Non ci sono i presupposti per considerare urgente la questione sottoposta all’attenzione del Consiglio di Stato e la scuola media Torraca dovrà quindi cedere la succursale di piazza degli Olmi alla scuola media Nicola Festa. Ad annunciarlo è l’avvocato Carrozzo, legale che aveva predisposto il ricorso per impedire l’applicazione del provvedimento adottato dal consiglio regionale. Uno scippo contestato a lungo dai docenti e dal personale Ata della Torraca e dal comitato dei genitori degli alunni che frequentano la scuola di via Aldo Moro.
Il ricorso – spiega Carrozzo – non è stato considerato nel merito sia dal Tribunale Amministrativo di Basilicata, sia dal Consiglio di Stato. Con il ricorso prodotto in prima istanza al Tar di Basilicata chiedevamo la sospensiva cautelare e i danni che la delibera regionale causava alla Torraca in riferimento alla continuità didattica, all’organico e ai disagi provocati agli alunni che frequentano la classe di strumento musicale. In tutta la mia carriera non avevo mai registrato una sentenza del genere. Ma visto che il ricorso non è stato discusso nel merito chiederò al presidente del Tar di Basilicata il risveglio dello stesso affinchè la vicenda venga affrontata”.
Per la Torraca in pratica si tratta di un’altra beffa, dopo quella registrata in occasione della delibera del 2 febbraio scorso che aggregava la sede di Piazza degli Olmi alla Nicola Festa. In buona sostanza il ricorso chiedeva di non procedere al distacco della succursale perchè la Nicola Festa era sottodimensionata per 22 alunni rispetto ai cinquecenti previsti dalla legge.
In proposito Carlo Abbatino ha intervistato il presidente della Provincia Franco Stella, promotore del ricorso per tutelare i diritti della Torraca: “Chiederemo l’anticipo del merito ma dovranno agire in fretta per capire dove abbiamo sbagliato, se abbiamo sbagliato. Una cosa è certa: andremo sino in fondo perché riteniamo che il territorio sia stato danneggiato”. Ora naturalmente i tempi si allungano e per la decisione bisognerà attendere almeno altri sei mesi.
Così l’avvocato Carrozzo annuncia l’esito del ricorso al Consiglio di Stat: “Con riferimento all’appello in oggetto mi spiace comunicarVi che con Ordinanza 2991/11 la VI Sezione del Consiglio di Stato ha respinto l’appello, compensando le spese.
La sintetica motivazione che si legge nella Ordinanza è la seguente “considerazione che in fattispecie non si apprezzano profili di danno grave ed irreparabile, anche in ragione delle nuove destinazioni della maggior parte degli insegnanti”.
Orbene, commentando la predetta decisione, viene innanzitutto in rilievo che anche il Consiglio di Stato, disattendendo la disposizione del combinato disposto dell’art.55, comma 9, e dell’art.62, comma 2, del Nuovo Codice Amministrativo, ha completamente omesso di indicare i profili che, ad un sommario esame, inducono ad una ragionevole previsione sull’esito del ricorso nel merito.
In buona sostanza nessuna valutazione, ancorchè sintetica, viene effettuata sulla fondatezza o meno delle censure avanzate con il ricorso e reiterate con l’atto di appello.
Quanto ai profili di danno grave ed irreparabile, mentre il TAR Basilicata aveva respinto la istanza cautelare nella considerazione che non risultavano ancora attuali e concreti i danni rappresentati dai docenti e dai genitori degli allievi del “Torraca”, il Consiglio di Stato, facendo riferimento alle nuove destinazioni dei docenti trasferiti d’ufficio (la gran parte nella stessa città di Matera e solo qualcuno in provincia) ha ritenuto non apprezzabili tali danni ai fini della tutela cautelare.
Orbene, in disparte la considerazione che un docente trasferito d’ufficio in altra scuola non subisce solo il danno derivante dalla distanza chilometrica che deve percorrere per raggiungere la scuola di nuova destinazione ma anche le gravi conseguenze, sotto l’aspetto psicologico e professionale derivanti dal forzoso cambiamento della scuola di servizio, dei colleghi e degli allievi, il Consiglio di Stato ha del tutto omesso di considerare i gravissimi danni determinati dagli atti impugnati nei genitori e negli allievi della scuola media “Torraca”.
Trattasi di danni che avevamo avuto cura di documentare con particolare riferimento agli allievi di Strumento Musicale frequentanti nei locali di via Piazza Degli Olmi, i quali a seguito del trasferimento non potevano proseguire gli studi di strumento intrapresi ed ai numerosissimi allievi, circa 400, che subivano il cambio di docenti in numerosi discipline, con gravi conseguenze sulla continuità didattica.
Poiché l’Ordinanza del Consiglio di Stato, non essendo impugnabile, può essere solo commentata, avendo nel contenzioso intrapreso nel Vostro interesse esaurito la sola fase cautelare, vi è la possibilità di sollecitare il Presidente del TAR Basilicata, attraverso il deposito di una motivata istanza di prelievo, a fissare l’udienza di merito del ricorso, anche se la decisione non arriverà in tempi brevi.
Ritengo che tale iniziativa sia opportuna, anche nella considerazione della fondatezza dei motivi di impugnazione che, finalmente, con la decisione di merito, il Giudicante sarà costretto ad esaminare e valutare. Cordiali saluti.
Avvocato Carrozzo