Maurizio Tritto in una nota denuncia la scomparsa del cittadino tunisino Hablani Hossem dal centro di Palazzo San Gervasio in provincia di Potenza. Di seguito la nota integrale.
Hablani Hossem non sarebbe mai dovuto entrare nel Cpr di Palazzo San Gervasio ma questa è la sorte di molti che come lui, non hanno commesso alcun reato.
Hossem è un richiedente asilo e quindi non soggiornante irregolarmente ed essendo una persona senza precedenti penali, la richiesta di protezione non doveva completarsi all’interno di alcun Centro permanente per i rimpatri.
Nella mattinata del 10 Aprile è stato identificato e poi portato dalla Questura Messina alla Questura di Potenza che successivamente lo ha accompagnato a Palazzo San Gervasio, in quel luogo non luogo descritto dal Procuratore Capo Dott. Curcio in cui degli esseri umani vengono trattati come scimmie rinchiuse in uno zoo.
Gli Avvocati del posto, coadiuvati dall’Avvocato messinese Mimma Di Santo, sono riusciti a non far convalidare il trattenimento dopo soli due giorni perché Hossem aveva fatto richiesta d’asilo reiterata, non formalizzata né dalla questura di Roma né da quella di Messina.
Nella giornata del 12 Aprile, dopo essere stato rilasciato, è stato riaccompagnato a Palazzo San Gervasio da alcuni automobilisti di passaggio che lo avevano visto camminare sulla strada Statale Bradanica.
È stato subito accolto da Don Filippo della Caritas che lo ha coinvolto l’Assistente Sociale e che gli ha dato cibo e un letto dignitoso su cui riposare, in attesa di riuscire a contattare qualche suo parente o conoscente.
Ero presente fin dal primo momento e trovare un contatto, non è stata cosa facile.
Hossem era infatti senza telefonino, spaventato e in estremo stato confusionale.
Dopo una lunga ricerca su Facebook resa difficoltosa dalla comprensione della lingua italiana, siamo riusciti a contattare la sorella che vive a Roma.
Sarebbe dovuta giungere a Potenza questa mattina per accompagnarlo a Messina perché, nonostante la situazione di tranquillità, Hossem non era ancora lucido ma nella giornata di ieri (Mercoledì 16 Aprile), è scomparso dal primo mattino.
Inizialmente sia io che Don Filippo non ci siamo preoccupati della sua scomparsa perché era già accaduto un paio di volte durante la sua permanenza nella Caritas di Palazzo San Gervasio ma ieri, nonostante il tempo minacciasse pioggia, non è rientrato.
Pur non essendo trascorse le 24 ore di prassi che servono per segnalare le persone scomparse, preoccupato dal suo stato confusionale, Don Filippo ha comunque pensato di allertare i Carabinieri della locale Compagnia.
Non abbiamo avuto ancora avuto alcuna notizia che tranquillizasse.
L’appello per chi dovesse eventualmente incrociarlo, è quello di contattare immediatamente le Forze dell’Ordine.
Hossem è alto circa 1,80 mt, di corporatura esile e al momento della sua scomparsa indossava jeans e un piumino color blu scuro senza maniche.
Il suo è l’ennesimo caso di una pessima gestione del Cpr di Palazzo San Gervasio, il caso di un giovane ragazzo abbandonato a se stesso e trattato senza umanità, fuggito dalla Tunisia e da una pesante e complicatissima situazione familiare, venuto in Italia per lavorare in un autolavaggio, sognando di proseguire gli studi universitari.
……E “se questo è un uomo”, allora noi tutti dovremmo chiederci se viviamo davvero in un Paese che si definisce civile e democratico.