A solo due settimane dalla scadenza della prima rata TARI (la ”nuova” tassa sui rifiuti) – tassa che promette di essere più cara della precedente TARES e ancor più della “vecchia” TARSU – non sono ancora arrivati nelle case dei materani i bollettini precompilati per il versamento! Se alla TARI si aggiunge la TASI (“tassa sui servizi indivisibili”, che è la riedizione, a cura dei governi Letta e Renzi, dell’ICI sulla prima casa), quello che si annuncia è un vero e proprio salasso e, per giunta, associato ad un ingorgo di scadenze di pagamento (ben 5!) in soli 3 mesi! Nei prossimi mesi di ottobre, novembre e dicembre, in media ogni 20 giorni, i materani dovranno fare la fila in posta o in banca per pagare i bollettini o i modelli F24 per la TARI o TASI dovuta per l’anno 2014!
Appare abbastanza probabile che si verifichino enormi disagi per i cittadini, soprattutto per le persone anziane, costrette a recarsi molte volte nello stesso ufficio postale o in banca! Alle tre rate TARI, i materani dovranno aggiungere le due rate TASI: per giunta da pagare “in autoliquidazione” (ovvero calcolando da sé l’importo dovuto, stamparsi il modello F24 o compilare il bollettino); la prima rata TASI da pagare entro il prossimo 16 ottobre e il saldo entro il 16 dicembre.
Insomma, ricapitolando ecco tutte le scadenze TARI e TASI:
1) prima rata TARI, 30 settembre;
2) prima rata TASI, 16 ottobre;
3) seconda rata TARI, 31 ottobre;
4) terza rata e ultima TARI, 30 novembre;
5) seconda e ultima rata TASI, 16 dicembre.
A tutto il disagio provocato ai cittadini da questo assurdo ingorgo di scadenze di pagamento, il Sindaco Adduce non ha pensato? Oltre ad investire il proprio tempo cinguettando allegramente su “Twitter”, il Sindaco Adduce può chiarire se e quando arriveranno ai cittadini materani gli avvisi di pagamento e i bollettini TARI? Dopo la prima scadenza di pagamento (il 30 settembre)? E le sanzioni per l’eventuale ritardato pagamento chi le pagherà?
Eppure ci sono cittadini (come quelli del Comune di Ragusa) che non pagheranno la TASI (che colpirà a Matera anche gli inquilini non proprietari e i proprietari di case economiche e popolari, quindi, colpirà nuclei familiari a basso reddito!). Ci sono poi comuni che hanno accorpato le scadenze di pagamento (magari inviando ai cittadini una “cartella unica” per la TASI, la TARI e l’IMU), oppure “modulato” ovvero ridotto la TARI sulla base dell’ISEE (indice della situazione economica delle famiglie). Ovviamente niente di tutto ciò è accaduto a Matera: tutto merito del “cinguettante” Sindaco Adduce. Ordinatamente in fila (in posta o in banca), i cittadini materani, salassati e tartassati, lo ringraziano!
Attivisti del “Meetup Amici di Beppe Grillo-Matera5Stelle.it”