Nelle scorse ore si è registrato uno sciame sismico che ha interessato i territori dei comuni di Pignola, Tito e Anzi nella provincia di Potenza. La scossa più severa registrata è stata di Magnitudo 3.0, ben al di sotto della soglia cosiddetta “di danno” del nostro territorio (che si attesta invece intorno alle Magnitudo 4.0 – 4.1) ma comunque al di sopra della soglia di percettibilità dell’essere umano. Infatti, più di qualche scossa dello sciame è stata avvertita dalla popolazione, forse anche grazie all’ora tarda in cui sono avvenute, ora in cui molta gente era già comodamente a casa. Il fenomeno ha destato preoccupazione nei cittadini, come immaginabile, e le uscite sulla stampa e sui TG locali confermano ancora una volta la funzione dei mezzi di comunicazione di “aggiornare” la popolazione sull’accadimento dell’evento e sulle sue possibili conseguenze, ma anche l’interesse degli stessi nel cercare di carpire se qualche esperto abbia la conoscenza della verità su quando e dove arriverà il terremoto, quello vero!
Quello che, come Provincia di Potenza, vogliamo ribadire ancora una volta – e non ci stancheremo mai di farlo – è che il nostro territorio è altamente sismico e l’attività tellurica è continua. L’attività del territorio italiano (e non solo) è monitorata altrettanto in continuo con apposita strumentazione fissa, come per esempio la “Rete Accelerometrica” della Protezione Civile Nazionale nella quale, sin dal 2012 e con apposito protocollo di intesa, è stata integrata anche la Rete Accelerometrica della Provincia di Potenza, aggiungendo ben 15 stazioni di misura alle 3 allora esistenti della Rete Nazionale. La rete strumentale restituisce continuamente le registrazioni dei movimenti tellurici e, per il tramite degli Enti preposti al post-processing come l’INGV – di cui si allegano alcune mappe degli eventi registrati negli ultimi 7 giorni -, pubblica e fornisce le informazioni per la corretta gestione degli eventi, comprese la previsione/prevenzione delle eventuali conseguenze di un probabile sisma.
Pertanto, più che interrogarsi sull’evento in sé e cercare di capire se, quando e dove arriverà il nostro “big one”, curiosità che viene comunque concessa ai mezzi di informazione sempre alla ricerca della notizia “scoop”, sarebbe opportuno capire se e quanto siamo effettivamente ed efficacemente preparati. Preparati sia ad affrontare un evento sismico (gestione dell’emergenza) che, soprattutto, a prevenirne gli effetti catastrofici (prevenzione/mitigazione del rischio).
Per affrontare una eventuale emergenza (che sia sismica, neve/ghiaccio o di altra natura), servirebbe da parte della popolazione innanzitutto conoscere bene le principali norme comportamentali che si devono avere per affrontare con scienza e coscienza l’evento. Sul tema molto è stato fatto sia dalla stessa Provincia di Potenza che dalla Protezione Civile Nazionale e, approfittando dall’incremento della soglia attenzione dovuto allo sciame e delle contestuali avverse condizioni meteo che stanno interessando la regione, ne riproponiamo i principali riferimenti:
http://www.provincia.potenza.it/provincia/files/docs/12/16/85/DOCUMENT_FILE_121685.pdf (norme comportamentali in caso di terremoto, © Provincia di Potenza)
(Campagna Nazionale “Io Non Rischio” © Dipartimento Nazionale di Protezione Civile)
http://www.provincia.potenza.it/provincia/files/docs/12/16/84/DOCUMENT_FILE_121684.pdf
(norme comportamentali in caso di Neve/Ghiaccio, © Provincia di Potenza)
Ma quel che serve conoscere da parte dei cittadini, e sul quale si deve lavorare ancora molto, è saper prevenire gli effetti catastrofici di un qualsiasi evento potenzialmente calamitoso. E questo lo si fa col tempo, con una continua e incessante attività di informazione, formazione, di accrescimento delle conoscenze che non può essere relegata alla sola attività di informazione che si attua a seguito di un evento calamitoso o presunto tale.
