Matera 3 novembre – Il Consigliere comunale dell’UDC Giovanni Angelino interviene nuovamente sul riordino delle Province e invita tutti i materani a partecipare ad una marcia su Roma per scongiurare la conversione in legge del decreto firmato dal Ministro Patroni Griffi che sancisce anche la soppressione della Provincia di Matera.
Sul riordino delle Province imposto dal Governo Monti la partita è ancora aperta e mi sembra opportuno sottolineare l’abnegazione del sindaco Adduce e del presidente della Provincia di Matera Franco Stella rispetto ad una decisione calata dall’alto e che rischia di provocare una serie di danni irreparabili dal punto di vista sociale ed economico sul territorio materano. La manifestazione pubblica prevista domenica 11 novembre che coinvolgerà non solo i 31 sindaci che guidano i Comuni della Provincia di Matera ma tutti i cittadini che hanno a cuore il futuro della nostra terra è solo il primo passo di una serie di iniziative da mettere in campo per evitare che il decreto sul riordino delle province possa entrare in vigore dal 1 gennaio 2013. Pertanto invito le forze politiche, i sindacati e i cittadini che si sentono lucani e non vogliono tradire le proprie origini ad organizzare una marcia su Roma per manifestare davanti a Palazzo Chigi e difendere a tutti i costi l’istituzione che unisce i 31 Comuni del Materano. A quanto pare c’è già chi ha gettato la spugna e mi riferisco a a quel manifesto funebre che è stato affisso in coincidenza con la Commemorazione dei Defunti. Una scelta sbagliata nella forma e nella sostanza. Nella forma perché è stato utilizzato lo spazio degli avvisi funebri a disposizione dei cittadini per annunciare la scomparsa dei propri cari e nella sostanza perché si sostiene testualmente che “Il 22 ottobre 2012 in Potenza è stata confermata la condanna a morte del territorio della Provincia di Matera” vuol dire che si sente vittima dell’egemonia potentina. Se è vero che il capoluogo di regione non ha fatto nulla per concedere la sede della nuova Provincia di Lucania alla città di Matera è anche vero che tocca a noi materani ribaltare la decisione annunciata dal Governo Monti e dimostrare con i fatti di essere pronti a lottare per la difesa della Provincia di Matera. Ecco perché invito tutti ad attivarsi per sostenere la battaglia politica che vedrà in prima linea dall’11 novembre il sindaco Salvatore Adduce e il presidente della Provincia di Matera Franco Stella. Non tutto è perduto e credo che adesso la priorità è quella di continuare a lottare per difendere la Provincia di Matera, per non avere rimpianti e soprattutto per sentirci padroni del nostro destino.
Giovanni Angelino, Consigliere comunale UDC
Matera 2 novembre 2012 – in via San Biagio e in altri punti della città di Matera alcuni cittadini hanno fatto affiggere un manifesto che annuncia con un sottile sarcasmo la scomparsa della Provincia di Matera. Riportiamo di seguito il testo del messaggio funesto.
Il 22 ottobre 2012 in Potenza è stata confermata la condanna a morte del territorio della Provincia di Matera.
Ne danno il triste annuncio i suoi figli e nipoti e i cittadini attivi, i sindaci, i presidenti provinciali tutti che nel corso della sua onorata esistenza in vita hanno ricoperto tale ruolo.
La soppressione fisica, salvo grazia, sarà prossimamente eseguita alla presenza di una distratta e miope classe politica e da quei cittadini rassegnati a subire l’indegna spoliazione della identità storica, culturale ed umana della Provincia di Matera.
Si dispensa da postume ed ipocrite espressioni di solidarietà.
Matera, 2 novembre 2012.
Mara Abatangelo, coordinatrice Matera SI muove, ha inviato una nota alla nostra redazione una nota in merito alla manifestazione prevista l’11 novembre per protestare contro la soppressione della Provincia di Matera: “Tardiva e inutile, ci sembra un funerale”.
Comprendiamo che oggi bisogna pur dare un senso alla propria esistenza e comprendiamo che in qualche modo bisogna continuare ad ingannare i materani, facendogli credere che tutto è perduto, ma francamente la manifestazione dei 31 Comuni della ex provincia di Matera ci sembra tardiva ed assume più le sembianze di un funerale che una manifestazione condivisa dal popolo. Non si può sottacere l’inutilità di eletti e rappresentanti apicali del territorio che non hanno difeso con le unghie l’ultimo baluardo della Città.
Ma il vero ed unico responsabile della spoliazione di Matera rimane il sistema Regione Capoluogo Potenza che ha perso l’occasione di dimostrare ai materani, ove ve ne fosse ancora bisogno, che pur di soddisfare gli interessi di una Città ha colpito definitivamente al cuore l’unità regionale che non esisteva e che ora con il funerale del 11 novembre avrà la plastica rappresentazione.
Noi di Matera SI muove continueremo a incontrare la gente a sollecitare un dibattito realistico e serio sul futuro, e non aspettare ancora un anno ad arrovellandoci in campanilismi che non hanno ragione d’essere, ma piuttosto ponendo all‘attenzione dell’opinione pubblica la necessità di trovare nuove soluzioni per disegnare uno scenario di sviluppo per la Città di Matera. Ora ,dopo la dimostrazione dell’impotenza della classe dirigente regionale materana, dell’incapacità e nella sottovalutazione degli effetti, la parola deve passare solo ai materani chiamandoli a rispondere al Referendum e decidere se rimanere ancora in Una Regione Capoluogo di Potenza o perseguire la via dell’area murgiatica aggregandosi alla Regione Puglia. Centinaia e centinaia di materani lo chiedono.
Mara Abatangelo, Coordinatrice Matera SI muove
“L´UGL apprezza la decisione del Presidente della Provincia, Franco Stella, di rinviare la data della manifestazione “contro la soppressione dell´Ente provinciale materano”, organizzata per il 10 novembre p.v. per evitare che si facesse in concomitanza con un altro importante appuntamento sul tema contro la “criminalità”, già previsto da tempo vale a dire la manifestazione organizzata a Policoro da Istituzioni locali ed associazioni”. Lo dichiara in una nota il Segretario Provinciale dell´UGL Matera, Luigi D´Amico il quale afferma che “di fronte al dilagarsi di atti scellerati di criminalità perpetrati nei mesi scorsi a danno di cittadini e delle forze dell´ordine, occorre dare una risposta univoca, unitaria per rivendicare una maggiore sicurezza del territorio attraverso maggiori risorse di mezzi e di uomini. L´UGL auspica che alla manifestazione di Policoro del 10 novembre, vi sia una larga partecipazione di cittadini, istituzioni, associazioni per dare una forte risposta a quanti vogliono spogliarci anche della legalità e della onestà che ha sempre contra distinto le ns. comunità locali”. D´amico infine sottolinea che “all´appuntamento dell´11 novembre organizzato dalla provincia, la UGL come sempre non farà mancare la sua presenza a difesa dell´ente come capoluogo di provincia, sia esso territorio attuale che in alternativa come territorio regionale”.
Matera 31 ottobre 2012 – Il taglio è compiuto. Tra le 35 province tagliate c’è anche la Provincia di Matera. Dal 1 gennaio 2013 ne resteranno attive solo 51. Ad annunciarlo al termine del Consiglio dei Ministri che si è riunito per approvare la norma sul riordino delle province italiane è il Ministro della Pubblica Amministrazione Patroni Griffi.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge che completa il percorso avviato nel mese di luglio, finalizzato al riordino delle province e all’istituzione delle citta’ metropolitane. La riforma – spiega una nota di Palazzo Chigi – si ispira ai modelli di governo europei. In tutti i principali Paesi Ue, infatti, ci sono tre livelli di governo. Il provvedimento consente inoltre una razionalizzazione delle competenze, in particolare nelle materie precipuamente “provinciali” come la gestione delle strade o delle scuole. Con il decreto approvato le province sono state ampiamente ridotte.
Dal 1 gennaio prossimo le Giunte delle Province italiane saranno soppresse e il Presidente potra’ delegare l’esercizio di funzioni a non più di 3 Consiglieri provinciali. Il numero delle province delle Regioni a statuto ordinario si ridurrà da 86 a 51 (ivi comprese le città metropolitane).
Il riordino delle province è stata l’occasione che ha spinto numerosi Comuni a chiedere lo spostamento in un’altra provincia, confinante con quella di appartenenza, per ragioni di maggiore affinita’ territoriale e socio-economica. Matera per esempio chiede attraverso un comitato che si è costituito nei giorni scorsi l’annessione alla Regione Puglia.
“Dal 1 gennaio 2014 diventeranno operative le città metropolitane, che sostituiscono le Province nei maggiori poli urbani del Paese realizzando, finalmente, il disegno riformatore voluto fin dal 1990, successivamente fatto proprio dal testo costituzionale e, tuttavia, finora incompiuto”.
Di seguito la nuova mappa delle Province dopo l’approvazione del decreto legge relativo al loro riordino:
PIEMONTE: Torino, Cuneo, Asti-Alessandria, Novara-Verbano-Cusio-Ossola, Biella-Vercelli.
LIGURIA: Imperia-Savona, Genova, La Spezia.
LOMBARDIA: Milano-Monza-Brianza, Brescia, Mantova-Cremona-Lodi, Varese-Como-Lecco, Sondrio, Bergamo, Pavia.
VENETO: Verona-Rovigo, Vicenza, Padova-Treviso, Belluno, Venezia.
EMILIA ROMAGNA: Piacenza-Parma; Reggio Emilia-Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna-Forlì-Cesena-Rimini.
TOSCANA: Firenze-Pistoia-Prato, Arezzo, Siena-Grosseto, Massa Carrara-Lucca-Pisa-Livorno.
MARCHE: Ancona, Pesaro-Urbino, Macerata-Fermo-Ascoli Piceno.
UMBRIA: Perugia-Terni. – LAZIO: Roma, Viterbo-Rieti, Latina-Frosinone.
ABRUZZO: L’Aquila-Teramo, Pescara-Chieti.
MOLISE: Campobasso-Isernia.
CAMPANIA: Napoli, Caserta, Benevento-Avellino, Salerno.
PUGLIA: Bari, Foggia-Andria-Barletta-Trani, Taranto-Brindisi, Lecce.
BASILICATA: Potenza-Matera.
CALABRIA: Cosenza, Crotone-Catanzaro-Vibo Valentia, Reggio Calabria
Riordino Province, presidente Stella e sindaco Adduce promuovono per il 10 novembre riunione congiunta dei 31 Consigli comunali e di quello provinciale.
Matera, 31 ottobre 2012 – “Cancellare per sempre la nostra Provincia significa sottrarre a Matera e a tutti gli altri 30 Comuni che ne fanno parte funzioni e servizi di vitale importanza per il nostro territorio, per i nostri concittadini. Una conseguenza disastrosa per un territorio che non intende arrendersi.”
Il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, e il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, si fanno promotori di una manifestazione che prevede la riunione congiunta del Consiglio provinciale insieme ai 31 Consigli comunali, con le relative giunte.
Un incontro che sabato 10 novembre alle ore 9.00 vedrà tutti i rappresentanti istituzionali del territorio riuniti sotto il Palazzo della Provincia con i gonfaloni “in segno di riconoscimento al valore e al ruolo ricoperti da 85 anni da un presidio istituzionale fondamentale per le 31 comunità. Un corteo che simbolicamente prenderà le mosse dalla sede dell’ente destinato alla soppressione per raggiungere il cinema Comunale, in piazza Vittorio Veneto, dove avrà luogo la riunione.”
“Sarà l’occasione – evidenziano Stella e Adduce – per condividere un confronto sul futuro del nostro territorio e della nostra regione alla luce delle decisioni che potranno ancora maturare nelle prossime ore.”
Assessore regionale Vincenzo Viti su soppressione Provincia di Matera “Un’occasione tragicamente mancata”.
“Il sindaco di Potenza ha voluto commentare con accenti critici che non è difficile sottoscrivere le scelte del Governo nazionale relative al taglio delle Province.
Così come non è difficile condividere la considerazione secondo cui le scelte che oggi vengono formalizzate dal decreto debilitano e impoveriscono un territorio quale il nostro che avrebbe dovuto essere guardato come una risorsa globale affrancandosi, intellettualmente e politicamente, dalle suggestioni del fortilizio potentino.
