Luciana Ciuffreda, in rappresentanza degli abitanti di Via Ridola/Vico Case Nuove, ha inviato alla nostra redazione il testo di una lettera aperta rivolta al sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri. Di seguito il testo integrale.
Egregio Sig. Sindaco,
sono una sua concittadina, un’orgogliosa e caparbia materana che ha deciso, un po’ per piacere, un po’ per vocazione, di vivere in una delle zone più affascinanti, più ambite ma anche più sofferte della città.
Cuore pulsante del passeggio e di un turismo sempre più dilagante ed entusiasmante, via Ridola è ormai diventata una strada fervente e dinamica che tende ad essere identificata ormai come il “salotto culturale” della Capitale Europea della Cultura 2019.
Tuttavia la stessa, un gioiello incastonato nel meraviglioso panorama di cui dovremmo essere gelosi custodi, rischia di diventare crocevia di spazzatura e di incuria, lasciato alla mercé di persone che pensano solo al proprio tornaconto personale a discapito dell’immenso patrimonio collettivo di cui siamo tutti beneficiari.
Alla mia descrizione di via Ridola, infatti, fa da contraltare la situazione paradossale che vive Vico Case Nuove, il luogo dove ho deciso di metter su casa e di vivere con la mia famiglia, insieme ad un numeroso gruppo di abitanti di cui mi faccio portavoce.
Una sorta di “Cenerentola”, questa meravigliosa via, a causa di molti posti di ristoro ubicati sulla via anteriore, che non hanno alcun rispetto né per chi ci vive, né per chi sosta, né per il decoro della stessa.
Una strada come Vico Case Nuove, simbolo di una parte della Città che anticamente segnava rinnovo e crescita dei Sassi, un vicolo talmente bello da essere immortalato da turisti, curiosi ed appassionati, viene quotidianamente presa d’assalto da qualsiasi tipo di rifiuto, da cartoni, buste che colano oli e grassi, percolato; ombrelloni e panche abusivi che ostacolano anche il passaggio; per non parlare della sgradita visita di topi, degli odori nauseabondi, degli improvvisi angoli che diventano “bagni pubblici a cielo aperto” e degli schiamazzi roboanti dei motocicli che a qualunque ora del giorno entrano e parcheggiano “abbellendo l’arco”, così i turisti oltre a fotografare i dipinti fotografano la maleducazione; costringendo, oltretutto, noi residenti a chiudere porte e finestre a causa dei cattivi odori e i nostri anziani a rinunciare alle tanto sospirate chiacchierate serali al fresco, tipiche del sano vicinato di una volta.
In discussione, sia chiaro, non è la presenza degli operatori economici, importanti e produttivi, ma il loro comportamento e, forse, la mancata applicazione, da parte di chi di dovere, delle regole del buon vivere civile.
Avere un’attività nel centro storico ha un valore aggiunto: si pagano fitti altissimi per poter avere un maggiore profitto; ma dopo ci si dimentica che il posto in cui si lavora è importante proprio per lo stesso motivo per cui si paga salato.
Mi chiedo se esiste la decenza, ma soprattutto se esiste un regolamento che impone ai locali di mettere la spazzatura fuori dalle proprie attività alla chiusura e/o di preoccuparsi di smaltirla durante il giorno evitandone l’accumulo. Se esiste un regolamento da far rispettare quando si verifica un’occupazione indebita di suolo pubblico che, oltre ad essere indecoroso, crea ostacolo a chi passa. Se esiste un codice della strada che impedisca di parcheggiare in una zona pedonale!
E se tutti volessimo fare così perché a casa nostra non c’è posto? Se tutti noi, domani portassimo in strada vecchie sedie e spazzatura? O mangiassimo per strada? O ci liberassimo di ciò che non ci serve “appoggiandolo” in strada?
Avere una cura maggiore aumenta il loro prestigio e fa tollerare meglio i disagi a chi ci abita.
Caro Sindaco,
Lei ama la nostra Città tanto da volerla rappresentare; Lei è il primo cittadino che orgogliosamente abbiamo sostenuto; ma adesso Le scriviamo perché in qualità di cittadini ci sentiamo poco tutelati.
Mi auguro accolga le mie parole unite a quelle del mio intero vicinato, e la nostra denuncia, e faccia effettuare un più attento controllo verso il rispetto delle regole e della nostra tanto amata Città: riteniamo sia un nostro diritto, visto che anche noi paghiamo le tasse, e sia nel nostro pieno diritto, PRETENDERE non un solo FUTURO sostenibile e durevole, ma già un OGGI più vivibile.
