Scritte anarchiche, volgari, inquietanti e che contestano il traguardo di Matera 2019 sono apparse in mattinata nel centro storico di Matera, in particolare in via delle Beccherie, in via Ascanio Persio e in via del Corso sul muro del Banco di Napoli. Gli autori hanno agito nella notte scorsa e probabilmente sarà difficile per le forze dell’ordine riuscire ad individuare i responsabili, pur in presenza di numerose telecamere di sorveglianza. Si tratta di scritte ovviamente da condannare e che evidenziano sopratutto il disprezzo verso il traguardo raggiunto dalla città dei Sassi, designata capitale europea della cultura nel 2019. Questa forma di disagio sociale espressa con scritte che violentano i muri del centro storico cittadino non può essere ignorata dalla società civile.
Michele Capolupo
Riportiamo in merito la nota inviata ai consiglieri comunali di Matera Si Muove, Angelo Bianco e Daniele Fragasso: “Matera Si Muove condanna con fermezza l’atto di vandalismo sui muri del centro storico della città”.
I consiglieri comunali di Matera si Muove, Angelo Bianco e Daniele Fragasso condannano fermamente il gesto vandalico compiuto la scorsa notte da ignoti sui muri del centro storico cittadino che non può essere associato al fenomeno del writing. Scrivere sui muri è un atteggiamento da irresponsabili e rappresenta un atto di incivile intolleranza. E’ ripugnante vedere queste pareti oltraggiate ed offese da soggetti che tutto hanno fuorchè la qualità artistica. Eppure Matera, capitale della Cultura 2019, dovrebbe essere lo specchio riflesso della tutela e della conservazione del patrimonio storico, ma evidentemente c’è qualcuno che pensa diversamente! Per far fronte a questo fenomeno Matera si Muove ravvisa la necessità di introdurre specifiche sanzioni amministrative e di tipo penale, sollecitando un controllo soprattutto notturno più costante e capillare da parte della Polizia Municipale e delle forze dell’ordine per debellare sul nascere questo fenomeno insudicioso opera soltanto di alcuni che non intendono la città come bene comune da salvaguardare. Nei prossimi giorni Matera si Muove chiederà un incontro urgente al Sindaco per individuare strumenti e strategie da mettere in campo per sconfiggere sul nascere il fenomeno.
La fotogallery di www.SassiLive.it relativa alle scritte in via delle Beccherie a Matera
Via Rosario, Via Fiorentini, Vicolo di Via San Biagio pieni di scritte, sporcizia e roba da denuncia. Le forze dell’ ordine si facessero dei giri la sera e ne vedranno delle belle!
Le forze dell’ordine con gli organici e risorse ridotte al minimo, fanno più del loro dovere. Io sono convinto che gli autori di questo scempio, saranno assicurati alla giustizia. Mi conforta il fatto che con le capacità e la determinazione di S.E. Prefetto di Matera nel coordinare le forze dell’ordine arriverà a capo di questa vicenda. Mi associo all’indignazione della redazione di sassilive.it e dei consiglieri Bianco e Fragasso. Confido anche nella Magistratura che dia, quando saranno individuati i colpevoli, delle condanne esemplari sia se si tratta di goliardate sia se si tratta di atti vandalici ma soprattutto se si tratta di intimidazioni di tipo anarchico. Con Matera Capitale Europea per la Cultura, potranno imbrattare le pareti della città ma mai potranno “MACCHIARE” il titolo che degnamente ha conquistato tutta la città senza esclusione alcuna e che tutta la città condanna questi episodi.
nino silecchia
Poichè le opere d’arte sono state fatte in più punti, mi chiedo ma non c’era una dico una persona che abbia visto qualche artista? Forse il senso civico manca non solo negli autori di quelle porcherie, ma in tutti noi che non abbiamo il coraggio di affrontarli e magari fargli una “fatiata di cupre”.
Io credo che si stia dando troppa importanza a questa storia. Non voglio dire che non sua grave, ma in fonso non è che la pagliacciata di quattro teppistelli fancazzisti in cerca di visibilità, che hanno il solo scopo di vantarsi della loro stupidità con gli altri cerebrolessi loro simili.
Non meriterebbero menzione maggiore di chi ha deturpato il boschetto, oggi parco Giovanni Paolo II, o di chi ha rovinato la fontana in piazza o anche di chi piscia negli angoli bui dei sassi.
Scusate, il T9 fa sempre danni…
Gentile Alcor, non si tratta se dare più o meno importanza a questi fatti. Secondo me è “come” darne menzione. Un esempio per tutti: è bastato pubblicare la foto di un soccorritore che raccoglie dalla riva del mare il corpicino di un bimbo profugo morto annegato, che cercava insieme ad altri di fuggire da un posto di guerra, che ha fatto cambiare il modo di vedere le cose a TUTTO IL MONDO.
Sicuramente il T9 fa danni e continuerà a farli se non si daranno comunicazioni o immagini che colpiranno le coscienze dei produttori di questi programmi che messi in mano a ragazzini diventano “MINE VAGANTI” che stanno prendendo il posto del dialogo e della convivialità che deve esserci tra le persone e soprattutto tra i ragazzi.
nino silecchia