Il Consigliere Comunale PSI Michele Lamacchia interviene sul dibattito innescato dal comunicato stampa del Segretario della FILT CGIL Pietro Volpe e ripreso dal Segretario della FIT – CISL Claudio Melodia.
Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
In merito al dibattito innescato dal comunicato stampa del Segretario della FILT CGIL Pietro Volpe ripreso dal Segretario della FIT – CISL Claudio Melodia è indispensabile da parte del sottoscritto, nella qualità di Consigliere Comunale e di Componente del CDA Ferrovie Appulo Lucane nel periodo Agosto 2008 – Agosto 2013, fornire all’opinione pubblica adeguate precisazioni viste le inspiegabili affermazioni del già Assessore ai Trasporti al Comune di Matera Sergio Cappella attualmente con delega al Bilancio.
A titolo meramente informativo va precisato che le Ferrovie Appulo Lucane sono una Società a totale capitale pubblico che espleta in Puglia e in Basilicata il servizio di trasporto pubblico sia su gomma che su ferro. Ha il doppio dei dipendenti rispetto al Comune di Matera e il Consiglio di Amministrazione della Società ha l’obbligo di servire nel migliore dei modi l’utenza oltre che di tutelare i propri lavoratori assicurandogli le migliori condizioni lavorative e non ultimo lo stipendio mensile. E’ una Società che da quattro anni chiude il bilancio in attivo, che ha sostituito nell’ultimo triennio oltre il 60% degli Autobus, che ha acquistato ben 17 nuovi treni, che ha avviato e sta avviando investimenti infrastrutturali per quasi 300 milioni di euro, sia in Puglia che in Basilicata.
L’Assessore deve sapere che, Il CDA delle FAL ha sempre cercato in questo quinquennio di applicare la spending review eliminando gli sperperi e incrementando le entrate, esattamente come dovrebbe fare chiunque venga chiamato a gestire un Ente o una Società. Una azione riuscita brillantemente grazie anche ai dipendenti che hanno affiancato e appoggiato le richieste di sacrifici e oggi vedono con soddisfazione un rinnovato fermento e un reale cambiamento con concrete prospettive di crescita.
Non voglio dilungarmi con l’elenco degli investimenti infrastrutturali finalizzati finalmente a dare efficienza in termini di comfort e di tempi accettabili di percorrenza. E’, però, inammissibile che un rappresentante istituzionale affermi con tanta leggerezza che le FAL si sono trasformate da Azienda di Trasporti a gestore di parcheggi. Il CDA FAL ha cercato di valorizzare in questi anni il proprio patrimonio rendendolo semplicemente remunerativo e la Piazza della Visitazione fa parte del patrimonio FAL. Forse l’Amministrazione Comunale dovrebbe prendere esempio e fare la stessa cosa rendendo remunerativo il proprio patrimonio. Ad oggi dagli immobili di proprietà non riesce nemmeno a percepire i fitti.
Non è assolutamente vero che le FAL hanno osteggiato l’Amministrazione comunale, anzi hanno dato la massima disponibilità nel concedere a titolo oneroso parte del Patrimonio evitando l’avvio di un ennesimo contenzioso per l’Amministrazione. Inspiegabilmente non si riesce nemmeno a firmare un protocollo di intesa pronto e concordato ormai da due anni.
Ma, a riprova che in questa Amministrazione inconcludente, regna la confusione e dove i cambi di programma sono all’ordine del giorno, la Giunta Adduce sta valutando la possibilità di realizzare in Via dei Normanni, nella parte sottostante il boschetto di Serra Venerdì un Terminal Bus “lineare”, Cioè parcheggio di autobus in fila. Ipotesi a dir poco insensata, considerata la lontananza da tutti i punti nevralgici della Città e l’enorme carico di traffico che tale scelta determinerebbe in un area della Città già notevolmente congestionata. Un ennesimo esercizio mentale inutile e che serve a perdere tempo. Basterebbe leggere il Piano strategico degli investimenti FAL in Basilicata, approvato con Delibera di Giunta Regionale nel Dicembre 2009 per apprendere che è previsto un terminal Bus nel Piazzale Fal di Serra Rifusa con utilizzo di treno navetta per raggiungere il Centro Città.
