Era il 2010 quando improvvidamente la testa di Sant’Eustachio, posta sul corpo della statua che sovrasta il palazzo del Sedile, fu rimossa. Da allora le perizie si sono susseguite e con queste anche i voluminosi carteggi della burocrazia che hanno interessato il Mibact, le soprintendenze regionali competenti e molto marginalmente l’amministrazione comunale di Matera. Eppure Sant’Eustachio è il patrono della città dei Sassi, ma come spesso accade i materani non sono riconoscenti con i propri concittadini…e il famoso adagio “nemo profeta in patria” evidentemente vale anche per i Santi.
Dal 2010 siamo arrivati a fine 2020. Sono passati oltre dieci anni e da un vecchio progetto di 886 mila 160 euro per il recupero di alcune facciate barocche tra cui quella del Palazzo del Sedile si è arrivati a settembre del 2018 con il progetto esecutivo di riqualificazione dell’Auditorium e della facciata del Palazzo del Sedile. L’intervento è stato portato a termine ma la testa di Sant’Eustachio giace ancora miseramente in un cartone presso il laboratorio del restauro della Soprintendenza e nessuno sembra richiederla per risistemarla al suo posto malgrado assicurazioni della amministrazione comunale dell’epoca abbia assicurato che i fondi necessari, pochi a dire il vero, per il restauro fossero disponibili.
“Ancora una volta – disse l’assessore comunale competente dell’epoca – il Comune dimostra di stare sul pezzo e di lavorare assiduamente al recupero di parti importanti e significative della città. Il restauro del Palazzo del Sedile permetterà di restituire alla facciata dell’edificio anche la statua completa di Sant’Eustachio. Questo dovrebbe mettere fine alle polemiche su un intervento di recupero che è ormai da considerarsi cosa acquisita”. Quando tutto questo accadrà? Ora tocca al nuovo sindaco Bennardi fare in modo che la testa di Sant’Eustachio torni al suo posto, il più presto possibile, magari già a gennaio 2021.
Michele Capolupo
La fotogallery del Palazzo del Sedile con la statua di Sant’Eustachio priva della sua testa (foto wwwSassiLive.it)