni con i Comuni che hanno messo a disposizione strutture ricettive per 104 posti disponibili. Il viceprefetto Iaculli ha comunicato che sono già giunte a Matera 3 famiglie di rifugiati ucraini, presso parenti nella Città dei Sassi, che però hanno evidenti problemi economici e di sostentamento.
Il sindaco di Potenza, Mario Guarente, ha comunicato le disponibilità del Comune capoluogo, pari a oltre 300 posti letto e ha messo a disposizione la locale Protezione civile per effettuare tutte le procedure previste dalla più recente normativa.