Le Fal nulla hanno a che fare con le continue beghe che vedono contrapposti il Sindaco e la Lista Stella. E’ fuori dubbio che i risultati di questa continua diatriba si ripercuotono sulla Città di Matera. La sterile e strumentale opposizione al prolungamento della linea ferroviaria fino all’Ospedale Madonna delle Grazie e contestuale realizzazione di terminal bus ai due estremi della Città, portata avanti dalla Lista Stella ha determinato la perdita degli 8.100.000 euro destinati alla mobilità sostenibile perché risorse non impegnate dall’Amministrazione.
Ennesima occasione persa per questa Città.
Il Consigliere Comunale PSI Michele Lamacchia
L’intervento di Michele Lamacchia ha convinto Pio Abiusi a ritornare sull’argomento che riguarda il contratto di servizio tra la Regione Basilicata e le Ferrovie Appulo Lucane. Di seguito la nota integrale.
Siamo in un momento di grave difficoltà economica ed ogni risorsa disponibile deve essere massimizzata, è questa la linea guida della spending review.
Tralasciamo, per brevità, di illustrare la storia delle Ferrovie Appulo Lucane per dire che negli anni ’70 e parte degli ’80 il servizio ferroviario della società che all’epoca si chiamava FCL- Ferrovie Calabro Lucane- venne razionalizzato e ben 175 km di rete vennero smantellati in Basilicata – i cd. rami secchi- ed il servizio venne sostituito con il trasporto su gomma.
Restò in essere una rete ferroviaria che si estende in Basilicata per 111 km. e 75 di questi ultimi sono sostanzialmente inutilizzati(la tratta Avigliano Lucania- Gravina di Puglia dove i centri abitati da mille a seimila abitanti distano anche 10 chilometri dalla stazione ferroviaria).
Già nel 2003, nella relazione allegata alla delibera n°3 la sezione regionale di controllo per la Puglia della Corte dei Conti , ebbe a notare che il rapporto tra i ricavi del traffico ed i costi operativi e che avrebbe dovuto toccare quota 35 era sceso al 7% e giammai la Basilicata avrebbe raggiunto l’agognato obbiettivo tanto è che la predetta Corte concludeva con le seguenti parole:appare evidente che, per i servizi che si svolgono prevalentemente in territorio pugliese, i conti aziendali, pur essendo deficitiari, si pongono non di molto al di sotto della misura minima del 35% del rapporto tra ricavi-costi del servizio, stabilita dal legislatore; al contrario, per i servizi svolti in territorio lucano, i conti aziendali sono talmente lontani dal succitato indice minimo del 35%, da imporre alle competenti sedi serie ed urgenti valutazioni; specie per il servizio ferroviario che risulta quello maggiormente deficitario, sulle possibilità di ristrutturazioni ed adeguamenti, tali da renderli più concorrenziali e sulla concreta utilità della permanenza stessa del servizio ferroviario. La magistratura contabile pugliese fu chiara. Da allora indagini dei costi e dei ricavi non sono stati resi pubblici ma la situazione, per la Basilicata, non dovrebbe essere cambiata di molto.
Gli uffici regionali con loro nota ed a seguito di interrogazione con risposta orale del Consigliere regionale Francesco Mollica avvenuta il 26/6/2012 ebbero a rispondere con modalità epistolare anche all’Assessore alle infrastrutture,OO.PP. e mobilità con nota di protocollo 164684/76 AF del 24/9/2012 . In detta nota si affermava che non era possibile procedere a gara per l’affidamento dei servizi ferroviari e che pertanto non sarebbe stato possibile predisporre e sottoscrivere un nuovo contratto di servizio, né modificarne l’oggetto. Il supporto giuridico era dato da un DM: il n° 4384 FS del 10/03/2004 e che considerava le società a gestioni governative presenti in Puglia, Basilicata e Calabria soggetti attuatori degli interventi per l’ammodernamento e messa a norma delle relative infrastrutture ferroviarie e la mancata regionalizzazione era motivata dal mancato raggiungimento del fatidico rapporto 0,35.