Sarebbero bastati, perciò, uno sguardo più aperto e generoso, ai temi della coesione e della tenuta dell’unità regionale e un governo del confronto cittadino permeato da interessi più larghi e da valori civili condivisi per pervenire a un risultato in grado di esaltare la qualità complessiva della classe dirigente regionale.
Dispiace rilevare che un’occasione come questa, per altro preparata dal ricco dibattito in Consiglio Regionale e dall’iniziativa del presidente De Filippo e dei Gruppi consiliari che ne hanno condiviso l’impegno, che avrebbe consentito di replicare ai ricorrenti tentativi di cancellare l’identità costitutiva della Basilicata, sia andata perduta rinunciando ad una riflessione costruttiva e affidandosi alla richiesta talmudistica delle due Province, quindi alla fatalità delle scelte che oggi si vorrebbero criticare.
Si annunciano tempi complicati, spinte disgreganti e populismi devastanti, con i quali solo una straordinaria prova di intelligenza collettiva potrebbe misurarsi risalendo la china di umori e rancori che sono il frutto avvelenato delle tragiche miopie della politica.
C’è di che meditare non solo verso le scelte del Governo nazionale ma anche verso le nostre specifiche responsabilità”.
Assessore regionale Vincenzo Viti
Cancellazione Provincia di Matera, nota di Giovanni Angelino, Consigliere comunale UDC
La notizia della soppressione della Provincia di Matera decretata nel corso dell’ultimo Consiglio dei Ministri che riduce da 86 a 51 il numero delle province italiane, arriva al termine di una serie di battibecchi a distanza tra diversi esponenti della politica regionale ed in particolare del sindaco di Potenza Vito Santarsiero, che ignorando la soluzione proposta dalla Regione Basilicata ha di fatto determinato la morte anticipata della Provincia di Matera.
Finalmente Santarsiero ha raggiunto il suo scopo. E’ triste far notare che al vertice convocato a Roma dal Ministro Patroni Griffi a cui non ha voluto partecipare il sindaco di Potenza Vito Santarsiero mentre vi hanno preso parte i due consiglieri regionali di Matera, Luca Braia e Vincenzo Santochirico il presidente della Provincia di Matera Franco Stella che era la persona direttamente interessata in questa vicenda non è stato nemmeno invitato per continuare a difendere le ragioni che avrebbero potuto salvaguardare l’Ente provinciale. Evidentemente non era gradita la sua presenza, chissà per quali oscure ragioni di carattere prettamente politico. Ancora una volta hanno prevalso le logiche dell’egoismo e del potere accentrato nel capoluogo di Regione, che adesso potrà vantarsi anche di ospitare la sede dell’unica Provincia di Lucania.”
Nonostante l’esito negativo di questa battaglia vogliono esprimere solidarietà ai consiglieri e agli assessori provinciali e al presidente della Provincia di Matera Franco Stella e a questo punto mi aspetto qualcosa di importante nella riunione congiunta con il Comune di Matera, la Provincia di Matera e i sindaci dei 31 comuni del Materano che si terrà nella città dei Sassi il 10 novembre all’interno del Cinema Comunale. In quell’occasione se il sindaco di Potenza Vito Santarsiero vorrà chiarire una volta per tutte il giallo legato alla mancata partecipazione al vertice romano con il Ministro Patroni Griffi sarà molto gradita la sua presenza.
Giovanni Angelino, Consigliere comunale UDC
Cancellazione Provincia di Matera, nota di Fabio Mazzilli, Consigliere comunale PDL
Quello che si sperava non avvenisse alla fine è avvenuto: il Consiglio dei Ministri ha ridotto da 86 a 51 il numero delle province italiane, e tra le 35 soppresse vi è anche quella di Matera.
Una triste conclusione che segue il triste cammino di queste ultime settimane, nelle quali certamente le istituzioni locali non hanno fatto tutto quanto necessario ad impedire che la nostra provincia venisse soppressa; perché, è bene che tutti sappiano, il Governo Monti (quel governo che aveva annunciato che il provvedimento non avrebbe seguito spinte e rivendicazioni locali che chiedevano deroghe) alla fine le deroghe le ha concesse! Infatti le province di Sondrio, Belluno ed Arezzo, fino a poche ore fa accomunate dallo stesso destino di Matera, alla fine la deroga l’hanno ottenuta e sono state “salvate”, come già il governo aveva fatto con La Spezia, con motivazioni del tutto opinabili e deboli di fronte al rigore promesso!
Ma c’è da interrogarsi su quanto di sbagliato si è fatto a livello locale nelle ultime settimane: lo scontro aperto tra le due città, Matera e Potenza, ricorda, purtroppo la triste vicenda dei 4 capponi di Renzo, che “s’ingegnavano a beccarsi l’uno con l’altro, come accade troppo sovente tra compagni di sventura”. E così questa posizione frammentata ha senza alcun dubbio indebolito i tentativi dei parlamentari lucani di difendere la nostra provincia; l’essersi presentati a Roma a combattere una difficile battaglia con posizioni così diverse tra loro ha impedito di ottenere deroghe che altri, invece, hanno ottenuto. E di questo crediamo che in molti dovranno rendere conto ai cittadini, non solo della nostra provincia, bensì dell’intera regione, perché è mia (e non solo mia …) convinzione che quanto avvenuto spianerà la strada allo smembramento dell’intero territorio regionale.
Qualcuno potrà dire che non tutto è ancora perduto, che il parlamento dovrà convertire il Decreto Legge entro 60 giorni dalla sua pubblicazione: forse.
Ma, a meno di clamorose novità, oggi il destino della nostra provincia, e quindi della nostra regione, è stato, purtroppo, tracciato, e crediamo che da oggi si moltiplicheranno le spinte di tanti cittadini materani che chiedono con forza di essere direttamente protagonisti del futuro del nostro territorio, tramite l’istituto del referendum, possibilità, questa, che lo scorso Consiglio Comunale di Matera ha già previsto, in quanto è nostro preciso dovere ascoltare la voce e rispettare la volontà popolare, come lo stesso Sindaco Adduce ha ricordato alcuni giorni fa, con buona pace di quanti credevano che questa fosse solo una irresponsabile minaccia.
Fabio Mazzilli, Consigliere comunale PDL
Cancellazione Provincia di Matera, segretario provinciale di Matera della DC-Libertas Domenico Martino:”Reagire a condanna definitiva per Matera”.
“Adesso che il “dado è tratto” e che il Consiglio dei Ministri ha sciolto la Provincia di Matera concedendo una deroga (tutta da spiegare) alle Province di Sondrio e Belluno, la decisione contenuta nel provvedimento del Governo – “gli organi politici devono avere sede esclusivamente nelle città capoluogo” – condanna definitivamente Matera”. Segretario provinciale di Matera della DC-Libertas Domenico Martino che è anche vice sindaco di Pomarico.
“L’iniziativa del presidente della Provincia di Matera, Franco Stella e del sindaco di Matera, Salvatore Adduce, con una manifestazione per il 10 novembre prossimo che prevede la riunione congiunta del Consiglio provinciale insieme ai 31 Consigli comunali, con le relative giunte – aggiunge Martino – assume adesso tutto il significato politico e civico di affermazione della volontà di non rassegnarsi ad un atto di autorità che, purtroppo, ha troppe responsabilità anche a livello regionale. Non deve essere pertanto una manifestazione contro i “potentini” ma – continua il segretario della Dc – si devono individuare, con nomi e cognomi, con le rispettive sigle di partito, quanti hanno lavorato per la soluzione imposta al Governo dal mancato pronunciamento chiaro a livello istituzionale a favore della sede a Matera della Provincia unica. E’ sin troppo evidente che il Consiglio dei Ministri, in assenza di un’intesa Potenza-Matera, ha confermato quanto già previsto con l’individuazione del comune capoluogo di regione. Non so se i parlamentari lucani saranno in grado di correggere l’atto di Governo, almeno ci provino e non formalmente. Sono altrettanto convinto che la guida della protesta, da parte di Stella e Adduce, fino a quando gli eventi lo consentiranno, vale a dire fino a quando la rabbia non si trasformerà in “antipotentinità”, riuscirà ad evitare la rottura dell’unità della regione”.
Segretario provinciale di Matera della DC-Libertas Domenico Martino
Cancellazione Provincia di Matera, Associazione ALBA: “La Provincia di Matera non si tocca”
Com’è noto il Consiglio dei Ministri con deliberazione del 20-07-2012, seguita al decreto legge del 06-07-2012, ha individuato i requisiti minimi delle Province: superficie kmq. 2.500, popolazione 350.000 residenti.
In base a questi criteri la Provincia di Matera sarebbe soppressa in quanto non soddisfa il secondo requisito.
Contro questi provvedimenti sono state avviate a livello istituzionale alcune iniziative (alquanto blande, per la verità) tese a scongiurare l’attuazione di tale provvedimento.
Sicuramente l’intervento più concreto ed efficace è stato il “Ricorso con istanza cautelare” presentato al TAR del Lazio dalla Provincia di Matera per tramite della dirigente dell’Area Affari Legali e Contenzioso Avv. Rosina D’Onofrio, teso ad ottenere in via cautelare la sospensione del provvedimento e in seguito l’invio dello stesso alla Corte Costituzionale perché si pronunci sulla sua costituzionalità.
Ciò che è mancato finora è stata una presa di posizione dell’opinione pubblica materana a cui probabilmente non sono ben noti e chiari gli effetti negativi che ricadrebbero sul nostro territorio e sulla città di Matera con la cancellazione della nostra Provincia: soppressione di Enti e Istituzioni (Prefettura, Questura, Camera di Commercio, Agenzia delle Entrate…), declassamento di altre strutture (Biblioteca Provinciale, Ospedale Civile…), desertificazione di uffici e servizi, maggiori oneri per i singoli cittadini per il disbrigo di pratiche e, paradossalmente (considerato l’intento del contenimento della spesa pubblica che è alla base del provvedimento di soppressione), aumento dei costi per la gestione di un territorio eterogeneo, complesso e articolato sul piano orografico e carente sul piano della viabilità.
E’ auspicabile che nasca un vasto movimento di opinione che, in nome di un forte senso di appartenenza al territorio (alquanto carente dalle nostre parti), faccia sentire la sua voce di totale dissenso in merito al provvedimento del governo Monti e difenda con orgoglio le sue peculiarità derivanti dalle tradizioni e dalle caratteristiche storiche, civili e culturali.
E’ il momento di passare ad azioni significative che vedano coinvolti semplici cittadini, lavoratori, studenti, organi di informazione, enti, istituzioni, associazioni, sindacati, forze politiche sotto un unico slogan:
La Provincia di Matera non si tocca!
E’ in quest’ottica che l’Associazione ALBA intende organizzare a breve un incontro-dibattito su questo tema con la partecipazione di rappresentanti istituzionali e, soprattutto, di cittadini.
Associazione ALBA
Cancellazione Provincia di Matera, nota del Vincenzo Santochirico, Consigliere regionale PD
Il Governo sconvolge la Basilicata e ferisce Matera.
L’assetto istituzionale quasi secolare della Basilicata è sconvolto dal decreto legge sulle province, approvato oggi dal Governo.
Un governo tecnico che con la costituzione della “Provincia di Matera-Potenza” crea il paradosso politico e giuridico della Regione-Provincia. Non solo cancella storia, identità, autonomia di comunità ormai consolidate, riaccendendo antagonismi territoriali, ma crea un organismo illogico, che tradisce il suo ruolo di ente intermedio, diventando un potenziale generatore di conflitti con altre istituzioni.
Un pasticciaccio che poteva e doveva essere evitato.
La legge di conversione deve costituire un’occasione di straordinaria ed eccezionale mobilitazione per cambiare il decreto legge e conservare le due province in Basilicata.
Non ci sono riusciti i parlamentari, l’estate scorsa, quando invano tentarono di conservare almeno due province in ogni regione.
C’é da augurarsi che ci riesca ora e tutti dovremo concorrere al raggiungimento di questo obiettivo. Ma sicuramente al peso e alla responsabilità di questa impresa non si potranno sottrarre coloro che nelle settimane scorse hanno sostenuto e imposto la linea della difesa ad oltranza delle due province in Basilicata come sola posizione forte e vincente.
La decisione del governo è ancor più grave perché ignora la proposta subordinata di riordino approvata dal Consiglio Regionale di Basilicata, che cercava di attenuare i danni provocati dal Governo chiamando a una prova lungimirante di solidarietà e generosità le due città, e perciò infligge un durissimo colpo a Matera..