La saluto Cordialmente.
Sig.ra Luciana Ciuffreda, in rappresentanza degli abitanti di Via Ridola/Vico Case Nuove
Nelle foto www.SassiLive.it Vico Case Nuove
Gentilissima Signora Luciana, ha perfettamente ragione ed usa toni fin troppo garbati nel richiamare chi di dovere a prendere i DOVUTI provvedimenti per rendere la zona da Lei citata vivibile.
Io, che abito nella zona nord della città, ho lamentato più volte quello che Lei giustamente rivendica anche in nome dei residenti. In data 25/07/2015 ho scritto con posta certificata all’assessore ZOCCALI una lettera (pubblicata anche da questo sito, visibile nelle pagine del periodo) con la quale evidenziavo le stesse Sue rivendicazioni. Inutile dirLe che non ho avuto risposta alcuna. Ho scritto dei commenti anche molto “pesanti” su questo sito per richiamare l’attenzione e non solo a chi di dovere a rispettare e far rispettare le REGOLE. Ho persino detto in maniera ironica di pregare ed uscire “la Madonna dell’acqua” per far piovere per pulire Matera. Da materano ho più volte commentato questi argomenti fino ad essere considerato da qualcuno “patetico”. Una cosa è certa e visibile che: QUELLO CHE DEVE ESSERE IL SALOTTO DI MATERA, E’ UNA PATTUMIERA”. Ne va di mezzo l’igiene, l’ambiente ed il decoro. Questa è la cartolina che si presenta oggi e che va affronta e risolta indipendentemente dai programmi di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. E questo vale per l’intera città che è stata abbandonata a se stessa nell’incuria e nel “fetore” dove il cittadino va scansando merda da tutte le parti. Amministratori, SVEGLIATEVI!!!!!!!!!!!!
A Lei Signora Luciana, tutto il mio sostegno ed un affettuoso saluto.
Nino silecchia
Grazie per il sostegno a noi tutti. Sono soltanto una portavoce!
Via Ridola ERA il “salotto culturale” di Matera. OGGI E’ un grande fast food all’aperto dove di giorno in giorno le attività commerciali invadono sempre più spazi pubblici con tavoli, sedi e panchine. Un fenomeno comune a tutto il centro storico dove aprono solo attività FOOD mentre le abitazioni vengo trasformate in B&B. Il risultato è un effetto “FESTA DELLA BRUNA PERMANENTE”. Nulla da dire sulla libera iniziativa commerciale ma si potrebbe dire tanto sul rispetto delle norme e dei diritti dei cittadini. Sicuri che era questo che si voleva perseguendo la candidatura di Matera2019 ?
Qualcuno ha dimenticato di menzionare quanti posti di lavoro portano queste attività’ in questo particolare momento di crisi nazionale,nulla da aggiungere in merito alla pulizia ed il decoro urbano che deve essere un must a prescindere!
i posti di lavoro sono sacrosanti, difatti nella mia lettera non attacco le attività in quanto tali, ma un attenta igiene e controllo da chi di dovere, e il rispetto del territorio sarebbe auspicabile per tutti!
Per dirla con Facebook.. mi piace quello che dice la signora.
Sindaco faccia il suo dovere.
Solidarietà totale alla signora e ad i suoi vicini, mi permetterà soltanto di dirle che definire via ridola, cosi com`é, il salotto culturale della città è quanto meno audace.
Fatevi un giro per le attività commerciali della zona di Matera, zona Sassi e limitrofi, non si danno uno scopata neanche davanti al loro uscio…fanno schifo ai porci! Per non parlare delle verde…una incuria indecente! Ma questi commercianti abbiamo! Riguardo l’ amministrazione vorrei sottolineare lo sporco in Via San Biagio, Via Ridola, Via Tommaso Stigliani, Via Buozzi…oramai discariche a cielo aperto…ma diavolo sono le porte dei Sassi e ci presentiamo così! De Ruggieri la cultura che blateravi da quel palco è soprattutto questo. Se chiedi alla netterza urbana, non è competenza loro perché raccolgono solo i sacchi, se chiedi ai vigili dello schifo non è competenza loro, se chiedi alle cooperative che raccolgono i sacchi dai cestini non è competenza loro, ma di chi è la competenza se tutti si lavano le mani…le strade sono sporche di immondizia, cibo avariato ecc. ecc.