Questo DM è comparso negli uffici regionali solo nei primi giorni del 2012 e non a caso la data risulta essere quella di un FAX trasmesso dalla Segreteria Affari Generali delle Fal di Bari – 080 5234321 all’utenza 0971 471664 che risulta in carico agli uffici delle Fal di Potenza.
Solo allora in Regione si è cominciato a parlare di impossibilità al rinnovo del contratto di servizio, dimenticando, però, che il predetto Decreto Ministeriale era del 2004 e che nel 2010 la Regione ha proceduto al suo rinnovo con valenza triennale a partire dal 1 Gennaio 2009 e valido fino al 31 Dicembre 2011. La somma che è stata versata nel triennio a fronte del contratto di servizio alle Fal è, in particolare, di 20 milioni e 067 mila euro per il 2009, 20 milioni e 531mila euro per l’anno 2010 e 20 milioni e 839mila euro per il 2011.
La comparsa del predetto DM ci ha fatto non poco insospettire perchè non è stata trovata alcuna traccia della sua esistenza sulla rete dove è semplice consultare qualsiasi legge o decreto ed allora mi sono rivolto all’URP del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per avere lumi e quest’ultimo ha rinviato il quesito a quella che si definisce Biblioteca Caraci: si tratta in realtà della Biblioteca del settore trasporto terrestre con sede in via Caraci di Roma e facente capo al predetto Ministero ( allegato 3: mail intercorse).Nasce più di un sospetto che questo decreto non sia più operativo e che nulla osta affinchè si possa procedere a razionalizzazione il trasporto delle FAL previa regionalizzazione. Facendo riferimento al contratto di servizio firmato nel 2010 tra Regione Basilicata e direzione delle FAL si evidenzia come la percorrenza è di 690 mila chilometri su ferrovia e 2,2 milioni su gomma pari al 76% del servizio di trasporto; attualmente il servizio automobilistico delle Fal si estende per ben 1171 KM, di cui 848 in Basilicata e solo 323 in Puglia. Nel summenzionato allegato alla delibera N°3 della sezione di controllo pugliese , in merito al trasporto su gomma si evidenzia come nel territorio pugliese, il servizio svolto ha carattere essenzialmente integrativo di quello ferroviario, mentre in Basilicata ha carattere prevalentemente sostitutivo della ferrovia. C’è da aggiungere che con molta probabilità non è neppure sostitutivo perchè si tratta, per la maggior parte, di territori non serviti da ormai 30 anni dalla rete ferroviaria che è stata completamente smantellata. E’ un normale trasporto su gomma che può rientrare tranquillamente nel T.P.L. con i vantaggi economici che andremo a specificare in appresso e, comunque, molte delle corse fatte dagli autobus delle fal vanno in concorrenza con il tpl del Cotrab e quindi con una armonizzazione dei servizi si potrebbe ancora di più razionalizzare la spesa, aumentare i servizi dove servono e dove si raggiunge il famoso 35 per 100 di ricavi previsti dal decreto legislativo 422/ 96 e sue modificazioni.
Un chilometro percorso dalle Appulo- Lucane su strada grava nelle tasche dei cittadini lucani per 3,70 euro mentre il contratto stipulato nell’ambito del TPL con il Cotrab in regime di concorrenza costa solo 1,40, moltiplicato per le percorrenze si avrebbe un risparmio annuo pari a 5 Milioni di Euro. Nella interrogazione alla quale ho fatto riferimento, il Consigliere Regionale Francesco Mollica ebbe modo di affermare che i servizi sostitutivi di Trenitalia costano 2,20 euro a chilometro e parliamo di veri servizi sostitutivi; non si comprende come si giustifica quel 3,70 o il silenzio che circonda la gestione delle Fal. Spesso si parla , notizie di stampa, di assunzioni di parenti di alti dirigenti del Ministero dei Trasporti o di funzionari della Regione.