Chi ha avversato e paralizzato quella soluzione, assicurando il sicuro ed inevitabile mantenimento delle due province, dimostri che non si trattava di un bluff.
Se tale si rivelasse (come sembra purtroppo indicare l’art. 3 del DL), risulterebbe evidente la strumentalità di quella opposizione, la sua recondita finalità fuorviante e la sua malcelata ispirazione antimaterana, ma anche l’ingenuità o la miopia di chi, anche nella Conferenza delle Autonomie Locali, si è arenato su quella deriva. E a nulla varrebbero tardive lacrime di coccodrillo.
Emerge comunque e ancora con più nettezza la necessità di una strategia complessa tesa a ridisegnare il sistema istituzionale nella nostra regione, per metterlo al riparo dalle incursioni governative e dai calcoli di convenienza politica locali,su cui abbiamo richiamato da tempo l’attenzione senza molto successo.
Una strategia che richiede consapevolezza e maturità finora inespresse, che colmino un deficit di indirizzo e di governo politico-istituzionale regionale di questi processi e facciano superare la debolezza della direzione politica di questa fase. E che richiede anche un coinvolgimento più ampio, di cui rappresenta una buon esempio l’iniziativa di riunire i Consigli comunali della provincia di Matera sabato 10 novembre, assunta dal Presidente della Provincia e dal Sindaco della Città dei Sassi.
Ritardo, deficit e debolezza che andrebbero superati riassegnando responsabilità, ricreando equilibri, politici e territoriali, a partire dall’articolazione della presenza dello Stato e della Regione sul territorio, imprimendo una svolta profonda a questa incerta prima metà della legislatura regionale.
Su questi temi la partita è aperta.
Vincenzo Santochirico, Consigliere regionale PD
Cancellazione Provincia di Matera, nota di UGL Basilicata
“Decreto sul riordino delle Province, alla Basilicata ne spetta una soltanto e le due città si spaccano su quella che doveva rappresentare la strada della coesione territoriale e dell´identità comunitaria. L’accentramento di tutte le funzioni in un solo comune è dannoso per la Basilicata, la dislocazione delle sedi periferiche dell’amministrazione dello Stato non può essere concentrata in una sola città, si lascino decidere ai cittadini le sorti come ha già fatto, il 24 settembre scorso, la provincia di Piacenza per passare alla Lombardia; referendum che ha ottenuto il via libera della Cassazione”.
E´ quanto sostiene il segretario regionale generale dell´´UGL Basilicata, Giovanni Tancredi per il quale, “va evidenziata la necessità di una riflessione importante attorno alla questione. Una riflessione che diventa innanzitutto politica, perché per l´UGL il punto non è tanto l´esistenza e la conservazione o meno di una Provincia in se stessa quanto, quella di gran parte di tante migliaia di lavoratori, dei servizi connessi alla sua presenza in città: Prefettura, Camera di Commercio, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, quello del Corpo Forestale dello Stato, quello dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, Inps, ecc.. Significherebbe spoliazione di un sistema e di una rete economica che riguarda anche tutti i Comuni della provincia. Con l´abolizione di una Provincia si riducono tutti gli altri servizi correlati e sarebbe sicuramente una penalizzazione per i nostri abitanti, ci sono storie e affinità diverse che se non si riescono a mantenere unite fanno credere che si può andare ciascuno per la propria strada. Scoprire il territorio di servizi e attività collegate alla presenza di una o l´altra Provincia, sarebbe il danno maggiore. Sulla provincia unica si e’ scritta una delle pagine più buie della nostra regione. Ha prevalso l’egoismo e il campanilismo più bieco. Sono emerse tutte le contraddizioni e gli equilibri precari costruiti in questo ventennio dal partito regione, mettendo in evidenza la sua carenza e mancanza di lucidità nell´affrontare questo delicato tema. Potenza ha dimostrato il suo attaccamento alle poltrone, Matera ha risposto alla provocazione potentina volgendo lo sguardo alla Puglia. Ma tutti – prosegue Tancredi -, regione Basilicata compresa, non possiamo ignorare questa articolazione delegando, in un ottica di ottimizzazione delle risorse, alcune funzioni alle aree di programma, territorialmente più omogenee. L´UGL Basilicata – continua il segretario regionale, Tancredi – ha sempre avuto un´opinione di contrarietà rispetto a questo decreto, non si è fatto altro che mettere contro i territori perché concentrare tutto su una stessa città è sbagliato. Oggi è necessario – conclude Tancredi – fare una battaglia politica e per farlo, c´è bisogno di una nuova leva di rappresentanti politici in parlamento”.
Ugl Basilicata
Cancellazione Provincia di Matera, nota dei parlamentari lucani Pdl su rioridino Province
“Come volevasi dimostrare, le posizioni ambigue, contraddittorie e, per alcuni versi, prone al volere del ministro Patroni Griffi, del centro sinistra lucano, con in testa la Regione Basilicata, hanno prodotto l’esito che la specificità della Basilicata non sia stata rispettata nel decreto di riordino delle province”. Lo hanno dichiarato i parlamentari lucani del Pdl, i senatori Guido Viceconte e Cosimo Latronico e l’on. Vincenzo Taddei. “Non si comprendono le ragioni per le quali alcune province sono state mantenute in deroga ai criteri prefissati (popolazione e territorio) e le nostre fondatissime ragioni di mantenere le due province in una regione di dieci kmq, siano state ignorate. I parlamentari lucani del Pdl coerenti con la posizione assunta dal principio, di difendere, fino in fondo le due province lucane, convinti che tale assetto istituzionale risponda sia al dettato costituzionale che alle esigenze funzionali dei lucani, svolgeranno ogni azione in sede parlamentare per emendare il decreto legge. Le modifiche apportate alla proposta iniziale dal ministro nell’ultimo decreto, confermano che una pozione chiara ed unitaria sul tema da parte della Regione Basilicata, avrebbe potuto già in questa fase raggiungere l’obiettivo del mantenimento delle due province. Risultato che hanno ottenuto altre regioni (Toscana, Veneto, Lombardia). Facciamo appello a tutte le forze della regione affinché la nostra azione parlamentare trovi il più forte sostegno”.
Parlamentari lucani PDL
La soppressione della Provincia di Matera con la satira di Sergio Laterza
adesso che la cosa è ufficiale non rimane altro che il referendum…
CHRIS, VORREI SAPERE COSA NE FACCIAMO DEL REFERENDUM, QUANDO ABBIAMO LA MASSA POLITICA MATERANA CHE PENSANO SOLO AI C… LORO.
CI MERITIAMO QUESTO !!!………CONIGLI POTENTINI………..VISTO CHE ADESSO LO SIAMO D’AVVERO.
FAAAAAANC…FAN A TUTTI I POLITICI EX MATERA ! CI RICORDEREMO DI VOI, SIETE DELLE M…..
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA
sono nato sotto il simbolo di un’aquila nera e le Tavole Palatine e voglio morire sotto questo simbolo. Ribelliamoci al governo!
BISOGNA CONVINCERE ALTRI COMUNI LUCANI A VENIRSENE IN PUGLIA CON NOI…. TUTTA LA PROVINCIA DI MATERA E MAGARI PURE MELFI
Perche’ tu sei sicuro che i materani vogliano andare in puglia ?
REFERENDUM SUBITO PER FAR DECIDERE I MATERANI SE RIMANERE QUI O PORTARE LA NOSTRA CITTA SOTTO L’AREA METROPOLITANA DI BARI! MATERA SI MUOVE!!!!!!
AL VIA AL REFERENDUM!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! NON VOGLIO ESSERE PV DI POTENZA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
REFERENDUM, REFERENDUM, REFERENDUM!
che siano i cittadini a decidere del proprio territorio e non un governo non eletto dal popolo!
Sin dal primo giorno che il Governo decise di tagliare le Province ero certo che la nostra sarebbe stata soppressa. Il PD se avesse voluto veramente bene alla nostra Città doveva alzare la voce sia a Roma che a Potenza. Purtroppo noi dipendiamo dal Capoluogo di Regione e dobbiamo sottostare. Un plauso va formulato al Dr. Venezia, Consigliere Regionale, che in un manifesto a messo in risalto la differenza tra Potenza e Matera. Suggerirei a TRM di non trasmettere più servizi giornalistici e televisivi
come si fa in tutte le contrattazioni : A NOI COSA VA ?
Credo che dopo quanto successo oggi in CdM, con le Province di Sondrio, Belluno e Arezzo che hanno ottenuto quella deroga che noi non abbiamo ottenuto anche grazie alle divisioni intervenute tra noi e Potenza, il destino non solo della nostra provincia ma dell’intera regione sia segnato.
A questo punto, salvo clamorose sorprese nei prossimi giorni in sede di conversiuone del Decreto Legge, credo che si dovrà dar corso a quanto abbiamo deliberato lo scorso Consiglio Comunale, dando ai cittadini la facoltà di decidere sul proprio futuro.
NON E ‘ possibile VOGLIO FARE PARTE DELLA PUGLIA ALLORA ………NICHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII ventolaaaaaaaa aiutaci tuuuuuuuuuuuuuuuu…..!!!!! siamo finiti adesso ci toglieranno pure la ferrovia APPULOLUCANA vuoi vedere!!??? niente di niente ………che schifezza …..sono disgustata invece di togliere le nostre provincie perchè non si eliminano i parlamentari che non servono a niente ……CAFONI MANGIA SOLDI A DISCAPITO DELLA POVERA GENTE CHE GIà VIVE A MALAPENA …………raccogliamo le firme per un referendum per abolire loro che sono la vera vergogna di tutta Italia .
brava rosa, queste sono parole che noi tutti lucani della parte del materano dobbiamo gridare . LADRI MANGIAPANE A TRADIMENTO.FALSI. INCOMPETENTI. fin e moooo anno pensato alle loro corna , moooo che si trovano fuori, CERCANO AIUTI DA NOI CA STAMM CHIU INGUIAT D LORO. con il referendum LASSATL PERD A ST MAGNACCI.
Giusta fine per una città che non ha mai capito le proprie priorità e che, anche in questo momento, non sa fare nulla di meglio che minacciare di andarsene in Puglia, dove peserebbe come una cacca di mosca e sarebbe destinata all’oblio. Il buon Buccico ha giustamente commentato questa idea ma, come sempre, non prevarrà il buona senso. Che tristezza Matera, ma ancora più tristi sono certi materani.
Alea iacta est………………….credo che il futuro del territorio materano, sia solo nelle nostre mani………….giusta l’iniziativa del referendum
SCIAT A ZAPPà MAGNACCI
Caro Vacaziero
noi materani purtroppo siamo più vicini alla puglia come potenza è più vicina alla campania vedi la posizione di matera da un lato a 15 km c’è Altamura (Ba) e dall’altra c’è Laterza (Ta) ….si hai ragione siamo tristi perchè adesso con potenza che ci ha sempre messo il bastone tra le ruote come il fratto che abbia bloccato la ferrovia statale è tutto merito del capoluogo …mentre matera ha cerato la superstrada con i SOLDI dei cittadini materani e questo non è giusto tutto quello che ha fatto matera a potenza non è mai andato bene compreso i finanziamenti dell’area 3 finiti chissà dove ….tutte le proposte fatte dal comune di Matera a potenza sono state sempre una calvario ……SI SONO TRISTE ma orgogliosa di essere Materana perchè mi dispiace dirlo quello che ha Matera a Potenza se lo Sognano (non sono contro i Potentini e non ho niente da dire non ne hanno colpa ) la la REGIONE A POTENZA non ha mai funzionato come non funziona ancora desso
leggi qui l’articolo:
E’ triste far notare che al vertice convocato a Roma dal Ministro Patroni Griffi a cui non ha voluto partecipare il sindaco di Potenza Vito Santarsiero mentre vi hanno preso parte i due consiglieri regionali di Matera, Luca Braia e Vincenzo Santochirico il presidente della Provincia di Matera Franco Stella che era la persona direttamente interessata in questa vicenda non è stato nemmeno invitato per continuare a difendere le ragioni che avrebbero potuto salvaguardare l’Ente provinciale.
poi sono i materani che non fanno niente!!!
