Il Coordinatore Territoriale Ater Angelo Domenico Antonucci in una nota pur apprezzando l’intervento di Street Art Matera realizzato nel mese scorso in collaborazione con Momart Gallery invita l’Ater a investire altre risorse per riqualificare per esempio altri immobili di via Seneca rimasti esclusi da interventi di ripristino o quelli vicinissimi alla sede dell’ATER di via Trabaci e di via Benetto Croce. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Il decoro urbano contribuisce sicuramente a migliorare l’immagine di una città, di una determinata zona centrale o di un quartiere periferico e, con esso, evidentemente la qualità della vita dei cittadini. Tutto ciò diventa essenziale quando si tratta di edilizia economica popolare. E’ il motivo per cui abbiamo apprezzato l’investimento fatto dall’Azienda
Territoriale di Matera nell’ottobre scorso, approvando, deliberando e finanziando quindi, il progetto “decorativo” di Street Art aderendo così di fatto al progetto “Urban Street Art Matera” proposto dall’Associazione Culturale Materana “Momart Gallery” per € 13.000,00.
Non va assolutamente sottovalutata quindi la realizzazione di tali opere d’arte muraria sicuramente finalizzate oltre alla riqualificazione e alla valorizzazione dei quartieri periferici anche al beneficio del decoro urbano e quindi della collettività e dei cittadini residenti.
Se da una parte corre l’obbligo di esprimere un plauso a chi ha avuto questa visione e intuizione , non va sottaciuta altresì la situazione di vero degrado in cui versano altri immobili di proprietà dell’ATER e, avremmo apprezzato maggiormente se tali risorse finanziarie fossero
state indirizzate su altri edifici come quelli di via Seneca rimasti esclusi da interventi di ripristino o di altri come quelli – vicinissimi alla sede dell’ATER – di Via Trabaci e di Via B. Croce che, per lo stato di degrado e per il grigiore cromatico dovuto a sommari rappezzi
all’intonaco ammolorato, sembrano simili e ricordano quelli oggetto di bombardamenti di Damasco o di Beirut. L’Ater avrebbe fatto bene ad effettuare interventi volti al decoro
urbano seguendo una scala di priorità per evitare che ci siano cittadini di serie A e di serie B. Quest’ultimi attendono da tempo che si provveda ad opere di manutenzione che interessano il patrimonio immobiliare sparso nella provincia che portano i segni dell’incuria degli uomini e
dell’ingiuria dei tempi.
Purtroppo non è dato sapere se allo studio vi sono interventi di questo tipo programmati per rifacimenti e pitturazioni di intonaci di infissi e di cura del verde ricominciando a dare un “tocco di colore” – riferendoci all’arte di strada – a quegli immobili “bombardati”.
Da parte nostra e dei cittadini assegnatari v’è tutta la disponibilità a valutare e segnalare una lista di priorità dando un contributo fattivo dal punto di vista sociale per Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Il Coordinatore Territoriale Ater Angelo Domenico Antonucci