Scusa bellod, non vedo il nesso tra la sporcizia ed i posti di lavoro. Dato per scontato che tutti i dipendenti delle aziende allocate in questa zona siano inquadrati e retribuiti regolarmente, vivono nella sporcizia anche loro, con la differenza che ad una certa ora (?) se ne vanno ma la sporcizia rimane.
nino silecchia
La verità è che tutti dobbiamo stare attenti, ognuno di noi deve rispettare le regole del buon vivere civile, vi pare corretto fare i bisogni per strada? Oppure lasciare in giro bottiglie di birra e bicchieri? O peggio ancora infilarli tra i cespugli o nelle piante?
Condivido tutto quanto espresso dalla signora Luciana.
Il problema è serio è l’amministrazione comunale lo deve affrontare al più presto: Ne va per il bene della città. C’è bisogno di regole e quando queste ci sono c’è bisogno che le si faccia rispettare. ognuno deve fare la sua parte, chi ci governa in primis. I vigli urbani dovrebbero controllare non solo le auto in divieto di sosta, ma anche chi occupa spazio per attività commerciali oltre quanto a questi consentito. La questione rifiuti va affrontata e definita una volta per tutte. Siamo lontani anni luce da un corretto sistema di raccolta differenziata. Quello che si vede alla chiusura delle attività commerciali in centro è uno spettacolo indecoroso. Bisogna intervenire con la massima urgenza.
in altre parole, Signor Sindaco dalle parole passiamo ai fatti. Si perde troppo tempo per l’assegnazione delle poltrone e poco per i cittadini. Non c’è tempo da perdere
Passeggiando in via Ridola all’ora di pranzo, notavo sotto l’arco alcune moto e un furgone giallo parcheggiati ( sicuramente di proprietà di qualche cittadino residente in quella zona) dove i turisti, oltre a fotografare gli affreschi, fotografavano anche la maleducazione e la prepotenza menzionata dalla Signora Luciana. I cittadini residenti in quella zona, dovrebbero dare, innanzitutto, il buon esempio e poi additare gli altri. Per quanto riguardano i bicchieri e tovaglioli buttati tra i cespugli delle piante non credo sia colpa delle attività, ma della mancanza del buon senso dell’individuo e comunque gli apposi contenitori comunali non ci sono. L’Affluenza di via Ridola esista già da anni, vorrei capire come mai proprio ora questa ribellione. Vivere in un centro storico, comporta vari sacrifici, dove chi non sopporta può sempre scegliere di andare a vivere in periferia o in campagna. Per i “bagni a cielo aperto” non sarà sicuramente colpa delle attività, ma sempre del buon senso dell’individuo e comunque ci vorrebbero, oltre agli appositi contenitori di spazzatura, anche dei bagni chimici-pubblici.
Spero che risolva il suo problema, nel frattempo la saluto cordialmente.
Claus se ad ora di pranzo hai notato una auto ed un motorino, la sera hai mai notato altro? hai per caso mai visto una panca in un posto pubblico, hai mai visto delle sedie e dei tavolini sparsi qua e la? hai mai visto buste di rifiuti accantonati?
Il problema riguarda tutto e tutti, dai cittadini che abitano nel centro storico ai commercianti che ci lavorano, agli utenti che li frequentano. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità osservando delle regole.
Se son parcheggiate le auto in posti non consentiti si deve intervenire, come si deve intervenire se si vedono tavolini e sedie fuori dagli spazi consentiti, ecc.
Ci vogliono le regole e il loro rispetto.
Va precisato, per dovere di cronaca, che il problema riguarda un po’ tutte le zone nelle quali sono presenti attività di ristorazione, soprattutto dove sono più concentrate come accade in via Ridola, ed i sassi chiaramente non vengono risparmiati, anzi!
Non meno di un paio di mesi fa ho inviato a questa redazione le foto che ritraevano lo stato in cui versavano via Buozzi, via Madonna delle Virtù e via D’Addozio alle 9:30 del mattino, ovvero disseminate di sacchi di spazzatura stracolmi e cartoni ammassati alla bene meglio… peccato che quelle foto non siano state pubblicate (sic!)
