Raffaele Tantone (segretario PSI Matera) in una nota contesta le modifiche viabilità avviate con la realizzazione di un nuovo cordolo in via Roma a Matera: “Dopo l’eliminazione della povertà con decreto a Matera si crede di eliminare il traffico con delibera”. Di seguito la nota integrale.
Dopo l’eliminazione della povertà con decreto a Matera si crede di eliminare il traffico con delibera, questo l’incipit della nota di Raffaele Tantone segretario Psi Matera, di fatti continua Tantone, a fronte delle decine di posti auto eliminati tramite la pedonalizzazione parziale di Via Don Minzoni, Via Ascanio Persio, tratto Via Lucana e Via Roma nonché le piazze di Visitazione e Matteotti , non si sono individuate soluzioni alternative per permettere la sosta legale dei veicoli.
A meno che non si voglia considerare che le bici elettriche avrebbero magicamente sostituito le auto lungo le vie del centro cittadino, semmai l’assenza di pianificazione e di comunicazione in cui tale scelta si configura, evidenzia il deficit di comunicazione e di empatia con la città, entro cui si muove l’attuale giunta circa le strategie su mobilità e sviluppo sostenibile .
Per il bene della città, nonchè per storia e cultura, come socialisti riteniamo opportuno astenerci dal mettere in luce le mancanze del governissimo cittadino, avendo riguardo al miglioramento della qualità della vita, per giovani, famiglie ed anziani che abitano nei quartieri periferici, oppure volgendo lo sguardo al settore rifiuti ed allo stato degli impianti sportivi ed ai contenitori sociali e culturali.
Pertanto invece di ”sparare sulla croce rossa”, perchè sarebbe piuttosto semplice, preferiamo mettere in luce i deficit di pianificazione e di visione circa il futuro della città, oltre il 2019 ch’è oramai trascorso, per proiettare le energie positive, innegabilmente anche messe in campo dall’opportunità offerta dall’essere capitale europea della cultura, verso una visione di città che costruisca il prossimo ventennio, avendo cura degli errori e dei grandi progressi conseguiti sino ad oggi.
Quindi nell’immediato occorre contenere i danni, rispetto a delle infrastrutture come ferrovie, strade di accesso, parcheggi, qualità della vita ch’è oramai impossibile metter in campo entro il 2019, a meno che non si ritenga di poter eliminare i problemi con delibera parallelamente a coloro che ritengono di poter eliminare la povertà con decreto.
In secondo luogo , occorre costruire da subito una proposta politica che dia una prospettiva innovativa alla città, ricucendo quelle frammentazioni fra ceti sociali e quartieri cui stiamo assistendo, come socialisti daremo il nostro contributo, senza aver paura di mettere in discussione quegli schemi consolidati che attualmente impediscono lo sviluppo economico e civile di tutta la città.