La vicenda che riguarda la scuola di via Bramente approda in Prefettura. All’incontro, presieduto dal Prefetto Luigi Pizzi hann partecipato i rappresentanti dei genitori degli alunni penalizzati dalla chiusura dell’istituto dichiarato inagibile dal Comune di Matera, il sindaco Adduce, il rappresentanza sindacale della Cgil Eustachio Nicoletti, l’assessore comunale alle politiche sociali Simonetta Guarini, il dirigente del Comune Delia Tommaselli e il dirigente scolastico Filomena Patrico Cancellaro. Durante l’incontro è stata raggiunta l’intesa di procedere alla verifica circostanziata delle disponibilità delle aule presenti all’Istituto “Olivetti” di Matera e questo in virtù del fatto che durante l’assemblea promossa nell’aula magna del plesso di via Greco, i genitori hanno ribadito al Prefetto di preferire un unico edificio anziché le tre sedi individuate in cui “spalmare” gli alunni: scuola Marconi, sede di Piazza degli Olmi per la scuola elementare e di via Lazazzera per la scuola dell’infanzia.
Dinanzi al Prefetto il Sindaco Adduce ha ribadito che l’istituto Bramante non garantisce la sicurezza e pertanto per la scuola di via Bramante si procederà con l’abbattimento o la ristrutturazione. Durante l’incontro si è convenuto che sarà attivata una commissione composta da tecnici e componenti dei genitori per verificare con puntualità l’esistenza o meno di aule libere presso l’Istituto “Olivetti” di Matera;
Il sindaco si è dichiarato disponibile a verificare la possibilità di trasferire le aule in un unico plesso e in ogni caso l’Amministrazione rende disponibili non solo le otto aule individuate ma di mettere a disposizione tutti gli spazi presenti al Circo prevedendo anche un intervento di adeguamento strutturale.
Il comitato dei genitori “via Bramante unita” ha già interessati di questa vicenda legali e tecnici di fiducia per accedere agli atti che hanno determinato l’Ordinanza di chiusura del Plesso di via Bramante. Il dirigente scolastico della scuola interessata dallo sgombero, Filomena Cancellaro, ha sottolineato al Prefetto che “la sistemazione dei bambini nelle scuole disponibili non deve prevedere la frequenza contemporanea di alunni di scuole superiori. Dobbiamo sottolineare l’estremo disagio derivante dal fatto che non sono state ancora determinate le sedi in cui dovranno frequentare la scuola gli alunni del plesso di via Bramente. Abbiamo iniziato l’attività scolastica e ai genitori che chiedono i nulla osta per portare i propri figli in altri plessi non sappiamo cosa rispondere. Questo clima di incertezza penalizza la nostra scuola. La soluzione ottimale è quella di una sede unica, sicura e funzionale e più rispondente l’esigenza dell’utenza. Oggi siamo in grande ritardo e pertanto chiedo di trovare una soluzione in tempi rapidissimi”.
Il Sindaco Adduce sottolinea: “Si potrebbe ipotizzare il ricorso ad un mutuo ma i tempi sono lunghi e pertanto siamo al lavoro per dare soluzioni dal punto di vista tecnico al problema.
Il sindaco ha chiesto quindi al Prefetto di farsi promotore di un allarme al Governo affinché il Ministero della Pubblica Istruzione ci faccia sapere se dobbiamo demolire e costruire la nuova scuola. Con il Ministro Profumo parlerò personalmente di questa vicenda per trovare la migliore soluzione”.
Nicoletti della Cgil ha sottolineato il fatto che la scuola Bramante non deve scomparire e che serve una soluzione a tempo indefinito”.
Il Prefetto vista la situazione ha dichiarato: “Purtroppo non c’è la bacchetta magica ed è inutile insitere su ipotesi. Abbiamo avuto la disponibilità della Provincia grazie alla disponibilità del presidente Stella e adesso stiamo verificando la disponibilità dell’Olivetti”.
Carlo Abbatino