Nel pomeriggio di martedì 11 settembre 2012, si è riunita presso la Sala Arrigoni del Comune di Matera la commissione congiunta Politiche Sociali e Lavori Pubblici, per affrontare il tema della chiusura del plesso scolastico di Via Bramante, così come disposto dall’ordinanza sindacale 212 del 3 agosto 2012. A seguito di uno studio sulla vulnerabilità sismica di tutti gli edifici scolastici di competenza dell’amministrazione comunale, il Sindaco Adduce aveva infatti ordinato la chiusura immediata della scuola di Via Bramante perché non presentava i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa in relazione ai carichi verticali. Va rammentato che nell’ordinanza si disponeva già la sistemazione delle classi della scuola in questione presso altri edifici scolastici siti nelle immediate vicinanze di via Bramante, per cercare di ovviare agli inevitabili disagi che la situazione di emergenza avrebbe procurato.
All’incontro odierno, presieduto dalla consigliera Nunzia Antezza, Presidente della Commissione consiliare Politiche Sociali, hanno preso parte l’assessore alle politiche per la scuola, Simonetta Guarini, e la dirigente del settore Lavori Pubblici, Delia Tommaselli.
Gli aspetti tecnici della questione e le fasi attraverso le quali si è giunti all’ordinanza del 3 agosto scorso sono stati illustrati dalla dott.ssa Tommaselli nel corso di un’articolata esposizione ai consiglieri.
L’assessore Guarini ha aggiunto che sin dall’inizio l’amministrazione comunale, supportata dal lavoro alacre degli uffici preposti, si è adoperata per ricercare, anche attraverso numerosi confronti con i genitori, le rappresentanze sindacali, i dirigenti scolastici e i docenti, l’amministrazione provinciale e il Prefetto, una soluzione che potesse almeno in parte soddisfare le richieste dei genitori dei bambini interessati dall’ordinanza. “Abbiamo avuto un’interlocuzione serrata con tutti i soggetti coinvolti nella vicenda” ha dichiarato l’assessore, “per cercare di giungere a una soluzione il più possibile partecipata e condivisa. Pur comprendendo che l’emergenza arrecherà inevitabili disagi ai genitori dei bambini e al personale della scuola, le richieste non sono purtroppo tutte esauribili. L’individuazione nell’area nord della città di un edificio unico in grado di ospitare tutte le 14 classi della scuola di via Bramante (atteso che, per motivi logistici, le 4 classi della scuola materna vengono spostate presso la scuola materna di via Lazzazzera, e due classi di scuola elementare vengono invece trasferite in via Greco) non ha dato esiti positivi. Difficilmente percorribile è apparsa anche la soluzione, avanzata dai genitori, di trasferire alcune classi presso l’ITCG Olivetti; nonostante l’estrema disponibilità dimostrata tanto dal dirigente scolastico prof. Digilio, quanto dagli amministratori provinciali, nella scuola in questione è stato possibile individuare soltanto 5 aule (come dimostrato da nota scritta prevenuta in data odierna all’amministrazione comunale a firma del Presidente della Provincia Franco Stella), ricavate dallo spostamento di alcuni laboratori, e dunque del tutto insufficienti a soddisfare le esigenze e le richieste dei genitori. La soluzione, inoltre, comporterebbe la ricerca di ulteriori tre aule, aumentando il rischio di frammentarietà che, come affermato dal documento del Comitato dei genitori di Via Bramante, si vorrebbe invece categoricamente scongiurare. Tra l’altro ritengo che l’allocazione dei bambini presso l’istituto Olivetti” ha aggiunto l’assessore Guarini” comporterebbe una commistione tra scolari e studenti di età assai differenti, e con diversi atteggiamenti, linguaggi e stili di vita. Inoltre anche le norme del vigente PRG che regolano l’uso degli edifici e dei suoli su cui insiste l’ITG Olivetti destinano le stesse a zona Is – Istruzione Superiore , e quindi ne vietano l’utilizzo a Scuole di istruzione Primaria.”
Rispetto alle altre richieste avanzate dal comitato dei genitori, l’assessore ha poi ribadito quanto già dichiarato dal Sindaco nel corso degli incontri precedenti. “Confermiamo che la soluzione individuata nell’ordinanza è una soluzione temporanea; dobbiamo dare risposte e tempi certi ai cittadini, in assoluta trasparenza. Entro la fine del mese di settembre saremo in grado, attraverso un primo studio di fattibilità, di verificare cosa convenga fare dell’edificio di via Bramante: se conviene cioè procedere ai lavori di consolidamento oppure avviare un’opera di demolizione e ricostruzione di quello che è e rimane un edificio scolastico. Sgombriamo quindi il campo da illazioni e ipotesi fantasiose: la scuola di via Bramante è un presidio educativo di assoluta centralità per la comunità materana, e pertanto la sua destinazione d’uso va mantenuta.
Inoltre abbiamo già dichiarato che l’amministrazione non considera risolta definitivamente la questione, con l’allocazione delle classi presso i plessi di Via Marconi e di Piazza degli Olmi; già in questi giorni e ancora in quelli a venire continueremo a cercare soluzioni alternative che consentano una sistemazione unica di tutte le 14 classe interessate dall’ordinanza. Al momento però il nostro dovere è quello di assicurare il regolare inizio delle lezioni, e che queste si svolgano in un ambiente consono e in spazi dedicati da sempre all’istruzione primaria”.
Set 12