NOI intanto combattiamo con tutti noi ed io parteciperò alle manifestazioni e nel caso MATERANIIIIIII ANDIAMO a ROMAAAAAAAAAAAAAAAAAAA come abbiamo sempre fatto anche per le scorie radioattive cosa ha fatto la regione? noi abbiamo fatto i blocchi noi della provincia di Matera ci siamo battuti .e COMBATTEREMO PER LA NOSTRA LIBERTAAAAAAAAAAAA…
rispetto l’entusiasmo, ma continuo a ritenere sia infondato. Vedremo la prova dei fatti che, puntualmente, almeno dalle nostre parti, sgonfiano ogni aspettativa…
Prima di scrivere rifletti e quest’osservazione è rivolta tutti quelli che vogliono il referendum. Ricorda che se matera dovesse andare in puglia scordati l’ospedale che hai sotto casa e l’università di basilicata a matera; non credere che avrai uffici amministrativi in città ma dovrai sempre spostarti a bari per svolgere le tue pratiche burocratiche. Ricorda che matera in un interland barese conterebbe meno di zero visto che abbiamo come dici tu città a quindici chilometri che sono più popolose di noi. matera è una città morta che non produce e di certo con la mentalità avara che in molti si ritrovano neanche il più grande imprenditore verrebbe ad investire quì. cara signora rosa, non è tutto oro quello che luccica. Chi ha proposto il referendum doveva pensarci due volte e purtroppo se si dovesse fare credo che il cinquanta percento più uno sarebbe sicuramente a favore della puglia. seguire il gregge non ha mai fatto bene a nessuno e ricorda che matera in basilicata rimane pur sempre la seconda città più grande mentre in puglia non sarebbe niente. riflettete anzichè aizzare a cambiare.
Rispondo a te anonimo ma anche a il Vacanziero.
E’ vero, se andassimo in Puglia, probabilmente conteremmo poco rispetto alle altre citta’ pugliesi ma tanto in Basilicata cosa contiamo? comunque eravamo affossati da scelte anti-materane fatte da un cosglio regionale prevalentemete composto da gente di Potenza e provincia di Potenza (quindi preponderante in quantita’ rispetto ai cosiglieri di Matera e provincia), a livello nazionale, non contiamo nulla come regione, quindi non riusciamo nemmeno ad ottenere concessioni nazionali a beneficio della regione. Morale: che ci stiamo a fare in Basilicata? regione in cui siamo stati ficcati, tra l’altro, per assurgere al ruolo di capoluogo quando Potenza era un accampamento di pastori e pecore… tanto vale ritornare in Puglia li da dove siamo venuti e riuscire a spuntare qualcosa dal fatto che la Puglia pesa notevomente di piu’ della Basilicata in parlamento. Tanto vale contare meno in provincia di Bari (che comunque sarebbe la provincia piu’ grande della regione puglia, ovvero la regione piu’ ricca del sud italia) che contare niente nella regione piu’ povera dell’italia intera.
Concludo dicendo che, da Materano puro e purosangue, ho ancora intatto lo spirito combattivo dei miei avi (voglio ricordarvi che Matera e’ stata la prima citta’ del mezzogiorno ad insorgere contro i nazisti… tu capoluogo di regione,dov’eri?) e penso che Matera dovrebbe ritornare in Puglia, ma credo anche che, per il bene ti tutti i lucani sarebbe meglio che la Basilicata venga smebrata e annessa alle varie regioni con cui ha piu’ affinita’ culturali ed economiche. Poi, ognuno scelga per se.
Materani e non ricordate il motto della nostra citta’:
“Bos lassus firmius figit pedem” che si può tradurre come: il bue stanco affonda la zampa più fermamente; tale motto, indica come un popolo pacifico ma stanco dei soprusi può ribellarsi al giogo anche con forza e senza paura.
ROSA . SANTA SUBITO noi materani tutti con te
Basilicata morto che cammina…!!!!!
SOLO ORA SI MUOVONO I NOSTRI CARI POLITICI CON IL LORO MINI CORTEO???!!! SVEGLIA!!!!!! VOLETE CAPIRLO CHE E’ COLPA LORO CHE CI TROVIAMO IN QUESTA SITUAZIONE???????????????HANNO DORMITO FINO AD OGGI MENTRE GLI ALTRI SINDACI ERANO GIA SCESI IN CAMPO!!! SIAMO AMMINISTRATI DA GENTE INCAPACE! E’ QUESTO CHE IL MATERANO DEVE CAPIRE!! PERCHE’ IL NOSTRO CARO SINDACO E LA NOSTRA AMMINISTRAZIONE NON HANNO INCONTRATO TEMPO FA I SINDACI DEI PAESI LIMITROFI PUGLIESI PER POTERSI ACCORDARE SU UNA PROVINCIA GRANDE?? FORSE PERCHE’ IN PUGLIA AVREBBERO POCO “POTERE” ELETTORALE. E’ UNA VERGOGNA! QUESTI POLITICI CI HANNO BUTTATO SOTTO POTENZA! SVEGLIA MATERANI
R E F E R E N D U M il momento di scegliere “il meno peggio” è arrivato.. TUTTI IN PUGLIA!!
Qualcuno mi sa dire perché Arezzo è stata salvata e Matera no?
SEMPLICEMENTE PERCHE’ I POLITICI DI AREZZO E’ DA TEMPO CHE SONO SCESI IN CAMPO A FARE BATTAGLIA. I NOSTRI DORMONO E SONO ATTACCATI ALLE POLTRONE…E SONO ASSOGGETTATI AI POTENTINI!
questa è la fine di matera nn l’avete capito???’
un grazie a queste m…… di politici che in tutti questi decenni si sono arricchiti con i soldi . che erano destinati alle infrastrutture di matera . grazie grazie grazie .
che paradosso. il fascismo, periodo demonizzato da tutti i perbenisti del “caso” , ci diede la centralità provinciale, i democratici, coloro che dovrebbero invece tutelare territorio e cittadini, ce la tolgono….la verità è una soltanto : IL FASCISMO L’UNICO ED ULTIMO VERO GOVERNO ITALIANO,tutto il resto, solo corruzione, ipocrisia e mafia…
Se non sbaglio durante il fascismo potenza diventò capoluogo a scapito di Matera
no, ti sbagli. potenza diventò capoluogo nel 1886 in seguito all’avvento dell’impero napoleonico; tutto per la vicinanza a napoli ripetto a matera.
Meno male che c’è qualcuno che collega il cervello alla bocca prima di parlare
Nel 1806, somarello
Meno spinelli e più storia caro Bob!
ORA BISOGNA PUNTARE TUTTI UNITI A FAR CANCELLARE QUESTA REGIONE DI M…!!!!!
Ma come si fa a non accorgersi che Matera non potrebbe mai diventare provincia di Potenza e volevo ricordare ai potentini….che Matera ormai li sovrasta anche numericamente parlando poichè nell’ultimo censimento saremo piu’ di 70000 abitanti ( solo quelli censiti per non aggiungere altro ) e come densità per kmq siamo tre volte piu’ grandi di loro…e allora cosa aspettiamo a rispondere per le rime a sti poveracci che non meritano assolutamente nulla…..
SCENDIAMO IN PIAZZA MATERANI!!!! MA SENZA POLITICI!!!! BASTA POLITICI IN PRIMA FILA CON LA LORO FASCIA TRICOLORE AL COLLO!!! QUESTI ELEMENTI CI HANNO FATTO MORIRE MATERA! RIPRENDIAMOCELA!! QUELLA GENTAGLIA CHE SFILA CON LA FASCIA TRICOLORE IN PRIMA FILA DIETRO AL CARRO DELLA BRUNA A BRACCETTO CON I POTENTINI!
e una risposta ad Angelino che afferma “ha prevalso l’egoismo di Potenza”! Ti dico che “ha prevalso la negligenza dei nostri cari politici materani”!!!! questa è la sacrosanta verita’!
puglia puglia puglia!!!! Io non vado più a votare questi pseudo-politici MANGIAPANE A TRADIMENTO CORROTTI E VENDUTI AI POTENTINI!!! VERGOGNATEVI!!! PUGLIAAAAAA ARRIVIAMO!!!
Bubbico, Antezza e co. esimi esponenti materani del PD cosa hanno fatto? Perchè non hanno minacciato di non votare la fiducia?
Devo riconoscere (anche se non l’ho votato) che l’unico consigliere Regionale che ha mostrato attaccamento alla Provincia di Matera, a Matera ed alla Basilicata è stato ed è Mario VENEZIA. Per il resto solo dichirazioni di circostanza, rilasciate a fritttata avvenuta (o voluta?). Da oggi non mi sento più lucano, per quanto riguarda le elezioni, voterò solo per il rinnovo del consiglio comunale della mia città. Per il resto , Politiche, Regionali “”Provinciali”” o Europee spero, un domani, di poter votare solo ed esclusivamente da PUGLIESE. Dateci il Referendum, ci spetta
Il filo che ha tenuto insieme due realtà così lontane e così culturalmente diverse si sta spezzando, l’alternanza e l’autonomia che ha mantenuto un certo equilibrio non ci sarà più. I cpnsiglieri regionali materani ora dovrebbero dimettersi perchè il materano si sente tradito dalla sua stessa regione che poco gli ha dato e che alla prima occasione gli ha tolto anche quello. Personalmente credo che dovremmo andare verso una realtà più grande non solo per prospettive migliori ma soprattutto perchè, sempre secondo me, la Basilicata non ha più ragione di esistere sia perchè a livello nazionale non conta niente e sia perchè nonostante le tante ricchezze del sottosuolo non è riuscita a migliorare lo stato dei propri cittadini.
Per i parlamentari pdlpd: ma la fiducia al governo l’avete votata?.
in occasione della prossima partita di calcio MATERA-POTENZA,organizziamo una grande manifestazione di protesta,cacciamo via questa gente dalla nostra citta’,noi siamo PUGLIESI non POTENTINI LUCANI DI M….!!!!!!
NOTA PER TUTTI I CONSIGLIERI REGIONALI,SENATORI E DEPUTATI ELETTI CON I NOSTRI VOTI:
DIMETTETEVIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
SARA’ UN ATTO DI RICONOSCIMENTO VERSO UNA CITTA’ ESTREMAMENTE DELUSA.
Se abbiamo accertato che venissero eletti personaggi come ossicini sica dandrea ayala troppi anni senza persone che amassero questa terra questa città
Questa è l’occasione giusta per fare piazza pulita di tutti i nostri pseudo politici che non contano un piffero sia a livello regionale che nazionale. Bisogna voltare pagina sia se saremo in Lucania o in Puglia, il nostro problema che ormai è cronico e non avere nessuno che ci rappresenti a dovere. Fuori tutti questi personaggi che con i loro partiti continuano ancora ad appoggiare questo governo Monti che ci sta portando solamente alla rovina. Alle prossime elezioni bruciamo tutti la tessera elettorale.
Ragazzi…è inutile prendersela con i potentini….andiamo a Potenza andiamo a Roma andiamo qui andiamo li…ma dove volete andare???cominciamo col prendere a pedate nel sedere i nostri cari politici materani che il sabato e la domenica fanno i belli imbusti in piazza vittorio veneto con i loro fidi lecchini portaborse….se Matera scompare come provincia è solo per l’ignavia,l’ozio e l’indecente incompetenza dei nostri CIALTRONI politici materani…schiavi del potere potentino….e ricordatevi che ciascuno ha quel che si merita…e faccio autocritica anch’io da materano…tanto poi alle votazioni chi avrà la promessa di un lavoro,chi di questo,chi di quell’altro favore…e vi dimenticherete di come siamo quotidianamente messi alla berlina da sta gentaglia che ci rappresenta
Daccordo con bellod. CONSIGLIERI REGIONALI ELETTI NEL MATERANO D I M E T T E T E V I. Non c’è più motivo che rimaniate in un consiglio regionale che non ci appartiene più. Per una volta tanto abbiate il coraggio di fare una cosa giusta.
VOTIAMO SUBITO PER COMUNE, REGIONE E POLITICHE.
BASTAAAAAAAAAAAAAAA
Adduce – Sindaco PD
Stella – Presidente Provincia Centrosinistra / PD
De Filippo – Presidente Regione PD
Santochirico – Consigliere PD
Tutto il PD appoggia il governo Monti che riforma le province.
E ora che fanno….si lamentano pure…contro se stessi.
Vergogna.
Altro che referendum pro-Puglia….
servirebbe un referendum per mandarli a casa!
MATERA E’ LUCANIA.
Finalmente uno che dice parole sensate!
