Il presidente dell’Ente Parco della Murgia Materana in una nota denuncia che ignoti hanno sfregiato nella notte scorsa una bacheca che riporta informazioni turistiche installata qualche giorno fa sul belvedere di Murgia Timone, utilizzando un chiodo per “incidere” una scritta offensiva nei confronti della città di Matera.
In proposito il presidente dell’Ente Parco, Michele Lamacchia, dichiara: “Sono rammaricato per questo episodio che vanifica gli sforzi profusi in questi mesi dall’Ente Parco per valorizzare il nostro patrimonio naturalistico a vantaggio dei visitatori in arrivo nella città dei Sassi nell’anno in cui Matera è capitale europea della cultura. Mi auguro che questo resti un episodio isolato con l’auspicio che tutti i visitatori del Parco possano trasformarsi in sentinelle per la tutela del nostro patrimonio”.
Michele Capolupo
Di seguito la nota inviata in merito da una delle guide del Parco della Murgia
Ci scrive una delle Guide del Parco della Murgia. il lavoro non facile di proteggere e promuovere un’area protetta così sensibile, delicata come quella del nostro Parco viene puntualmente attaccato dalla maleducazione di stupidi.
“Ciao, non so chi ha predisposto il pannello esplicativo della città proprio di fronte ai Sassi dal pianoro di Murgia Timone dove Gibson ha fatto la crocifissione nel suo film. Fatto bene per chi in autonomia ha bisogno di qualche informazione utile ma ieri, purtroppo, ho visto inciso profondamente un “graffito” antipatico, in pratica hanno scritto con un chiodo proprio sopra il pannello: “Mt Merda”. Mi sono innervosito pensando a scolaresche “obbligate” a visitare Matera: ma che ci vengono a fare? Si può fare qualcosa per rimuove l’atto vandalico? Tutti quelli che si affacciano a questo spettacolare pannello sono costretti a leggere questo graffito infamante. Ma dove stiamo andando? E poi ho visto una guida che non conosco, forse pugliese, che spiegava ai suoi ospiti una pianta, una carota selvatica e, per farlo, l’ha estirpata. Ero tentato a fargli una foto e a metterla su internet. L’ho redarguito e mi ha risposto che non era una pianta rara. Non si tratta di scegliere quali piante estirpare, è il gesto, una guida non può estirpare piante sul parco, anche perché i sentieri su Murgia Timone sono diventate autostrade e dove non ci sono piante, la terra non è più trattenuta e ora stiamo consumando anche la calcarenite. Che lo faccia un turista o un imbecille qualunque o anche le mucche podoliche che non sanno leggere e scrivere va anche bene, ma che lo faccia una guida che deve dare l’esempio, mi manda in bestia. Scusatemi questo sfogo ma sempre più mi allontano da un posto che amo profondamente per non fare buon viso a cattivo gioco”.
Nella foto la bacheca installata nei giorni scorsi dall’Ente Parco della Murgia Materana e successivamente sfregiata con un chiodo per inserire una scritta offensiva (foto www.SassiLive.it)