Bisogna recuperare alle esangui casse regionali almeno l’importo pari alla differenza di costo con il servizio sostitutivo di Trenitalia e che già sarebbe oltre i 3 Milioni di Euro anche se siamo convinti che una volta regionalizzata la ferrovia, il trasporto su gomma può andare a gara previa razionalizzazione, il trasporto ferroviario razionalizzato e tutto quello che non è pertinente la gestione può passare nella disponibilità della Regione Basilicata e mi riferisco particolarmente a Piazza della Visitazione di Matera , alla vecchia stazione ferroviaria che insiste su detta piazza. Sono tutte cose che , prive di valenza funzionale per il trasporto, vengono restituite ai cittadini che attraverso i loro organi elettivi potranno programmare il territorio.
Pio Abiusi
Anche al consigliere Lamacchia offriamo ll’opportunita’ di contestare, con i numeri, la convenienza per la Città e non l’interesse specifico esclusivo delle Fal in merito al prolungamento della metropolitana. Capiamo che il conflitto di interessi tra il ruolo di consigliere comunale e quello di consigliere di amministrazione delle Fal, nel quale Lamacchia si trova, crei per lui l’imbarazzo della scelta, ma la sensazione che si avverte, leggendo il suo comunicato, e’ che abbia già abbondantemente scelto di stare dalla parte delle Fal. Nella realtà ancora nessuno dei pochi difensori del prolungamento della metropolitana ha ancora preso carta e calcolatrice per dimostrare che la città ne avrebbe vantaggi economici e non solo pesanti carichi gestionali tutti spostati a favore del bilancio delle Fal. I numeri si contestano con i numeri e non con proclami che si utilizzano in modo strumentale. Aspettiamo l’invito ad un ulteriore incontro pubblico , sempre che ci siano i numeri per tentare di dimostrare il contrario. Sino a quel momento sarà’ difficile dimostrare che la metropolitana di 800 metri, al costo di 8,1 milioni di euro ed al costo di gestione annuo di svariate centinaia di migliaia di euro a carico del bilancio comunale, cioè a carico delle tasche dei cittadini, e’ un affare. Anzi lo è’ certamente per le Fal e per il suo consiglio di amministrazione.
ok bisogna farsi sentire e mettere tutto quello che sai a disposizione di tutti forse anche con qualche manifesto o volantino di questa lettera
beh! apprendo che il mandato dell’attuale C d’A delle Fal è scaduto. Le amenità del cosiddetto investimento di 8,1 meuro perso è cosa abbondantemente dimostrata con i numeri circa la non fattibilità economica dell’operazione e serviva a procurare ulteriori risorse alle fal e poi, siccome sarebbero state insufficienti, altre ancora.
Circa la spending review non c’è dubbio che le Fal le abbiano fatte a spese del bilancio regionale.
Rispetto a stime ormai consolidate le FAL costano il 35% in più di quello che dovrebbero costare nell’ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Basilicata.
Tutto l’ammodernamento è avvenuto con fondi regionali- pugliesi e lucani-, mi auguro che le fal abbiano messo, almeno, i soldi per il carburante.
Nell’ambito della economicità della gestione abbiamo guadagnato un direttore generale ed un vice direttore generale o meno?
Le due figure fino a ieri non c’erano ma adesso bisogna dare spazio a Colamussi e ad una figura non identificata lucana.
Le amenità tra Fal e Comune di Matera non credo riguardino e si risolvono solo quando le Fal saranno regionalizzate, smontate e daranno un servizio adeguato alla collettività lucana e con prezzi competitivi.
Si capisce chiaramente che il consigliere Lamacchia non ha mai viaggiato su un treno FAL, se elogia in modo spudorato sia la gestione con soldi pubblici (cioè nostri) che il servizio di merda che fornisce ai cittadini materani!!!! E questo signore rappresenta anche all’interno delle FAL i cittatdini materani???? Dovrebbe solo vergognarsi…….
Leggere i comunicati stampa di componenti del Consiglio di Amministrazione FAL mette sempre ottimismo. Bilanci in attivo, nuovi mezzi, linee ferroviarie rinnovate. Bisogna riconoscere il cambio di passo dell’azienda.
A guardare, invece, le cose da un altro punto di vista, quello dell’utente, vengono in mente alcune considerazioni.
