Riceviamo e pubblichiamo la nota del “C.S.O.A. Fucine dell’ Eco” in vista dello sgombero dell’ex asilo di piazzetta Garibaldi nei Sassi di Matera previsto alle ore 10 di giovedì 3 dicembre 2015.
La cultura non si sgombera!
“Il Comando della polizia locale si accerta che l’immobile in oggetto è ancora occupato da soggetti
appartenenti a codesto gruppo C.S.O.A.. Si comunica dunque che giovedì 3 dicembre 2015 alle ore
10:00, si procederà alle operazioni di presa in possesso dell’immobile con lo sgombero coatto dello
stesso in esecuzione forzosa dell’ordinanza n.319/2015 che prevede l’adempimento in atto
dell’inadempiente”…. “il Sig. Sindaco fornisce la propria disponibilità per un incontro successivo
allo sgombero”. “Lo sgombero prevede l’intervento di squadre di facchini, operai e operatori
ecologici per la bonifica dei luoghi e l’interdizione di tutti gli accessi alla struttura”.
Ecco quanto riportato da un’ulteriore lettera di sgombero che il C.S.O.A. ha ricevuto il 26
novembre scorso dal Comune di Matera.
Oramai è una relazione epistolare che nega qualsivoglia confronto e si limita ad ordinanze di
sgombero coatto. Il 20 novembre scade la prima ordinanza di sgombero, ci riuniamo in sit-in fuori
dal C.S.O.A. in attesa che qualcuno arrivi a porre i sigilli così come minacciato nella lettera
precedente ma nessuno si presenta. Rispondiamo con un comunicato stampa in cui richiediamo un
incontro con le istituzioni ma non riceviamo risposta. Il giorno 21, il Comando di Polizia Locale si
accerta che l’immobile sia ancora occupato dai soggetti appartenenti a “codesto gruppo C.S.O.A.”.
Il 26 altra lettera di sgombero con data di esecuzione dello stesso al 3 di dicembre e disponibilità ad
incontrarci dopo lo sgombero.
Che dire, probabilmente non siamo stati troppo convincenti nelle nostre proposte, forse le nostre
modalità di espressione artistiche e culturali non sono equiparabili alla spettacolarizzazione espressa
nel Presepe Vivente o nel Capodanno 2016 in diretta da Rai1. Ciò che a noi pare
evidente è che tali eventi esprimono la solita retorica delle Grandi Opere prive di progettualità ma
colmi di puri interessi economici. Cosa c’è di culturale in questi grandi eventi? Dove e come la
cultura materana e lucana si esprime? Come Matera si propone Capitale della cultura Europea per
cui riceve ingenti somme di denaro? Le indicazioni del Dossier di Candidatura sono chiare: puntare
alle autoproduzioni per valorizzare il territorio e le culture locali e investire fondi sul territorio!
È evidente come il C.S.O.A. Fucine dell’Eco sia in totale contro tendenza con le reali intenzioni di
chi amministra il denaro pubblico!
E se il Presepe vivente si mostra come un soprammobile da osservare e contemplare, Le fucine
dell’Eco continuano a rivendicare la propria volontà ed esigenza di continuare a proporsi come
spazio sociale di produzione artistica e culturale. Si presenta come comunità informale che sulla
scia dell’ex Asilo Filangeri di Napoli vuole che l’immobile sia riconosciuto realmente come BENE
COMUNE che attraverso la formula dell’autogestione e dell’autofinanziamento continui ad essere
per e della comunità e non assegnato ad un soggetto privato.
L’atto di sgombero messo in atto dal Comune interromperebbe e porrebbe fine ai progetti presenti e
futuri autogestiti dalla comunità stessa. I progetti già realizzati e che intendiamo continuare ed
integrare attraverso l’autogestione e l’autofinanziamento sono:
– LABORATORIO DI PRODUZIONE ARTISTICA E CULTURALE attraverso la produzione di
eventi, la prosecuzione del LABORATORIO DI SERIGRAFIA e la creazione di LABORATORI
TEATRALI
– SALA PROVE MUSICALE
– BIBLIOTECA POPOLARE E SALA STUDIO
– PALESTRA POPOLARE
– CORSI DI LINGUA STRANIERA
– OFFICINA DI ARTIGIANATO DIGITALE OPEN SOURCE “FABLAB”
– PERCORSO DI RECUPERO E CONSERVAZIONE DELLA TRADIZIONE POPOLARE DEL
SUD ITALIA attraverso lo studio di canti, balli, e strumenti musicali.
Questo spazio ha come un unico scopo quello di essere luogo di produzione controculturale slegato
dalle politiche di mercificazione e massificazione della cultura stessa.
L’esigenza di avere uno spazio fisico è fortemente legato alla realizzazione di tali progetti. Il
C.S.O.A. è uno spazio sociale di confronto, condivisione e creazione di idee. Attraverso le nostre
pratiche politiche ripudiamo ogni forma di fascismo e di razzismo e proponiamo una politica dal
basso.
Ci opponiamo e ci indigniamo davanti ad una decisione calata dall’alto e senza alcuna volontà di
confronto! Le nostre rivendicazioni non hanno confini, sono interconnesse con le esigenze di tutte
le realtà che condividono con noi gli stessi principi pratici ed ideologici. Tante sono le persone che
in forma di associazioni, di realtà politiche, di comunità o di singoli individui, sia a livello
territoriale che globale, sono solidali alla nostra causa. La nostra lotta appartiene a tutti coloro che
per interessi ed esigenze diversificate si sono avvicinate a questo posto e hanno trovato accoglienza,
ospitalità e libertà di espressione.
Chiediamo come realtà presente sul territorio che le nostre esigenze vengano prese in
considerazione e discusse insieme a noi in sede amministrativa!
La cultura non si sgombera! Incontriamoci prima dello sgombero!
C.S.O.A. Fucine dell’ Eco