Hanno scelto il sindaco” ferrandinese” hanno fatto melina sul problema della provincia che aspettiamo a mandarli a fan…..
Cari concittadini, scegliamo una data, dandoci appuntamento in piazza visitazione, e tutti insieme strappiamo il certificato elettorale, come segno di protesta. Naturalmente creando un comitato cittadino, con la rispettiva autorizzazzione per manifestare.
che mentalità da esempio. se è per questo a new york ha governato un sindaco italiano facendo bene. ma evita proprio di scrivere questi commenti.
le responsabilità politiche sono elavatissime e partono dal nostro territorio e non da Potenza.
Inoltre sono più di dieci anni che la città è senza una guida e un idea di futuro.
Non mi meraviglio questo processo di decadenza anzi mi meravigliano le grida di tutti (come sempre a cose fatte)
Quante chiacchiere! Puglia, Potenza, andiamocene, manifestiamo ecc….
È ridicolo leggere queste parole quando poi da anni la città è stata consegnata nelle mani di chi è rimasto volutamente in silenzio difronte a questa scelta del governo!
Avete votato per questa gentaglia? Vi siete venduti per la promessa di un posto di lavoro mai ottenuto?
Bene! Ora abituatevi a scrivere Matera (PZ) con tutto quello che ne consegue!
E mi raccomando, votate di nuovo Braia, Santochirico, Antezza, Stella, Bubbico, Viti, Mastrosimone e tutte quelle altre grandissime facce di c..o che per anni hanno fatto i loro comodi nei vari consigli cui sono stati eletti.
Ora che tutti minacciate di non votarli più, tenete presente che non gli creerete nessun problema, tanto i fatti loro se li sono già sistemati e sono apposto per più generazioni (di loro parenti, si intende!)
E non venite a tirarmi fuori storie che li scagionino, poiché il loro partito ha sempre sostenuto questo governo di banchieri impostoci.
Ora Matera ha davvero avuto quello che i suoi rappresentanti politici hanno sempre cercato di darle: il nulla!
Adesso si che il bue ci rappresenta davvero bene come emblema: abbiamo “arato” la terra per il nostro padrone, è giunto il momento di essere rinchiusi nella stalla dato che il nostro compito è finito e noi non serviamo più a nulla.
Scusate, ma credo che se andiamo avanti cosi’ non concluderemo nulla.
E’ inutile continuare a dire via questo, via quello ecc., questo o quelli stanno li’ perchè li abbiam mandati noi, quindi…Ora quello che serve è una mobilitazione popolare, del mondo della cultura, e perchè no, anche dello sport, per spingere QUESTI politici a rimediare, per far continuare ad avere in Basilicata due province, a tutela del territorio che nei suoi 1o.ooo km quadrati è ovviamente cosi’ diverso. Ora sarà il parlamento a decidere, i politici di destra, sinistra, centro che abbiamo mandato li’, devono darsi una mossa spinti dal movimento popolare, ma anche da quanto sta già accadendo in altre realtà.
A tal prpoposito vi segnalo quanto detto in una nota ieri subito dopo la conferenza stampa del ministro, dall’UPI (Unione province italiane):
“E’ un percorso che come UPI abbiamo contribuito a portare avanti, ma riteniamo che su alcuni territori siano state fatte forzature che non tengono conto a pieno delle realtà socio economiche delle comunità”. Viene poi chiesto un incontro con il ministro Patroni Griffi, Cancellieri ed il Presidente Monti.
Allora , è sulla scorta di questo principio che i nostri politici devono darsi da fare in parlamento, aggregandosi alla lotta di altri territori che per diversi motivi si trovano nella nostra situazione. Sono convinto che in Parlamento qualcosa potrà cambiare, insistendo sulla conservazione delle due province, perchè la proposta della Regione di avere la sede dell’unica provincia a Matera, con gli uffici a Potenza, non ha proprio alcun senso e sarebbe una vittoria diPirro. Occorrerà portare avanti il discorso sulle diverse realtà socio economiche e territoriali, per cui è possibile conservare entrambe le province.
Diversamente, si continuerebbe ad alimentare inutili e controproducenti campanilismi, con scarsi risutati.
Ciao a tutti, Harry
Leggo con molto stupore comunicati e alcuni commenti, che c’è stupore per una decisione già presa dal governo prima e votata all’unanimità dal consiglio comunale di potenza. Leggo con estremo IMBARAZZO L’ APPELLO LANCIATO DAI PARLAMENTARI LUCANI DEL PDL DI COINVOLGERE, TUTTE LE FORZE POLITICHE E NON DELLA REGIONE AFFINCHE’ FACESSERO UN AZIONE CONGIUNTA PER SALVARE LA PROVINCIA DI MATERA.
MA SE LA COSA DI CUI SI SONO PREOCCUPATI PRICIPALMENTE E STATA QUELLA DI VOTARE CONTRO I TAGLI VERSO BENEFIT E PENSIONI D’ORO!!!!!!!!!!!!!
BASTA CON QUESTA O QUELLA PRESA DI POSIZIONE SOLO PER PAURA DI PERDERE POTERE “POLITICO” AMMESSO CHE L’ ABBIANO MAI AVUTO SE HANNO CORAGGIO, E MOSTRARE UN PO’ DI COERENZA DOVREBBERO DIMETTERSI E’ SOSTENERE L’ UNICA VOLONTA’ ESPRESSA DAI NUMEROSI CITTADINI MATERANI CIOE’ QUELLA DEL REFERENDUM PER CONSENTIRCI DI LIBERARCI DI QUEL PESO CHIAMATO REGIONE BASILICATA PER ADERIRE ALLA PUGLIA DOVE SICURAMENTE SAREMMO TENUTI PIU’ IN CONSIDERAZIONE
Ormai la decisione è presa. Come sempre il bue si sveglia in ritardo! Le lotte vanno fatte al momento opportuno! Chiedere le dimissioni di tutti i consiglieri regionali di Matera mi sembra un’ottima idea. Vediamo quanti di questi hanno a cuore il destino di questa città! PER LE PROTESTE ? CREDO
CHE IL 10 NOVEMBRE CI SARA’ UN CORTEO. SARANNO TUTTI LI PRESENTI! QUALE OCCASIONE MIGLIORE PER DIRE LA NOSTRA COME POPOLO MATERANO?
ORMAI E’ TUTTO GIA’ DECISO.
AL VOTO SUBITO PER COMUNE, REGIONE, POLITICHE.
AVANTI IL NUOVO, VIA TUTTO IL VECCHIO, NON SE NE PUO’ PIU’.
VOGLIO VEDERE GENTE NUOVA, TOTALMENTE NUOVA.
QUELLI CHE GIA’ “HANNO DATO” ANDASSERO A GODERSI UN “MERITATISSIMO” RIPOSO.
E’ SOLO QUESTO QUELLO CHE LA GENTE DEVE PRETENDERE ANDANDO A VOTARE (E NON RESTANDO A CASA) E SOSTENENDO PERSONE NUOVE ED ONESTE.
CE NE SONO TANTE IN GIRO. BISOGNA SAPERLE SCEGLIERE E PROMUOVERLE PER IL VERO CAMABIAMENTO DELLA NOSTRA SPLENDIDA TERRA.
FORZA, E’ ORA DI COMINCIARE A CAMBIARE, TUTTI INSIEME.
Avete notizie dei materani Sarra e Antezza?
STANNO MANGIANDO COME SEMPRE!!!
Harry, ma sei americano ? Credi che l’Italia sia come la grande Anerica ? La Basilicata è una piccolissima Regione (600.000 abitanti) che politicamente conta quanto un quartiere di Roma o MIlano. I Nostri politici, poi, contano ancora meno. I giochi sono ormai fatti, la POLITICA NAZIONALE HA SCELTO. La Baislicata deve morire – scomparire. L’abolizione delle province è solo il primo passo. Presto si parlerà del riordino delle Regioni, dell’accorpamento delle stesse per ridurle sino a un massimo di 11-12. L’erroe, purtroppo, non è oggi. L’errore e l’orrore è negli anni passati, quando la Nostra terra è stata destinataria di centinaia di milioni di euro (prima erano milardi delle vecchie lire) che la “politica” (tutti insieme !!!) ha pensato bene di sprecare, sperperare, utilizzare solo per favorire la crescita di poche aziende, perennemente assistite e poi miseramente morte quando è venuto meno il foraggiamento (contributi per l’assunzione, corsi di formazione, corsi di perfezionamento, agevolazioni di ogni genere, ecc.). Nessuna politica di sviluppo del territorio, nessuna politica di sviluppo economico, di creazione delle infrastrutture, ma solo creazione di nuove Società a quasi totale partecipazione Pubblica dove parcheggiare gli adepti dei soliti noti. Oggi ne paghiamo le conseguenza, con i Nostri giovani che non sanno cosa fare e che per avere una minima prospettiva di futuro devono SCAPPARE in altri luoghi. Rimanere in questa terra, alla mercè di questa politica (che non cambierà camvbiando i nomi) significa decretare anticipatamente una morte già annunciata. Ecco perchè dobbiamo andare in Puglia, non per rinnegare il Nostro territorio (che rimarrà bello e sempre Nostro), ma per far evaporare la nostra classe politica. Vediamo cosa sanno fare i soliti noti nel confronto con i numeri che contano. Diamo alla generazione futura la possibilità di credere che si può costruire qualcosa anche qui da noi, basta volerlo, rimboccandosi le maniche e senza contare sull’ausilio della politica, garante del “posto fisso”. Viva Matera, ma solo essa. Abbasso gli opportunisti del c…. che ancora oggi ci fanno illudere dicendo che è ancora tutto possibile. Avete distrutto un territorio, avete distrutto le coscienze: vergogna, vergogna, vergogna, vergogn…., vergog…… vergo….. verg….. ver……. Verri ????
bisogna far qualcosa BISOGNA FAR QUALCOSA!!!!!!!!!!!! NON POSSIAMO STAR FERMI E SUBIRE UNA DECISIONE COSì PASSIVAMENTE!!! prima di fare un referendum, dobbiamo cercare di difendere questo territorio!! se ce ne andiamo, lasciamo ai potentini del caxxo tutto il ns territorio provinciale, il mare, il petrolio, l’acqua e tutto il resto!! FORZA MATERANI ANDIAMO A ROMA FACCIAMO QUALCOSA CAXXOOO
Il problema principale per la nostra città non è tanto la soppressione della provincia, quanto l’eliminazione di tutti gli uffici periferici dello Stato (camera di commercio, agenzie delle entrate, questura, comando provinciale dei carabinieri,vigili del fuoco,finanza,forestale ecc.) Devo continuare? E’ una spoliazione totale del territorio senza precedenti. Come rispondiamo a questo “scippo di democrazia”, a questo imporci scelte non condivise, esattamente come anni fa hanno tentato di fare con il deposito unico nucleare di Scanzano? L’unica risposta possibile è una mobilitazione generale, per chiedere al governo maggiore attenzione per la nostra realtà che MERITA di mantenere tutti gli uffici periferici dello Stato e tutte quelle funzioni fondamentali per il nostro territorio . Una eventuale annessione alla Puglia NON risolverebbe nessun problema, perché non ci consentirebbe in nessun modo di mantere gli uffici periferici statali; al contrario ci renderebbe una grigia e anonima periferia degradata di Bari: è davvero questo che vogliamo? Se vogliamo scendere in piazza a manifestare (come stanno facendo a Prato e nelle altre province soppresse), facciamolo per la nostra città, per consentirle di avere un ruolo da protagonista, per consentirle di avere maggiore autonomia, non per cambiare PADRONE. Infine una nota storica: già in epoca romana, nei pressi della Masseria Ciccolocane (ovvero dell’attuale confine con la Puglia) c’era l’iscrizione HIC EST LUCANIA (Qui è Lucania), ad indicare ai viandanti il confine storico. MATERA E’ LUCANA, non dimentichiamolo mai e non accettiamo passivamente scelte imposte dall’alto. Scegliamo per noi e i nostri figli il MEGLIO, non il MENO PEGGIO.
Quindi avremo i Sassi di Potenza?
Invito i materani a leggersi sotto l’intervista al direttore del “Vernacoliere” dott. Cardinale, per capire un pò meglio cosa si abolisce prima di fare inutili guerre. Sono materano, ma ormai per motivi di lavoro sono diventato barese. Personalmente mi considero cittadino del mondo, magari ci fosse una Repubblica Universale dell’Umanità. Comunque, i potentini fanno di tutto per farsi odiare.
