Nino Sangerardi: “L’ascensore dimenticato in vico Commercio nei Sassi di Matera”. Di seguito la nota integrale.
Strano capoluogo di provincia Matera (nel 2019 capitale europea della cultura) nella cui città storica persiste una struttura pubblica consumata,anno dopo anno, dal degrado fisico e dalla noncuranza in capo ai vertici politici comunali.
Ecco dunque l’ascensore sito in Vico Commercio, traversa di Via delle Beccherie cuore urbanistico del Sasso Barisano. Costruito con denaro pubblico, 267 mila euro, e gestito dal Comune. Ultimato a fine novembre 2013.
Manufatto che trasforma l’assetto paesaggistico e storico di questa zona non secondaria del Sasso che volge a Bari.
A metà febbraio 2021 funziona tale impianto di sollevamento in vetro e acciaio e tufo? No, mai entrato in attività. Preda facile di vandalismi d’ogni specie,circondato da varia immondizia,luogo utilizzato da giovani e meno giovani in cerca di noia a basso prezzo.
Strano, a fronte delle non poche Leggi che hanno per oggetto la salvaguardia dei Rioni Sassi, dal 1993 patrimonio dell’Unesco. Finalità ribadita a chiare lettere,per esempio, dalla Legge speciale n.771 del 1986 in vigore.
Norma che con il primo articolo stabilisce “ La conservazione e il recupero architettonico urbanistico,ambientale e economico dei Sassi sono di preminente interesse nazionale”. In senso rafforzativo, i Piani di recupero prevedono il ritorno della città dei Sassi “… all’antico splendore attraverso la ricomposizione e il restauro delle pregevoli tipologie architettoniche e micro urbanistiche originarie : case a corte, case palazziate, case a ballatoio,vicinati… Bisogna evitare di cancellare il significato storico e ideale dei Rioni Sassi”.
Obiettivo principale è mettere in atto un processo di tutela e sviluppo compatibile del vasto comprensorio urbano interessato : 30 ettari la superficie dei Rioni Sassi e 5 mila ettari quella dell’altipiano murgico.E poi 3012 abitazioni, di cui 665 con ingresso al di sotto del piano stradale, 1672 a livello del piano,362 con entrata in sopraelevazione,307 al primo piano e solo 8 al secondo piano,1645 interamente scavate nella roccia.
Pertanto a che cosa serve un ascensore,rovinato ormai dall’ incuria e dalla solitudine, così piccolo e stretto che sbuca in un altro luogo scosceso del Rione fatto di grotte,banco tufaceo e case in stato di abbandono riconducibili al Municipio materano ?
Dentro il Sasso Caveoso risulterebbe terminata una seconda installazione di saliscendi denominata “Sistema integrato per l’accessibilità pedonale nei Sassi. Lotto PA2 via Casalnuovo/Museo Dea”. Ideata e organizzata dal Comune assessorato Opere Pubbliche con sovvenzionamento,408.004,32 euro, proveniente dal Fondo sviluppo e coesione 2007-2013.
Lavori cominciati nel 2017 e sembra finiti alcuni mesi addietro. Opera non inaugurata.
Non è dato sapere quando i due ascensori,costati la bellezza di quasi 700 mila euro, diventeranno produttivi.
beh! la storia è lunga. diciamo che vi sono 4 impianti di sollevamento che non funzionano e che è stato evitato lo scempio dell’ascensore che doveva bucare la civita con i conseguenti danni causati da crolli. A vico commercio c’è anche il ponte di ferro sul quale bisogna intervenire