Continua la saga della scuola di via Bramante. A quasi venti giorni dall’inizio delle lezioni anche la seconda assemblea straordinaria organizzata dall’RSU (Vito Calia e Giuliana Armento) tenutasi questo pomeriggio presso l’aula magna di Via Greco a Matera, non ha portato a una soluzione condivisa tra amministrazione comunale, sindacati e genitori. All’incontro odierno sono intervenuti insegnanti, genitori, il capo di Gabinetto Roberto Cifarelli, l’assessore alle politiche sociali Simonetta Guarini, il dirigente Delia Tommaselli e i sindacati della scuola rappresentati da Eustachio Nicoletti della Cigl, Michelangelo Ferrara della UIL scuola e l’assessore alle infrastrutture della Provincia di Matera Gianni Rondinone. Il neo assessore Guarini ha ribadito la necessità della chiusura del sito di Via Bramante per la sicurezza dei bambini e del personale della scuola e ha continuato dicendo che l’ipotesi proposta nel precedente incontro di utilizzare l’immobile dell’ITCG Olivetti non è risultato di possibile realizzazione dal momento che, come ha precisato l’assessore Rondinone, le aule a disposizione dell’istituto sono attualmente 25 di cui 20 utilizzate attivamente da alunni, 3 aule adibite a laboratori, 1 aula professori e una sola è libera. Da un resoconto delle attuali disponibilità degli immobili comunali, si è evidenziato che oltre alle possibili soluzioni temporanee individuate in sede di delibera 8 classi presso il plesso di Piazza degli Olmi, 8 aule presso la Scuola Elementare G.Marconi e 4 classi della materna presso la scuola di Via Lazzazera, si potrebbero utilizzare 4 aule della scuola di Via Lucrezio dopo alcuni lavori di adeguamento e 8 locali del centro commerciale il Circo, mai utilizzati a livello scolastico, di nuova costruzione, che con minimi lavori di adeguamento potrebbero risultare idonei per una temporanea soluzione al problema. I tempi di soluzione definitiva della questione, purtroppo, non si presentano brevi e questo ha fomentato gli animi di molti genitori che continuano a non accettare la soluzione proposta e minacciano di manifestare davanti alla prefettura fino alla risoluzione del problema. Una piccola minoranza un po’ più ragionevole, invece, ha proposto di richiedere all’amministrazione comunale una delibera di impegno ad intervenire nel più breve tempo possibile nella restituzione della sede di Via Bramante e in collaborazione con il collegio docenti di redigere un documento condiviso, una mappatura operativa indicante l’allocazione delle classi in maniera organizzata. Il timore della maggioranza dei genitori è quello che lo smembramento del 4° circolo porti alla sua scomparsa. A tal proposito Eustachio Nicoletti (CIGL) ha proposto la formazione di un comitato di controllo costituito da una rappresentanza dei genitori, degli insegnanti, dalla dirigenza e dal sindacato stesso, per controllare che tutto venga eseguito in maniera consona e veloce.
“E’ necessario – conclude Nicoletti – trovare un sito, anche se provvisorio, capace di ospitare la maggior parte delle classi e il nucleo centrale dell’istituto, dirigenza e segreteria”. Dai partecipanti alla assemblea è stata individuata un’altra possibile soluzione: l’utilizzo di alcuni locali situati a Piazza Degli olmi, di proprietà privata, ma che, come ha tentato di precisare Roberto Cifarelli prima dell’insurrezione popolare, necessiterebbero di lavori di adeguamento non realizzabili in tempi brevi. L’assemblea si è conclusa anche questa volta con un mancato accordo tra le parti. Non c’è due senza tre, dice un vecchio adagio. Forse il terzo incontro sarà decisivo.
Paola Di Ginosa
Scuola via Bramante, non c’è soluzione condivisa. Nota del Consigliere comunale Nicola Trombetta (PD)
La decisione del Comune di chiudere il plesso scolastico di via Bramante, motivata da una relazione tecnica che evidenziava problemi di staticità della struttura, ha giustamente messo in allarme i genitori degli alunni che frequentavano il sito, tutto il personale docente e non. Oggi, alla vigilia dell’apertura del nuovo anno scolastico è quanto mai indispensabile dare risposte chiare circa il destino di questo plesso. La chiusura, infatti, ha determinato una serie di difficoltà smembrando di fatto in più siti le classi e provocando non lievi disagi alle famiglie. Occorre che l’Amministrazione comunale decida nel più breve tempo possibile se ristrutturare o ricostruire completamente il plesso scolastico. Infatti, qualsiasi sarà la scelta, non bisogna assolutamente mettere in discussione la funzione scolastica del sito di via Bramante che, dopo i lavori, sarà una scuola ancora migliore. Inoltre, occorre sistemare le classi in luoghi adeguati cercando con ogni sforzo possibile di recare i minori disagi alle famiglie e al personale dipendente. Quindi, invito l’Amministrazione comunale a tenere conto delle indicazioni che provengono dai genitori e dai sindacati già ampiamente coinvolti su questa vicenda.
Nicola Trombetta, Consigliere comunale PD
La fotogallery sulla seconda assemblea nell’aula magna del plesso di via Greco
Anche per questo incontro si conferma l’indifferenza del sindacato scuola SNALS con l’assenza del segretario Lucia Fiore. Sicuramente non è in grado di risolvere la situazione, ma almeno la presenza . . .