Il direttivo di Forza Italia di Pisticci e Marconia in una nota attacca il sindaco di Pisticci Vito Di Trani in vista dell’applicaizone delle tasse Tari e Tasi. Di seguito la nota integrale.
Di Trani: “Il sindaco dell’improvvisazione”.
Dall’eliminazione dell’IMU sulla prima casa del primo periodo dell’amministrazione Di Trani si è passati alle tasse elevate al massimo consentito per la TASI e per la TARI di questo momento. Si tratta di un percorso caratteristico della mentalità di sinistra, che apparentemente intende privilegiare i ceti più popolari e indigenti, ma poi proprio quei ceti penalizza in maniera che più aspra e feroce non si può.
Nella delibera del Consiglio Comunale dell’8 settembre 2014, convocato quasi di nascosto, in orario insolito per la tradizione pisticcese (alle ore 9.30 del mattino), senza alcuna pubblicità, veniva approvata a maggioranza la TASI al 2‰ per le abitazioni principali (che in media dovrebbe pesare in misura di circa 100 €). A Pisticci la nuova tassazione non si applica alle abitazione diverse da quella principale, già tassate con l’IMU massima consentita dalla legge (10,6‰). Questa tassa va a garantire la copertura del 29% dei servizi indivisibili (polizia municipale, viabilità e illuminazione, ambiente e verde pubblico, anagrafe). È legittimo sperare che la nuova tassazione comporti un miglioramento nella qualità e nella quantità dei suddetti servizi. Allo stato attuale, infatti, la condizione di abbandono del nostro territorio è sotto gli occhi di tutti, con una manutenzione ordinaria inesistente. A ciò bisogna aggiungere il pagamento della TARI in sostituzione della TARSU 2013 (tariffa rifiuti solidi urbani). Si intuisce, pertanto, che l’imposizione fiscale sta drasticamente aumentando.
Analizzando nel dettaglio la relazione finanziaria fornita dal Comune, emerge il seguente aumento della tassazione media:
utenza domestica monocomponente: da 102 € a 145 € (aumento del 42%)
utenza domestica con 2 componenti: da 135 € a 211 € (+ 56%)
utenza domestica con 3 componenti: da 135 € a 248 € (+ 89%)
utenza domestica con 4 componenti: da 140 € a 290 € (+ 107%)
utenza domestica con 5 componenti: da 144 € a 351 € (+ 143%)
utenza non domestica (negozi di abbigliamento, calzature ecc.): da 3,60 €/mq a 4,71 €/mq (+ 57%)
utenza non domestica (bar, caffè, pasticceria): da 3,60 €/mq a 10,68 €/mq (+ 196%)
utenza non domestica (ristoranti, pizzerie): da 3,60 €/mq a 14,19 €/mq (+ 294%)
utenza non domestica (ortofrutta, fiorai, pizza a taglio, pescheria): 3,60 €/mq a 18,46 €/mq (+ 412%).
Queste sono vere e proprie mazzate fiscali, ancor più pesanti in un periodo particolarmente critico per le situazioni di disagio economico che vivono tante famiglie. Questi aumenti ci sembrano sconsiderati. Sarebbe stato opportuno prevedere almeno delle riduzioni per i ceti meno abbienti.
Dall’analisi del piano finanziario, sull’intero territorio comunale risulta la presenza di soli 3 capannoni industriali destinati alla produzione (per un totale 1.329 mq tassati a 3,90 €/mq). Questo dato ci sembra sottodimensionato: è ragionevole pensare che nella sola Valbasento si superino i 50.000 mq di capannoni. Oltre a queste strutture sono presenti uffici e mense. Bisognerebbe comprendere se questi soggetti provvedono allo smaltimento dei rifiuti in autonomia o utilizzando il servizio comunale. Inoltre, sul territorio comunale non risulta la presenza di mense, la cui tassazione è fissata a 26,43 €/mq. A tal riguardo ricordiamo che i dati presenti nel piano finanziario sono basati su dichiarazioni volontarie dei contribuenti. Inoltre la zona lidi potrebbe essere tassata diversamente, visti i maggiori costi per la raccolta, con particolare riferimento ai grandi complessi turistici.
In questi giorni sono state inviate le cartelle della TARI a molte utenze. A tal riguardo segnaliamo che l’importo ammonta al 60% dell’importo della TARSU del 2013. Pertanto si tratta di un acconto: entro Dicembre 2014 ci sarà un salatissimo saldo finale da pagare.
Le decisioni di modifica alla tassazione sono state assunte in maniera affrettata e senza un confronto politico. Il piano finanziario della TARI è giunto tardivamente e furtivamente al Consiglio Comunale a causa della mancanza di un assessore in materia, che avrebbe dovuto collegare l’aspetto tecnico della vicenda con quello politico. Oltre all’aggravio economico che queste decisioni produrranno alle utenze (domestiche e non), è estremamente grave l’aspetto politico di questa vicenda: l’amministrazione comunale è priva di una figura economica di riferimento. Manca inoltre una figura esperta di urbanistica che possa sbloccare la questione relativa al regolamento urbanistico. Di fatto, il Sindaco accentra in sé queste due deleghe bloccando l’azione politica, in quanto spesso non si dimostra competente nelle due materie. Questo atteggiamento approssimativo è emerso anche con la firma in Regione del verbale del 23 giugno 2014, relativo alla demolizione del terzo piano dell’ospedale di Tinchi. Simili considerazioni vanno effettuate per il verbale firmato in Regione il 5 settembre 2014 per la problematica della Valbasento. In quest’ultima circostanza, le decisioni relative allo smaltimento dei reflui sono peggiorative anziché migliorative. Su quest’ultima questione torneremo in maggiore dettaglio nei prossimi giorni.