Servizi ferroviari regionali, I non pendolari della Basilicata: “In 9 anni tagliati 1,2 miliardi di finanziamenti pubblici”. Di seguito la nota integrale.
Si è svolto lo scorso 10 ottobre, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’incontro con il sottosegretario Margiotta, il capo della segreteria tecnica Nicola Valluzzi e il Comitato dei ”Non pendolari” rappresentato da Davide Mecca e Cosimo D’elia. La riunione è stata incentrata sulle problematiche inerenti l’anemico sistema infrastrutturale della nostra Regione e la carenza di offerta di collegamenti nazionali direttamente fruibili dal territorio lucano.
Si è discusso delle quotidiane difficoltà che l’utenza deve affrontare giornalmente sulla tratta Taranto-Potenza-Battipaglia, tra ritardi e disservizi di ogni genere, cercando di individuare le soluzioni più adatte alle ricorrenti problematiche. Sono stati quindi affrontati i principali temi inerenti, soprattutto, il servizio dei treni extra regionali di competenza della Regione Basilicata, che riguardano: l’anticipo del Frecciarossa 9522; la riduzione dei tempi di percorrenza dei Frecciarossa, grazie al bypass della stazione di Napoli Centrale; la scarsa informazione effettuata a bordo dei treni in caso di disagi; l’erogazione stabile dei fondi, elemento chiave per rendere il trasporto regionale più efficiente e di qualità. I finanziamenti pubblici per i servizi ferroviari regionali sono stanziati sia dallo Stato sia dalle Regioni. La quota fissa che lo Stato destina a queste ultime è diminuita del 21,4% (da 6 a 4,8 miliardi di euro) dal 2010 al 2019. Il contributo delle Regioni, inoltre, non è equamente distribuito fra i territori: nel 2017 solo in tre casi su 21 è stato destinato più dell’1% del bilancio regionale per compensare i tagli dei finanziamenti statali. Per rendere il finanziamento del trasporto ferroviario regionale più stabile occorre intervenire su due fronti: aumentare gli investimenti statali e personalizzare offerte e sistemi tariffari anche in base al motivo del viaggio e alle fasce orarie. Indispensabile, inoltre, lo sviluppo di sistemi tariffari integrati multimodali per i servizi di trasporto ferro/gomma su tratte urbane ed extra-urbane che consentano l’utilizzo combinato di differenti mezzi di trasporto. In Italia ci sono già alcuni esempi positivi: le smart card Unica Veneto e Unica-Emilia Romagna, la tessera personale Unica Toscana e la carta Umbria Go.
Il primo passo da cui, a nostro avviso bisognerebbe partire per iniziare a migliorare la situazione, dovrebbe essere quello di prevedere un serio piano di investimenti infrastrutturali che consentano di intervenire, in modo rapido ed efficace, per eliminare tutte quelle problematiche che giornalmente si presentano sulla linea regionale, in modo da garantire quella sicurezza nei viaggi che negli ultimi anni non vediamo più tutelata. Per questo abbiamo richiesto a Mit e Rfi, società del Gruppo FS Italiane che gestisce l’infrastruttura nazionale, un ulteriore sforzo per garantire quegli standard di sicurezza, affidabilità e qualità dell’infrastruttura ferroviaria, attraverso maggiori risorse per investimenti da erogare nel prossimo Contratto di Programma. Nello specifico, per quanto concerne la tratta Taranto-Potenza-Battipaglia, come già fatto nei mesi scorsi, abbiamo sollecitato un intervento di velocizzazione/potenziamento del tronco Battipaglia – Potenza. Il provvedimento era già inserito, ma non finanziato, tra “le altre opere previste a completamento del Piano” nel Contratto di Programma RFI 2007 – 2011 e prevedeva la riduzione delle pendenze e l’aumento dei raggi minimi di curvatura, da realizzare in due lotti: Battipaglia-Potenza e Potenza-Metaponto. Bisogna davvero che il servizio ferroviario sulla Battipaglia-Potenza faccia un salto di qualità. La nuova infrastruttura ferroviaria consentirebbe una drastica riduzione dei tempi medi di percorrenza, da 1h 40m a 55m.
Inoltre in vista del nuovo bando di gara per l’alta velocità, il Comitato invita le istituzioni Nazionali e Regionali ad avviare un dialogo continuo e diretto con Trenitalia finalizzato alla richiesta di nuovi collegamenti AV.
Nelle prossime settimane attendiamo i riscontri a quanto da noi richiesto, fiduciosi che le nostre istanze, volte ad un miglioramento del servizio erogato ai cittadini, saranno vagliate positivamente da tutti gli organi preposti.