Il rinnovamento del parco autobus e rotabile arriva dopo trent’anni di quasi totale immobilismo, anni in cui la dirigenza non ha assolto ai propri “obblighi”, citando il consigliere Lamacchia; oggi l’azienda investe, ma questa dovrebbe essere la norma, non l’eccezione, pertanto sembrano inopportuni i toni trionfalistici di certi comunicati.
I tempi di percorrenza ultimamente si sono addirittura allungati. Viaggiare in treno da Matera centrale a Bari centrale (circa 70 chilometri) richiede da un minimo di un’ora e trenta a un massimo di un’ora e quarantacinque minuti. Tempi che arrivano fin quasi a due ore viaggiando in autobus (unica eccezione la corsa delle 7:30 da Villa Longo). Per decenza non cito i tempi richiesti per raggiungere Potenza da Matera, ritenere che esista un collegamento FAL tra le due città è puro ottimismo.
Riguardo il prolungamento della linea “metropolitana” fino all’ospedale, inutile tornare nel dettaglio su una questione già a lungo dibattuta: costi elevati (di realizzazione e mantenimento) e benefici minimi (il numero di corse giornaliere sulla linea sarebbe aumentato in misura impercettibile) rendono l’opera poco convincente. Se si trattasse di una linea interamente interrata, elettrica e con frequenza pari a quella degli autobus urbani (15 minuti), sarei il suo primo sostenitore; l’investimento iniziale sarebbe elevato, ma i costi di gestione sarebbero inferiori e si potrebbero seriamente ridurre il traffico in superficie e l’inquinamento.
Piccola nota finale sulla firma del comunicato: visto il contenuto, sarebbe stato più opportuno firmarsi “Il Consigliere DI AMMINISTRAZIONE FAL Michele Lamacchia”.
Sig. Piero, vedo che di materia ferroviaria non sei molto informato….. i tempi lunghi, sono dettati dal fatto che i treni FAL, viaggiano da Altamura a Bari e viceversa, su un solo ed unico binario, molto intasato…..!!!!!
Invece con il doppio binario da Bari Scalo fino ad Altamura, tutto questo problema viene risolto…….se vuoi sapere altro contattami…saluti
Gentile dirigente,
La ringrazio innanzitutto per la disponibilità. Riguardo le novità che miglioreranno il servizio FAL sono certamente meno informato di chi dirige l’azienda, è un dato di fatto inoppugnabile e, credo, naturale.
Approfitto della Sua cortesia per porLe alcune domande. Quando sarà attivo, realisticamente, il doppio binario tra Bari e Altamura? Quali saranno i tempi reali di percorrenza tra Matera e Bari? Si ritiene necessario e, eventualmente, si prevede di raddoppiare il tratto Matera-Altamura (i tempi di attesa in località Marinella sono a volte biblici)? Resta la questione degli autobus, che prevedono una sola corsa diretta per Bari.
Comprenderà lo scetticismo di noi utenti, che abbiamo atteso per anni che il servizio FAL diventasse quantomeno decente. Rileggendo il mio intervento precedente, noterà che ho innanzitutto riconosciuto il cambio di passo dell’azienda. Ribadisco, tuttavia, di ritenere inopportuna l’autocelebrazione di alcuni; fare il proprio dovere è la normalità, oggi si sta facendo anche qualcosa in più e di questo va dato atto, ma gli sforzi compiuti oggi derivano da demeriti tutti interni alle FAL. Noi utenti possiamo incoraggiarvi a continuare su questa strada, ma non potete chiederci di far finta che il servizio sia già adesso sufficiente, ancor più dopo anni in cui abbiamo vissuto ogni tipo di disagio. Disagi che avremmo voluto far provare a Voi amministratori. Il futuro FAL appare roseo, ma noi viaggiamo nel presente.
Buon lavoro a Voi e per noi utenti l’augurio di poter essere presto soddisfatti del servizio. Magari, un giorno, potremo dire che non vogliamo le Ferrovie dello Stato perché le FAL sono di gran lunga superiori. Sognare non costa nulla.
Grazie in anticipo per le risposte che vorrà fornire.