Claus90, ma che ragionamenti fai? Se delle persone manifestano un disagio – che è comune a tutta la città – La tua soluzione sarebbe quella di spostare i materani in “campagna”. !?!? Forse non sarai materano per non accorgerti che il problema esiste e va risolto provvedendo con urgenza nei punti più critici come quelli denunciati dalla Signora Luciana a finire in zone più periferiche dove non ci sono attività commerciali ma scuole che andrebbero bonificate perché frequentati da bambini (vedi commento di Alcor che condivido pienamente, relativa all’iniziativa in Via M.R. Greco). Non puntare il dito contro i cittadini che stanno subendo queste “porcherie” dovute sicuramente anche ad una mancanza di senso civico dei cittadini ad un comportamento più civile. Non penso proprio che i residenti di via D. Ridola e dintorni fanno i propri bisogni fuori o lasciano lattine e barattoli nei cespugli o nelle piante. Non ti sei accorto che il turismo è cresciuto ultimamente e che non sono state prese misure adeguate per la ricezione? Se questa gente sta reagendo ora, vuol dire che ora sono arrivati ad un livello di insopportabilità che forse prima riuscivano a tollerare. Ma questo non può e non deve giustificare chi ha il DOVERE di assicurare a tutti i cittadini quei servizi essenziali a partire dall’igiene, provvedendo a potenziare i servizi ad anche a reprimere all’occasione chi viola le norme CHE ESISTONO e basta solo farle rispettare. Se i tuoi occhi non vogliono vedere quella che è la realtà forse anche le foto che hai fatto si saranno “criptate” da sole.
Nino silecchia
Non ho parole Claus 90 ! Vede solo giallo…strano !
Noi residenti avremo il sacrosanto diritto ogni tanto di poter scaricare un mobile o qualcosa di pesante, sa come fanno quelli che vivono dappertutto. Strano che ha visto un furgone giallo e non ha visto niente altro. Potrei dire tante cose sig. Claus90, ma io.lo faccio con il mio nome è cognome. Anziché guardare launa guardate il dito che la indica!
COMUNQUE da oggi eviterò di rispondere a tutti quelli che dietro un NIK NAME la mettono sul personale attaccandomi, si vede che sono incapaci di capire che si sono volute evidenziare le criticità comuni a tutto il centro storico della città. Troppo facile parlare di posti di lavoro e di buon esempio. Sminuire me che sono soltanto una portavoce non è corretto.
Noi, in qualità di cittadini, dovremmo PRETENDERE ordine e pulizia dovunque,rispetto delle regole ovunque, non soltanto a casa nostra.
Lo dobbiamo pretendere,come ho scritto nella lettera, per un oggi più vivibile se vogliamo un futuro sostenibile.
Oggi tutte le attività centrali, sono in fase di decollo, devono lavorare produrre e prosperare tutte, ma nel rispetto di tutti. Ogni tanto bisognerebbe mettersi nei panni degli altri,altrimenti non si và da nessuna parte.
Attaccate me perchè ci metto la faccia, anziche capire che parlo a nome di tutti. E’ fuori luogo, davvero.
Il mio buon esempio di cittadina lo do tutti i giorni, facendo il mio dovere, come tanti.
Ringrazio il Sig. Silecchia , Alcor, Fabius Carminelis e Bruno per aver compreso. Forse è solo questione di intelligenza.
I residenti di via Ridola disperati
«Siamo schiavi della monnezza, servono regole»
Mi rattrista e nello stesso tempo resto incredulo nel leggere ancora oggi sul “il Quotidiano della Basilicata” che alle denunce fatte dai residenti di Via Ridola non solo non si è tentata una soluzione per alleggerire o tamponare l’accumulo dei rifiuti “parcheggiati” sotto le finestre e dietro le porte dei residenti, ma addirittura non hanno avuto nemmeno il buon senso di rispondere anche con una lettera di presa visione o cortesia.
AMMINISTRATORI !!!!!
Ma volete alzare le “chiappe” dalla sedia ed andare a rendervi conto di quello sta succedendo in quell’area?
Ma possibile che gli accorati e dignitosi appelli fatti da questa gente vi lascia nell’indifferenza più totale?
E’ S C O N C E R T A N T E !!!!!!!!!!
Grazie sig Silecchia, la sconcertante cosa,è che noi cittadini non dovremmo essere i guardiani della città e invece non solo finiamo per esserlo ma finiamo per essere,dei rompiscatole inimicandoci i commercianti sotto casa. Quando bastava fare controlli !