Intervista Pisa e Livorno unica provincia, “Il Vernacoliere”: «I pisani restano pisani»
Lidia Baratta
L’approvazione dell’accorpamento delle province ha risvegliato il campanilismo delle due città più rivali d’Italia: Pisa e Livorno. Che si fonderanno in un solo capoluogo. Ma il direttore del Vernacoliere livornese non è contrario: «Quello che viene accorpato sono gli enti amministrativi, i pisani restano pisani».
«Meglio un morto ‘n casa che un pisano all’uscio». «Le parole le porta via il vento, le biciclette i livornesi», rispondono sotto la torre pendente. L’approvazione del decreto legge per l’accorpamento delle province da parte del Consiglio dei ministri ha risvegliato il campanilismo delle due province più “rivali” d’Italia: Pisa e Livorno. Le due città toscane si fonderanno in un unico capoluogo a partire dal 2014, insieme a Lucca e Massa Carrara. E a mantenere lo status di capoluogo della costa tirrenica sarà Livorno. Notizia che ha scatenato le ire dei pisani più agguerriti. «Bimbi ve ne racconto una: a Roma indovinate che vendono dei souvenir oltre ai vari Colosseo, fontana di trevi eccetera…La nostra Torre. La famosa torre di Livorno», si legge sul gruppo Facebook “Pisa DEVE rimanere Capoluogo di Provincia”, che ha superato i 23 mila iscritti. «Non c’entra niente il campanilismo», tranquillizza Mario Cardinali, direttore e fondatore della storica rivista satirica livornese Il Vernacoliere. Fu lui nel 1997 a titolare: “L’arbanesi affondati. La Marina si scusa. S’erano presi per pisani”. Ma sul risveglio della rivalità dovuto all’accorpamento delle province è critico: «I livornesi continueranno a esser livornesi e i pisani pisani. Quello che viene accorpato sono gli enti amministrativi. È stato rinfocolato questo campanilismo solo perché verranno meno parecchie poltrone politiche».
Direttore, prima di tutto ci spieghi da dove nasce questa storica rivalità tra Pisa e Livorno.
La Toscana è la terra dei campanili per eccellenza, è la terra dei guelfi e dei ghibellini. Basta leggere Dante Alighieri per capirlo. La verità è che i livornesi attuali sono “atoscani”, con l’alfa privativa. Livorno è nata da un crogiolo di etnie per volere dei Medici. Ferdinando I de’ Medici emanò le cosiddette leggi livornine per incrementare il numero degli abitanti di Livorno e fare un nuovo porto. La più importante fu quella che permetteva a chiunque fosse arrivato a Livorno di esser fatto libero da un sacco di colpe commesse. Così arrivò a Livorno gente che scappava di galera e altri malfattori. Era una città di frontiera, qui si stabilirono anche molti ebrei. Insomma, al contrario degli altri toscani fortemente identificati, che hanno puppato il latte dei guelfi e dei ghibellini, noi siamo un popolo anomalo. A Livorno c’erano teatri, spettacoli di ogni tipo. E i livornesi si guadagnarono la fama di popolo scialacquatore, di popolo di cicale in una terra di formiche. Livorno si fonda sulla trilogia “gastro-ano-genitale”, i comandamenti sono mangiare, c… e t…… Quella dei livornesi è una vita basata sul rischio, è una città di mare e di marinai. Una città da far West, dove venivano parecchie donnine allegre. È per questo che dicono che siamo “figli di p…..”. I pisani guardavano con sospetto e scandalo a Livorno.
E i pisani come sono?
Livorno è appartenuta per molto tempo a Firenze. Mentre i pisani sono sempre rimasti orgogliosamente pisani. Pisa era una Repubblica marinara, che ha fatto una sua crociata. Insomma, noi diciamo che è gente un po’ con la puzza sotto il naso. Diciamo che sono come i ghiozzi, i pesci che nella fauna ittica equivalgono allo struzzo perché mettono la testa tra gli scogli. Ghiozzo è un po’ sinonimo di stupido. Il livornese vede il pisano come un contadino un po’ babbeo, una persona che si va a battere il petto in chiesa. È un topos tipico degli anni Trenta: la città contrapposta alla campagna. Un campanilismo basato sugli stereotipi. Non ci sono forti motivi dietro questa rivalità come per le altre città toscane.
E con l’accorpamento delle province cosa succederà?
I livornesi continueranno a esser livornesi e i pisani pisani. Quello che viene accorpato sono gli enti amministrativi. È stato rinfocolato questo campanilismo solo perché verranno meno parecchie poltrone politiche. Gli amministratori locali hanno richiamato gli antichi sentimenti campanilistici, ma il motivo è tutto politico. Il problema per loro sarà che le rappresentanze politiche resteranno solo nel capoluogo. È una tragedia per i politici, non certo per i cittadini, che hanno ben altri problemi.
E con le squadre di calcio come siete messi?
La rivalità tra Pisa e Livorno è anche e soprattutto una rivalità calcistica. Anche se il calcio ormai s’è trasformato in uno spettacolo beota e violento. Io non vado più allo stadio da quando ho visto tutti quei tornelli. E comunque il Livorno sta in serie B, il Pisa è parecchio sotto.
Il più bel titolo che ha fatto sui pisani?
È stato quello in occasione dell’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl nel 1986. Scrivemmo: “Nuvola atomica. Primi spaventosi effetti delle radiazioni: è nato un pisano furbo”. Sottotitolo: “Stupore ner mondo, sgomento ‘n Toscana”. Ah, e poi c’è quello fatto quando venne approvata la legge sulla tutela degli animali: “I pisani sono bestie anche loro, vogliamoni bene”. E quell’altro ancora quando si parla dei matrimoni gay: “Matrimoni partiolari. Altro che ghèi! Si sono sposati du’ pisani. Raccapriccio ner mondo. Come faranno a giovassi l’un dell’altro?”.
Io sono Lucano, Materano e intendo restare nella mia terra….dobbiamo farci valere?? allora attiviamoci,,,perchè la Lucania siamo noi….e non serve scappare in Puglia….
iniziamo a inviare della mail a questo indirizzo riformeistituzionali@governo.it questo è l’indirizzo del dipartimento per le riforme istituzionali..inondiamoli di msg di posta
io la vedo cosi’: abolita la provincia tutti gli enti verranno cancellati o spostati a potenza quindi la città non avrebbe presidi istituzionali dipenderemmo quindi da una città che dista 100km da noi, la domanda che pongo è la seguente conviene stare in una regione che non vale nulla o conviene andare in una regione che vale considerando che in entrambi i casi non avremmo presidi istituzionali? Secondo me sbagliate quando dite che vista la vicinanza con altre città matera avrebbe da perdere anzi secondo me è l’esatto contrario, proprio perchè con queste comunità siamo vicini ciò che, ad esempio, gioverebbe ad altamura, gioverà anche a noi proprio perchè siamo vicini e di fatto siamo un unica comunità, quella murgiana a differenza di potenza che è a 100km da noi e quindi ciò che giova a potenza non può naturalmente giovare a matera…guardiamo le cose nel complesso e oggettivamente, meglio dipendere dalla Città di bari che è la seconda città del sud e che ha infrastrutture serie invece che dipendere da una città in declino che non ha infrastrutture e alternative di sviluppo parlo di pz. Questo è il mio pensiero
Leggere ancora commenti di persone che si sentono “lucane” fa venir la pelle d’oca, be potrebbero trasferirsi a potenza
visto che gli piace farsi comandare!!!!!!!!!!!!!!!!!
Cara opinionista, ma secondo te tu a bari che vai a fare? vai a comandare? vai a fare l’indipendente? ma per piacere.
Brava….Raffa…brava!!!
SCAPPIAMOOOOOOOOOOOO
Risposta a Raffa:
Non è Potenza che ci comanda, bisogna analizzare le vere problematiche, che nascono a Matera, ma soprattutto per la maggior parte dai materani che per anni hanno avuto comportamenti da sudditi..regalando voti a personaggi inetti…senza mai capire che il voto non è merce di scambio con false promesse di lavoro…corri in Puglia….come dire..meglio scappare che affrontare i problemi.
Giuseppe Castiglione presidente delle province italiane ha dichiarato positivo l’accorpamento delle province, ma a chiesto di rivedere alcuni “accorpamenti innaturali”
Quindi se ci facciamo sentire, qualcosa può cambiare…ma come al solito si preferisce scappare dai problemi..
Il 10 Novembre prepariamoci a vedere lo show di tanti ladri che per anni non hanno fatto nulla ed ora si regaleranno una passerella per poter domani dire “Io ho difeso la provincia di Matera”. E tanti saranno purtroppo a mio avviso gli allocchi che gli crederanno.
Personalmente il 10 Novembre farò tutt’ altro che dar man forte a queste schifezze.
Dopo questo URAGANO! paragonabile a quello di New York, non ci resta che riflettere su una cosa. Da quanti secoli siamo SCHIAVI di POTENZA? lo sapete?…da quando quel MASCALZONE di Re Ferdinando III insieme ai sui amici e cognati NAPOLEONICI, ha fatto si che Matera allora CAPOLUOGO DI REGIONE, finisse il suo predominio e sostituita con POTENZA, perchè più vicina al Regno di Napoli!!!!. Da quel preciso momento siamo CADUTI nel buio più totale fino ai giorni d’oggi. Dunque non ci resta che chiedere L’indipendenza e restare in basilicata (come S. Marino) e governarci da soli con uno statuto speciale, magari fare un gemellaggio con gli EMIRATI ARABI, visto che amano moltissimo i nostri sassi!. Vedrete ne avremo da guadagnare soprattutto sulla materia Turismo ed Agricoltura…Pensateci un po!!!!!
1° Gennaio 2014 ci chiameremo CITTA’ di MATERA INDIPENDENTE A STATUTO SPECIALE e poi ci costruiamo pure le mura attorno e il portone d’ingresso simile alla città di Troia. Poi con il gemellaggio con gli Emirati Arabi, faremo gli scambi commerciali soprattutto nel settore Agro-Alimentare da offrire e puntare tutto sul turismo per dare opportunità di lavoro a tutti e con gli emirati Arabi, avremo nella ns. città dei buoni investimenti con le migliori università del mondo! e ed infrastrutture da sogno….altro che POTENZA!!!!!.
Uagliò dove ti fornisci? HAHAHAAHHAHA
A TUTTI I MATERANI VERI , ALLE PROSSIME VOTAZIONI VOTATE SEMPRE IL PD…………………………………
SVEGLIATEVI E’ ARRIVATO IL MOMENTO, MANDIAMOLI A PASCOLARE LE PECORE NON SONO DEGNI DI RAPPRESENTARCI.
SONO TUTTI DA MACELLO STI POLITICI QUARAQUA, DI QUALSIASI FEDE POLITICA SIANO. PENSANO SOLO AI FATTI LORO.
In Italia andrebbero abolite in toto tutte le Province e tutte le Regioni. Bisognerebbe adottare il sistema Americano dove il Presidente insieme al parlamento fa’ le leggi ed i Governatori dei 50 stati le fanno rispettare. Se si riuscisse a fare ciò e, magari, ridurre in numero considerevole il numero dei Parlamentari otterremmo due cose sostanziali: recupereremmo tanti bei soldini ( visto che ci sarebbe la soppressione di tante “poltrone”in Parlamento, nelle Regioni e nelle Province con una media di 8 – 9 mila euro al mese pro capite) e manderemmo a casa tanti politici, o presunti tali, che fino ad oggi non hanno fatto altro che perseguire interessi personali e familiari e produrre danno alla nostra Nazione, compresa la nostra cara amata Regione Basilicata.
sapete cosa mi piacerebbe fare e veder fare a tanta gente?
AL CORTEO, prima del loro passaggio, ma a vista, buttare € 0,10 centesimi per terra senza dire una parola, vedrete come si mostreranno non uniti perchè ciascuno si butterà per raccogliere più centesimi possibili!!
QUESTI SONO LORO!!
