“Se il Ministero dell’Università e della ricerca (Miur) darà il via libera anche al progetto esecutivo per l’utilizzo della tomografia 3D e 4D integrata nella indagine del sottosuolo nel centro storico di Matera, per i Sassi potrebbe aprirsi una nuova ed importante stagione di pianificazione coerente con tutte le iniziative che stiamo mettendo in campo nell’ambito della strategia delle smart cities”. Lo afferma il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, nel commentare con soddisfazione la decisione del Miur di selezionare, nell’ambito del bando “Smart Cities Nazionale” anche il progetto “Smart Underground Cities” finalizzato allo sviluppo di prodotti e servizi innovativi di “tomografia integrata 3D del sottosuolo in ambiente urbano” coordinato dal CNR-IMAA, in collaborazione con CNR-IREA ed OGS di Trieste.
La proposta progettuale utilizza ed integra le più moderne tecnologie abilitanti per l’esplorazione geofisica del sottosuolo (attive e passive; dirette e indirette; multisorgente e multi risoluzione) e le nuove tecnologie ICT per l’integrazione e la modellazione dei dati geospaziali. Il sistema proposto si basa su tecnologie abilitanti completamente non invasive particolarmente adatte per ottenere immagini 3D del sottosuolo in ambiente urbano nella quale vi è generalmente una intrinseca difficoltà ad intervenire con indagini dirette (sondaggi e perforazioni invasive).
L’aspetto originale ed innovativo del progetto consiste nel proporre la realizzazione di un sistema di tomografia geofisica integrata 3D e 4D del sottosuolo che potrebbe diventare nei prossimi anni un prodotto fondamentale da inserire in ogni intervento e/o studio di pianificazione urbana e all’interno di ogni sistema di supporto alle decisione per la mitigazione e la protezione dei rischi in ambito urbano.
Il progetto, in particolare, individua due casi di studio, Ferrara e Matera. La proposta propone un approccio sistemico per la caratterizzazione delle principali proprietà fisiche del sottosuolo basato sulla piena integrazione delle più moderne tecnologie geofisiche di esplorazione del sottosuolo.
Il promotore del progetto è un partenariato misto pubblico-privato costituito dal centri di ricerca (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Osservatorio Geofisico Sperimentale di Trieste), università (Università di Ferrara, Università La Sapienza), grandi imprese e PMI (tra le quali il consorzio TeRN) con forte propensione all’innovazione ed un sistema di stakeholders capace di esprimere una domanda “Intelligente” e con forti contenuti tecnologici.
“Abbiamo supportato da subito questa straordinaria e innovativa idea progettuale perché – aggiunge il sindaco di Matera – si muove per dare ai Sassi una nuova prospettiva del sottosuolo dandoci una idea più precisa della straordinaria stratificazione storica ed architettonica che ha caratterizzato l’evoluzione del patrimonio mondiale dell’umanità. Questo progetto – conclude Adduce – se verrà finanziato ci consentirà, inoltre, di pianificare con maggiore precisione tutta l’attività di recupero e di valorizzazione del nostro antico patrimonio”.
Entro il 5 aprile 2013 le idee progettuali dovranno essere trasformate in progetti esecutivi che saranno ulteriormente valutati dal MIUR.
Clicca qui per ulteriori dettagli del progetto sono sul sito dell’ Imaa Cnr