Tale “accrescimento culturale” si persegue con diverse attività ed in diverse forme, tutte tese ad aumentare il bisogno di AUTOPROTEZIONE che ciascun cittadino deve sentire come esigenza propria, non delegabile ad altri.
Ciò si traduce, per esempio per il rischio sismico, nel voler farsi parte attiva:
– nel capire, mediante diagnosi specialistiche eseguite da tecnici competenti, quanto sicura è la propria casa e volerne migliorare la sicurezza mediante interventi strutturali da realizzare anche a costo di rinunciare ad altre spese non prioritarie;
– nel pretendere che sia sempre garantita la sicurezza degli spazi ed edifici pubblici (scuole, uffici, etc.) e nel valutare/controllare direttamente le azioni delle Amministrazioni e dei soggetti a ciò deputati;
– nel pretendere che le risorse disponibili siano spese per il soddisfacimento dei requisiti di sicurezza in primis e solo successivamente per l’apparente ed il superfluo, come le finiture di pseudo-pregio;
– nel chiedere che le attività didattiche ed educative dei nostri figli prevedano specifiche sessioni di conoscenza dei rischi territoriali ed ambientali e delle principali misure per mitigarne gli effetti.
Riguardo altri rischi, per esempio il rischio NEVE/Ghiaccio, anch’esso attuale di questi giorni:
– nel limitare o differire, quanto più possibile, gli spostamenti con gli autoveicoli;
– nel controllare ed equipaggiare i propri veicoli con le dotazioni da neve, evitando di mettersi a rischio seppur solo per andare a fare la spesa;
– nel non aspettare a montare le catene quando si è già in condizioni di difficoltà.
“La Provincia di Potenza” – afferma il Dirigente dell’Ufficio preposto Alessandro Attolico – “dapprima con la Pianificazione di Protezione Civile ed ora con la strategia #weResilient sul miglioramento strutturale della resilienza territoriale e delle comunità, ha elaborato diversi documenti di pianificazione e di sintesi che rappresentano la fotografia reale del territorio e dei Comuni e sta svolgendo diverse attività sul campo con il fine di contribuire fattivamente all’auspicabile processo di accrescimento culturale, che dovrebbe interessare tutti i cittadini, necessario per perseguire, mediante la diffusione dell’Autoprotezione, la totale emancipazione da un sistema pubblico ormai non più in grado di sostenere un sistema così complesso con l’uso di logiche assistenzialistiche ormai superate”. Un esempio di tali lavori, a cui si invitano tutti i cittadini a riferirsi in quanto ancora attuali nonostante il tempo trascorso ed in mancanza di nuovi contributi da parte di altri soggetti, è fornito da:
http://www.provincia.potenza.it/provincia/detail.jsp?otype=1116&id=109543&sec=1143 (attività protezione civile provinciale)
http://www.provincia.potenza.it/provincia/files/docs/13/88/15/DOCUMENT_FILE_138815.pdf (Piano Provinciale di Previsione e Prevenzione dei Rischi di Protezione Civile)
http://www.provincia.potenza.it/provincia/files/docs/13/88/49/DOCUMENT_FILE_138849.pdf (Piano Provinciale di Emergenza di Protezione Civile)
https://www.facebook.com/provpzresilient/
(#weResilient, Rete Provincia Potenza–Comuni-Comunità per la Resilienza Territoriale e Urbana)
Conclude il Presidente della Provincia Rocco Gaurino, “lavoro ce n’è tanto e tanto altro ce ne sarà ancora da parte della Provincia che ha fatto dello sviluppo sostenibile e resiliente del territorio il cavallo di battaglia della propria azione politica territoriale, e non sarà certo qualche imprudente ed inopportuna riforma normativa che, come assicurato puntualmente per il servizio neve e per le altre esigenze di protezione civile a cui siamo all’occorrenza chiamati a partecipare, potrà fermare la nostra azione svolta nel precipuo interesse del territorio e dei cittadini”.