Se le Province di Sondrio, Belluno e Arezzo che hanno ottenuto quella deroga che noi non abbiamo ottenuto non è colpa di Potenza che diventa Città Capoluogo di regione e sede della Regione gongolando sulla spoliazione di Matera , già spogliata della funzione di Capoluogo di regione da burattini napoleonici. La colpa di quanto successo è della politica, della politica regionale e parlamentare lucana:in primis dei consiglieri regionali e dei parlamentari materani. Certamente De Filippo e compagni (della lucania vera) hanno voluto salvare la faccia con inutili manovrette (lui è contento di avere Matera pari a Santarcangelo) Ma mi chiedo da Agosto quando un Decreto Monti (credo il n. 95) annunciava il riassetto delle Province, dove sono stati i consiglieri regionali ed i parlamentari del materano?Sapevano che prima o poi il nodo sarebbe venuto al pettine: muoversi ed agitarsi a vuoto all’ultimo momento è stato inutile e fatto per salvare la faccia sporca di fannulloni. Politici inutili in tantissimi momenti e significativamente in questo. La deroga che le Province di Sondrio, Belluno e Arezzo hanno ottenuto dice che i loro politici si sono mossi seriamente mentre noi non abbiamo ottenuto un c… anche grazie alle divisioni intervenute tra noi e Potenza ed alle manfrinette regionali. Però a livello regionale si sappia che il destino non solo della nostra provincia ma dell’intera regione resta segnato. Non so se i referendum per annessione alla Puglia sia cosa buona: forse rimarremmo sempre periferia. Una cosa occorre fare subito: alla Manifestazione programmata per sabato 10, i materani DEVONO PARTECIPARE IN MASSA (come ai tempi delle scorie), sfidare democraticamente la politica che sfilerà per poter dire poi che si è battuta per Matera e la sua Provincia. Noi NON gli crederemo affatto: una apertura di credito l’avrà solo chi dichiarerà in Pubblica piazza di mettersi a capo di un movimento che si batta e giuri di riuscire con tutti i mezzi a conservare la Provincia a Matera: anche a capo di uno spostamento di massa a Roma. SI FACCIA AVANTI UN PARI VENTOLA CHE DICHIARI CHE SE PERDE E INCASSA L’INGIUSTIZIA DELL’UNICA PROVINCIA in Basilicata SI DIMETTE E SI ALLONTANA DALLA POLITICA. Ma santo Iddio questa regione da SEMPRE DI CENTOSINISTRA da chi è rappresentata a Roma se sindaci, consiglieri regionali, parlamentari non hanno avuto il coraggio e l’iniziativa di dire ai propri partiti e ai segretari centrali( BERSANI-DI PIETRO-CASINI ect.) che se volete conservare risultati nella regione (centrorossa con vanto) o voto favorevole in Parlamento (di fiducia) dovete risolvere il problema del mantenimento della Provincia di Matera. Ed i parlamentari di centro destra? dov’erano? Venezia perchè non lisvergona e li allontana!. NON HANNO FATTO NULLA DI TUTTO QUESTO. Eppure il GOVERNO MONTI si regge sulla fiducia di Destra Centro e Sinistra. FALLIMENTO TOTALE DI TUTTI I NOSTRI PARLAMENTARI! I materani ( e comprendo i cittadini della ex Provincia) ora come il bove che li rappresenta nello stemma, punteranno fortemente il piede e spingeranno gli incapaci politici regionali e gli inetti ed incuranti parlamentari sul ciglio del baratro. POLITICI materani senza distinzione di rango, avete ancora poco tempo: ciascuno si distingua nel porre riparo al Misfatto ; i parlamentari facciano di tutto compreso lo sciopero della fame e soprattutto manifestino dissenso dal voto di partito: non fuggite, prendete la parola, fatevi sentire, risolvete il Problema politico-istituzionale mantenendo la Provincia di Matera ALTRIMENTI DIMETTETEVI DA OGGI COSI’ POTRETE SALVARE LA FACCIA, ALTRIMENT, SAPPIATELO, VI CACCERANNO I MATERANI: vi sarà inutile trovare inutili scuse elettorali. Se sarete in lista La Citta di Matera diserterà il voto: FACCE NUOVE ( e non appoggiate dai Vecchi impegnati) fatevi avanti e se a battaglia persa avvierete un processo serio e deciso per l’ISTITUZIONE DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI MATERA mandate al diavolo la Regione Basilicata compresa Potenza con cui antropologicamente, storicamente,geograficamente, socialmente, culturalmente non abbiamo nulla da dividere. UN MOVIMENTO DI AUTONOMIA E’ ORA PIU’ CHE MAI NECESSARIO. Matera nè provincia di Potenza, nè provincia di Bari.Un sogno la PROVINCIA AUTONOMA DI MATERA: senza di essa nessun politico nazionale potrà metterci piede.
ANDATEVENE POLITICI INCAPACI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!GENTE RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA CITTà !!!!!!!!!!!! NON ANDIAMO PIU A VOTARE QUESTA GENTE!!!!!!!!!!!! POTENZA TI ODIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!
DIMETTETEVI TUTTI PERCHE’ AVETE DIMOSTRATO LA VOSTRA INCAPACITA’.
P.S. : IL MESSAGGIO E’ RIVOLTO AI POLITICANTI MATERANI DI TUTTI I COLORI DELL’ARCOBALENO.
In puglia non comanderemo ma sicuramente avremo più considerazione, qui non si tratta di scappare ma di non essere per sempre sottomessi ad una realtà quale potenza che ci ha tolto tutto. E poi voglio dirvi che chi comanda la politica in basilicata sono due persone UNA DI DESTRA ED UNA DI SINISTRA MA E QUELLO DI SINISTRA CHE DECIDE LE SORTI DI MATERA!!!!!!!!!!!
A BUON INTEDITOR POCHE PAROLE
LASCIAMO PERDERE CORTEI E SFILATE INUTILI BISOGNA CORRERE PER IL REFERENDUM
E CE UNA REALTA’ IN PUGLIA COME MASSAFRA CHE A ORGANIZZATO UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO PER VALUTARE LA RICHIESTA DI ADERIRE AL TERRITORIO DI MATERA
MEDITATE GENTE MEDITATE………………….
Risposta Bersek: guarda te lo dice uno che conosce nome e cognome di chi ha deciso per matera e la provincia , sia il sindaco e sia l’ attuale presidente di provincia.
quindi con la solita storia di affrontare i problemi e nn scappare smettetela
Oppure devo credere che siete stati già (ri)chiamati all’ordine da chi decide per voi ?
Se le province si tagliano per ridurre la spesa, sperimentiamo nel territorio materano un ente provincia con un Consiglio formato da tutti i Sindaci, che sono eletti dal popolo e soprattutto già stipendiati.
Domenica 11 andiamo facciamoci sentire dai sindaci della provincia
Voi scherzate, compreso il sig. Mathar…..vedete che gli sceicchi in italia stanno comprando tutto!!!!! oltre le società di calcio, adesso vedrete anche le città d’arte!!!!! E’ già successo qualche anno fa con allora sindaco l’avvocato Porcari, dove un SULTANO venuto a Bari con la sua nave o meglio il suo TRANSATLANTICO! aveva fatto un giro anche nella ns. città, proponendo allora al primo cittadino di voler COMPRARE i SASSI DI MATERA!!!!! e vi sembra una cosa ridicola?….vedrete che se continuoiamo così il prossimo 1° Gennaio 2014 Matera farà parte degli STATI EMIRATI..e a me sta benissimo!!!!!!
ma guardate, a parte che non me la sentirei di addossare tutta la colpa ai ns politici. Ricordate sempre che i nostri “numeri” quelli sono! siamo di qualche anima più piccoli di Pz (non riesco neanche a nominarla più!!!!)
e soprattutto la provincia è MOLTO più piccola…questo bisognerebbe capire perchè ai tempi fu decisa una differenza del genere.
Resto daccordo che TUTTI i politici andrebbero messi al rogo! poi dai potentini cosa ci aspettavamo? sono “esseri” troppo diversi da noi; secondo me diversi da tutta italia! sono proprio “strani” come strano è il loto “groviglio” di case brutte.
Io veramente non voglio più avere a che fare con questa “strana” gente. sembrano alieni.
dato che i ns politici (questo è vero) non hanno organizzato neanche UNA manifestazione pubblica (!!!!) e dato che secondo me tutto è perso, io direi che a mente lucida sia meglio andare in Puglia.
non sono daccordo con chi dice che saremmo anonimi anche lì; nella provincia di bari (o area metropolitana) noi costituiremmo un “territorio”e non solo una città. un territorio costituito da città come matera-altamura-gravina-santeramo. vi rendete conto di che voce in capitolo avremmo nel contesto barese? voi dite niente?
io dico che se a livello politico si farà un unico fronte, diventeremmo un’area molto importante nell’intera puglia! ma ovvio, in questo caso bando ai campanilismi! anche se…onestamente non ce ne sono di veri tra queste città.
USCIAMO FUORI PROPRIO DALL’ITALIA, NAZIONE ORMAI SENZA UN FUTURO E CON A CAPO GENTE MAFIOSA E CORROTTA!!!!!!! POVERI NS: FIGLI!!!!
OR BENE E’ GIUNTO IL MOMENTO ORMAI SONO ANNI CHE IO NON VOTO + QUESTA NS. CLASSE POLITICA (AVEVO CAPITO TUTTO GIA’ DA TEMPO) ALMENO HO LA COSCIENZA SERENA, MA MI TORMENTA QUESTO AVVENIMENTO FUNEREO PER LA NS. CITTA’, E’ GIUNTO IL MOMENTO CHE NOI CITTADINI DI MATERA CI RIPRENDIAMO LA NS. CITTA’ SE LA AMIAMO ED AMIAMO I NS. FIGLI DOBBIAMO LOTTARE IN TUTTI I SENSI PER TROVARE UNA QUADRA A QUESTO DISASTRO, NON AFFIDANDOCI + AI ” NS.” INETTI POLITICI. AL COMITATO DI MATERA SI MUOVE, FERMO RESTANDO CHE ORA BASTA CON POTENZA, NON SERVE SOLO PROMUOVERE IL REFERENDUM, DOBBIAMO INTAVOLARE UN DISCORSO CON LA REGIONE PUGLIA PER CAPIRE SE POSSIBILE PASSANDO CON BARI E ALLARGANDO I NS. CONFINI ALL’AREA MURGIATICA, MANTENERE UNA SERIE DI SERVIZI MAGARI IN COLLABORAZIONE ANCHE CON ALTAMURA-GRAVINA. SVEGLIAAAAAAAAAAAA MATERAAAAAAAAAAAA E CARICAAAAAA NON PERDIAMOCI D’ANIMO E’ GIUNTO IL MOMENTO DI DIMOSTRARE IL NS. AMORE ALLA CITTA’
E’ triste lo so, ma l’unica consolazione di passare in Puglia sarebbe non vedere più i Consiglieri regionali Braia, Sarra, Santochirico, Benedetto, D’Alessandro, Viti, Castelluccio, e i parlamentari Antezza, Bubbico, Chiurazzi e Latronico. Mai verrebbero eletti in Puglia. Rappresentano il NULLA.
Dopo il corteo “truffa” dell’11 (dove diranno di slavare la provincia dopo che è stata già impiccata), il sindaco deve organizzare un incontro con i sindaci dei comuni confinanti delle provincie di Bari e Taranto
http://www.repubblica.it/politica/2012/11/01/news/taglio_delle_province_tra_le_proteste-45713940/#commentatutti
Della situazione Lucana non viene fatto accenno. Perchè siamo sempre così silenti fin quasi a passare inosservati? Altre città (vedi Prato) vengono tutelate da sindaci quasi coloriti nella loro ricerca di un modo di farsi sentire. Non sprechiamo energie con proteste inutili come un refendum per andarcene in Puglia: tra Potenza e Bari c’é Matera, che esiste nella sua individualità data da tutte le ricchezze di cui la nostra città dispone, non dimentichiamocelo. Forse nel caos generato da questo procedimento assurdo e arbitrario (ci mancava solo che le nuove province venissero tracciate con squadra e righello, modello Africa) c’è l’occasione per Matera e provincia di riscattarsi e reinventarsi protagonista di se stessa e di questo cambiamento. Però non sprechiamo energie guardando a vie più facili, che ancora una volta alludono ad un’ottusa pigrizia dei materani, e che ancora una volta cercano il modo per “lasciarsi trasportare”, e piuttosto che divenire pionieri nella nostra bella città fanno gli occhi dolci ad un altro “capo” che si occupi della faccenda
Fra poco si porteranno pure la festa della Bruna a Potenza!!!!!! e noi tutti materani staremo ancora zitti!!!!!
R I V O L U Z I O N E !!!!!!!
