Dopo aver destinato circa due milioni di euro per mettere in sicurezza l’edilizia scolastica della città, dopo aver recuperato i fondi necessari per dare una definitiva soluzione alla scuola di via Bramante attraverso la realizzazione di un edificio moderno e adeguato ai bisogni di alunni, docenti e genitori si avvia a soluzione anche il problema riguardante la scuola media Torraca.
Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, infatti, ha immediatamente risposto alla lettera inviata da Matteo Renzi a tutti i sindaci dei comuni italiani con la quale il Presidente del Consiglio dei ministri ha chiesto di segnalare un edificio scolastico su cui effettuare lavori di risistemazione.
Nelle scorse ore Adduce ha inviato alla cabina di regia, appositamente istituita da Renzi per seguire la vicenda dell’edilizia scolastica e la ripresa dei lavori pubblici, l’apposito modulo compilato con cui si chiede un contributo di 3 milioni di euro per ricostruire la scuola media inferiore “Francesco Torraca” di Matera.
Così come richiesto dal Presidente del Consiglio, il sindaco ha inviato la scheda con l’indicazione della scuola, il valore dell’intervento, le modalità di finanziamento e la tempistica di realizzazione.
Costruita nel 1966, la scuola si estende su 3.500 metri quadri e su quattro piani per ospitare circa 600 studenti.
“Se l’impegno del Governo venisse confermato – afferma Adduce – potrebbe arrivare presto a una soluzione definitiva il problema della messa in sicurezza dell’edificio scolastico per il quale, secondo la stima dei tecnici, occorrono circa 6 milioni di euro. Infatti, nelle prossime settimane la Regione Basilicata ratificherà un accordo con il quale si assegnano al Comune di Matera 3 milioni di euro finalizzati allo stesso scopo. In tal caso avremmo in dotazione la somma necessaria (3 meuro derivante dal Governo e altri 3 meuro derivanti dalla Regione) per risistemare definitivamente la scuola Torraca. I tempi saranno rapidi. Infatti, Renzi ha assicurato che già entro i prossimi quindici giorni individuerà le strade per semplificare le procedure di gara e per liberare fondi dal computo del patto di stabilità interna”.