“Si può morire a 19 anni a causa una buca?! Ciao Emanuele” E’ l’atroce interrogativo al quale probabilmente nessuno potrà rispondere ed è stata questa la frase inserita sullo striscione che ha guidato la fiaccolata promossa in serata per ricordare il materano Emanuele Pellegrino, il giovane materano deceduto domenica 17 febbraio dopo un’agonia di quasi tre mesi nell’ospedale di Matera a seguito dell’incidente stradale in cui era stato coinvolto a bordo del suo scooter il 24 novembre scorso. Una maglia personalizzata e una candela accesa. Si sono presentati così i familiari, gli amici e tutti coloro che hanno voluto ricordare il giovane materano prematuramente scomparso a causa di un banale incidente stradale con il suo scooter. Per tenere vivo il ricordo di Emanuele Pellegrino la sorella Benedetta e gli amici del giovane materano prematuramente scomparso hanno deciso di organizzare una fiaccolata non a caso il 16 marzo, ad un mese esatto dal tragico incidente. Dopo il raduno presso la parrocchia di San Pio X e la fiaccolata ha attraversato via Petrarca, via Beneventi, via Nazionale, via Istria, via Cecerie dove si sono accese le candele nel punto in cui Emanuele Pellegrino è stato coinvolto nell’incidente, via Santo Stefano, via Santa Cesarea, via San Biagio, piazza Vittorio Veneto, via Ascanio Persio, via Don Minzoni, piazza Matteotti e si è conclusa nel piazzale del Comune di Matera. “Non chiedo giustizia – ha ricordato la mamma di Emanuele – ma mi appello alla coscienza di chi dovrebbe garantire la sicurezza delle nostre strade”.
Famiglia e amici hanno organizzato anche una raccolta firme al fine di intitolare una strada ad Emanuele Pellegrino per ricordare il suo sacrificio, affinchè queste morti assurde non accadano più.
Chi vorrà aderire a questa iniziativa potrà recarsi presso parrocchie, scuole esercizi pubblici per apporre la propria firma, munito di carta d’identità.
Michele Capolupo
La fotogallery della fiaccolata per ricordare Emanuele Pellegrino (foto www.SassiLive.it)