Io sono Lucano e MATERANO
dobbiamo partecipare tutti al corteo non per sfilare con queste facce di bronzo ma per questa cttà, questo territorio e per noi stessi!!! tutti al corteo e che non sia ne il primo ne l’ultimo!! INANZITUTTO DOBBIAMO DIFENDERE QUESTA PROVINCIA COME FANNO ALTROVE!! se le cose si mettessero male male male, abbiamo il referendum pronto ma a patto che la puglia ci dia dei buoni motivi per passare da loro!! QUESTI SONO ALTRI DISCORSI!! MATERIALMENTE LA PROVINCIA NON CI SARA’ PIU DAL 1 GENNAIO 2014, QUINDI SI SPERA CHE questo governo NON VOTATO DAL POPOLO, non ci sia PIU E CHE TUTTO QUESTO DECADA MISERAMENTE!!! NON E’ POSSIBILE SCONVOLGERE LA VITA DELLA GENTE IN QUESTA MANIERA ASSURDA!! ULTIMA COSA: sondrio, belluno ed arezzo sono state salvate: allora a che gioco giochiamo??? c saranno ricorsi al TAR ancora una volta!! MATERA NON DEVE MORIRE!! SE TUTTI LOTTANO PER UN UNICO OBIETTIVO, CE LA FAREMO!! FORZA MATERA!!!
Signori,
Potenza non andra’ da nessuna parte,e’ una citta’di parassiti,non hanno industrie,artigianato,turismo,sono solo speculatori e sfruttatori di denaro pubblico.
ANDIAMO VIA DA QUESTA REGIONE A PRESCINDERE!!!!!!!!
il 10 chi andrà a manifestare saranno solo i soliti lecchini di questi politicanti corrotti,ORGANIZZIAMO UNA CONTROMANIFESTAZIONE AUTONOMA X ESPRIMERE IL NOSTRO DISPREZZO VERSO DI LORO!!!!
corteo contro corteo!!!! sarebbe bello due opinioni diversi
… i politici potentini, di concetto con i politici materani hanno decretato la fine della provincia di MATERA ( cosa che non e’ successo ad AREZZO in quanto si sono mobilitati in tempo)… ma tutto questo scatenerà la voglia di secessione, e tra qualche anno l’intera regione lucana verrà spazzata via….
Il giorno 11 novembre, facciamo un corteo PARALLELO a questa classe dirigente!!!! mi rivolgo soprattutto ai promotori MATERA SI MUOVE IN PUGLIA!…facciamo sentire che i cittadini sono LONTANI da questi politicanti del c……… che hanno distrutto il nostro futuro e poi…e poi…e poi….. per concludere LA MARCIA SU ROMA!!! per cacciare via tutti!!!!
Cari materani, vi voglio rassicurare, non fumate troppo, non sarete sudditi di nessuno. La scelta fatta dal consiglio comunale di Potenza è la stessa che avrebbe fatto quello di matera in una situazione analoga. Avete centrato il punto con l’abolizione delle province (cosa che penso non freghi a nessuno, altrimenti al solo annuncio fatto quasi un anno fa vi sarebbe stata una sommossa popolare) verranno soppressi tutti gli uffici statali periferici, questo è un grave danno per l’economia locale di qualsivoglia città perchè si perdono personale e presidi, in poche parole si perdono persone che spendono, che acquistano casa, si perdono servizi per il territorio ecc. Cari Materani dovevate svegliarvi prima, facendo le dovute rimostranze a tutti i parlamentari e consiglieri regionali Braia, Sarra, Santochirico, Benedetto, D’Alessandro, Viti, Castelluccio, e i parlamentari Antezza, Bubbico, Chiurazzi e Latronico, che hanno votato e votano la fiducia a questo governo ladro e lo sapete perchè? Molto semplice se si conclude la legislatura a 4 mesi della sCadenza naturale i lor signori perdono il loro bel vitalizio. Daltronde sono i vostri rappresentanti, quelli che avete sempre votato perchè in ogni famiglia di matera o quasi qualcuno deve dire grazie a lorsignori, sicuramente quasi tutti avete parenti impiegati al comune, alla regione al madonna delle grazie ecc, be allora non lamentatevi troppo. Volete andare in puglia be comprate casa a Bari fate prima, ma poi sinceramente CHI SE NE FREGA!
VAI A PASCOLARE PIPPO !!!!!!!!!
Capra vedi che stai parlando di MATERA e non di quella fogna dove per davvero siete tutti compari e lecchini di Colombo e dei suoi discendenti politici… E poi visto che sei tanto orgogliosamente potentino vai a scrivere su qualche vostro portale, chessò tipo http://www.caprelive.it o qualcosa di simile, e non rompere più le palle che qua l’aria non è buona soprattutto di questi tempi e soprattutto per voi M…E.
MUUUUUUUUUUUUUUUUUuUuU!!! il verso della mucca pugliese
Al corteo ci vorrebbe tanta gente per far sentire il disappunto di tutta la città ai sindaci dell’intera provincia. Basta con proclami sterili, non vogliamo nessun contentino o ufficietto di periferia, vogliamo tornare ad essere una città importante ed autonoma e se questo non potrà più essere possibile allora sarà meglio diventare un comune della periferia di Bari che della periferia lucana.
il giorno 11 novembre portate tutti le schede elettorali e strappatele davanti a questa massa si l… dei nostri politici.UN SOLO AGGETTIVO: SIETE LA FECCIA DI QUESTA CITTA’, con il vostro modo di lecchinaggio sudicio avete portato alla morte la nostra realta’ ………..VERGOGNATEVI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
CAMBIATE IL MANIFESTO! I POLITICANTI MATERANI, INETTI ED INCAPACI, HANNO CONDANNATO A MORTE LA NOSTRA PROVINCIA!
SONO LORO I VERI COLPEVOLI! LASCIAMO PERDERE LE CHIMERE CHE LORO STESSI OGGI CREANO PUR DI DISTOGLIERE LA NOSTRA ATTENZIONE DAI VERI COLPEVOLI!
BRAIA, VENEZIA, SANTOCHIRICO, MASTROSIMONE, VITI ECC… (SENZA DIMENTICARE TUTTI COLORO I QUALI LI HANNO PRECEDUTI) SONO I VERI ATTUATORI DI TALE SCEMPIO!
MANIFESTIAMO CONTRO CHI IN TUTTI QUESTI ANNI NON HA FATTO NULLA PER SALVAGUARDARE LA PROPRIA PROVINCIA DI APPARTENENZA INVECE DI SCENDERE IN PIAZZA CON LORO!
METTIAMOCELO IN TESTA CHE IL PROBLEMA SONO STATI I POLITICI MATERANI! INIZIAMO A MANDARE LORO A CASA!! HANNO DORMITO FINORA, PERCHE’ LA VERITA’ E’ CHE LORO HANNO PAURA AD ANDARE IN PUGLIA DOVE NON SAREBBERO NESSUNO! IL CORTEO E’ DEI MATERANI NO DEI POLITICI!!! NON PERMETTIAMO LORO DI SFILARE IN PRIMA FILA CON LA STRISCIA TRICOLORE! IN PRIMA FILA CI DEVONO ESSERE I MATERANI! NON VOGLIAMO POLITICI NEL CORTEO!
11 novembre fate sfilare solo i politici………siate per una volta non pecoroni !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Io sono di origine pugliese, come molti qui a Matera. Amo molto la Puglia, ma sono fiera di vivere a Matera e in Lucania e intendo difendere a spada tratta questa identità. Ce la possiamo ancora fare.
Facciamoci sentire, ricordiamoci la manifestazione dei Centomila di Scanzano: eravamo solo noi materani e ce l’abbiamo fatta! Proviamoci ancora! Facciamo capire al governo Monti che anche la nostra provincia deve rimanere! E diamo una dimostrazione a politici e potentini che VOLERE è POTERE.
Nessuno ci può togliere la terra dalle mani.
Se non erro tempo fa ci provò un certo conte Tramontano…ma i contadini glielo impedirono…
VIA RISCATTO è ancora lì a testimoniare quel memorabile giorno.
Alziamo la voce e poi vediamo se qualcuno oserà ancora mancarci di rispetto!!!
Grazie per il tuo messaggio ANT66: tu, pur essendo di origine pugliese, evidentemente sei molto più orgogliosa della tua “identità lucana” di molti materani che, a quanto pare, sono pronti a svendere anche la propria identità (dopo aver svenduto per decenni la propria dignità) per una “presunta convenienza”, ovvero per una rivisitazione del solito “piatto di lenticchie”.
Ce la possiamo e ce la DOBBIAMO fare a farci rispettare e far capire al governo che deve tenere GIU’ LE MANI DALLA NOSTRA CITTA’.
uscite le p…. 11 novembre !!!!
11 NOVEMBRE DEVE DIVENTARE il XXI SETTEMBRE IL RISCATTO DEI MATERANI !!!!
ci vuole un coordinamento…il portale non basta.
Ma i Sindacati che fanno???? spariti!!!!!! Li m……… loro!!!!!!!
fanno le cose solo quando gli conviene! CHE VERGOGNA!!!
è chiaro che ci vuole chi coordini questo…ma noi siamo orfani anche di questa gente…orfani di tutto…
X ME I POLITICI NO SI PRESENTANO !!! BORDATA DI FISCHI CHE BECCHERANNO !!!! E LADRI!!!!
ANGELINO, ti ricordo che all’ultimo Consiglio Comunale del 22 ottobre dove si decideva la sorte della provincia di Matera e Matera, tu eri A S S E N T E. Secondo me non saresti in grado nemmeno di organizzare una marcia su Timmari, altro che Roma.
Costituiamo una nuova PROVINCIA DELLE MURGE che va da Matera a Bitonto e comprende Andria, Molfetta, Trani, Barletta, Altamura, Gravina di Puglia, Canosa, Terlizzi, Ruvo di Puglia e tutte quelle città che hanno deciso di non voler diventare quartieri di Bari.
Bitonto ha iniziato la protesta! Unitevi a noi!
NO ALLA CITTA’ METROPOLITANA DI BARI!!!
http://www.facebook.com/pages/BITONTO-DICE-NO-ALLA-CITTA-METROPOLITANA-DI-BARI/109399929075927
NATO LUCANO E TALE VOGLIO E DEVO RESTARE…CARI POLITICI VI FAREMO TREMARE!
Purtroppo l’Italia non ha più gente come MATTEOTTI, DE GASPERI, MORO, MATTEI ecc. ecc. gente con gli attributi e fieri di essere ITALIANI! oggi abbiamo solo servi del “POTERE” pronti a cambiare bandiera i quali svendono, chiudono è fanno diventare l’Italia un Paese da terzo mondo, ci definiscono “I PIIGS” cioè i Maiali d’Europa. Grazie politici e politicanti se è possibile vendetevi anche la mamma! Solo che state facendo i conti senza L’OSTE, che guarda osserva e poi darà la ricompensa a ciascuno!
l’eliminazione di Matera come capoluogo di provincia e’ la giusta punizione a questi politici materani di cui sopra…che scrivono a fare??? che giustificazioni trovano???MA QUALE MARCIA SU ROMA??? AHAHAHAHAH… si vendono a i potentini come succedeva gia’ dai tempi della DC di ciccio salerno, Viti & C…..ora tutti a casa dalla A alla Z…i Materani sono pronti a punirvi e al prossimo giro sara’ certamente un bagno di sangue per tutti…e La SS Maria Protettrice di sti Pompieri invece di sfumacchiare davanti al Tripoli col suo portaborse e’ meglio che si rinchiudesse dentro casa per la vergogna…TUTTI A CASA…VOTO 5 STELLE SENZA PIETA’….
Se invece tutti noi materani cambiassimo la residenza sulla patente e carta d’identita verso altre città?, vedrete che cosi tremeranno tutti perchè le tasse non si pagheranno più in basilicata è dunque niente tasse niente incassi per la regione…….e si chiude tutto!!!!!!
Ah! dimenticavo, noi cittadini siamo tutti FUMATI, perchè diciamo quello che pensiamo, ma i FUMATI VERI sono i nostri che ci Governano, e vi assicuro che non fumano soltanto…anzi….!!!!
Sono pronti oltre 900 emendamenti e il passaggio in Parlamento della questione province diventerà una battaglia. Con unità c’è ancora tantissimo spazio per conservarla… sono sicuro che la riforma verrà stravolta, e che alla fine cancelleranno solo le ultime province nate come la BAT…