Caro piero, io lavoro alle FAL da ben 18 anni… E’ rimasto tutto immutato fino a circa quattro anni fa. All’arrivo del nuovo consiglio di amministrazione eravamo tutti scettici, Oggi voglio pubblicamente ringraziare questo Consiglio per la serietà e i risultati che ci hanno dato… dimostrando che anche prendendo critiche se si persegue un obiettivo nobile si ottengono i risultati. I contributi pubblici e i contratti di esercizio li prendono anche gli altri gestori di TPL, Aver avuto la capacità di sostituire il parco macchine, in una azienda come le FAL è un successo insperato per tutti noi operatori di esercizio che conosciamo i vertici aziendali. Questo Consiglio ha messo in riga tutti e ha chiamato al dovere chi ha sempre gestito il torbido. Siamo onorati di aver avuto come consiglieri persone per bene e capaci come Colamussi Lamacchia, Dipietrangelo.
Caro Pino,
ho letto e apprezzo l’entusiasmo di voi lavoratori. Spero sia contagioso!
Saluti.
Piero
Pino,,, ti ricordi quando dicevamo che questi dovevano essere peggiori degli altri precedenti? Sono stati veramente bravi e seri. Inizialmente ci siamo comportati da nemici ma questi guardavano lontano. Purtroppo i disagi che le vecchie gestioni hanno provocato agli utenti le paghiamo ancora oggi. FAL per l’opinione pubbblica è sinonimo di schifo ancora oggi. questo consiglio ha avuto il carattere di perseguire obiettivi i cui risultati noi li vediamo in anteprima mentre l’utenza li deve ancora capire. Ringrazio a nome dei dipendenti FAL il Consiglio di amministrazione. Io faccio il macchinista, ero presente il 29 settembre dell’anno passato all’inaugurazione del treno nuovo. Colamussi e Lamacchia avevano le lacrime agli occhi per la forte emozione. Stanno circolando grazie a loro treni di ultima generazione,,, bellissimi. Io guido oggi i vecchi e i nuovi. se non fosse stato per le capacità di questi amministratori sarei ancora con i vecchi.. Ce ne sono ancora sette treni ma se è vero che ne arrivano altri dieci allora mi inchino per ringraziarli… no mi inchino ugualmente…
P.S. l’ho gia fatto personalmente ma volevo dirlo pubblicamente. Ben venga questa gente capace. Leggo critiche insensate dettate da astio ma l’operazione di fornire il servizio metropolitano alla Città di Matera era intelligente.
Caro Mario,
Lei ha centrato in pieno la questione. Il beneficio del lavoro di oggi ricade su noi utenti solo dopo qualche tempo. Speriamo di vedere i frutti di questo impegno quanto prima. Per adesso, c’è ancora da migliorare tanto.
P.S. Le mie critiche verso il progetto della metropolitana sono rivolte al rapporto costi-benefici per Matera, non all’idea in sé. Avendo già esposto quelle che, secondo me, sono le caratteristiche che dovrebbe avere la linea urbana, non mi ripeto. Le garantisco che non provo alcun astio.
Saluti.
Piero
Ma La Macchia quanti caffè deve pagare, può bastare! Dalle parti mie si dice: domanda al cantiniere se il vino e buono. Volete che metta in fila tutti i soldi pubblici che sono serviti per fare tutto anche gli interventi inutili?Resta un dato di fondo, il carrozzone dovrà essere regionalizzato e per la Puglia il trasporto ferroviario si attaglia meglio, dati i numeri e le caratteristiche, per la Basilicata il trasporto è, sostanzialmente, su gomma e lo è già e dovrà costare come il normale TPL.
Cavolo… Ieri ho viaggiato con il nuovo treno… Finalmente… A matera quando arriva?
Ma Lamacchia da quanti anni è nel C d. A delle fal ? Ma anche per lui non è arrivato il momento di andare a casa…..?
Allora lo ripeto, per collegare città capoluogo serve lo scartamento ordinario e cioè le fs non le fal! non parliamo di treni manietici, ma di semplici binari standard! le fal se proprio vogliono continuare a campare le facessero funzionare come spostamento metropolitano all’interno delle singole città: Matera, Altamura, Bari, etc. magari con treni elettrici. E qui vengo ad una nota dolente: apprezzo le associazioni e i singoli cittadini attivi per quello che fanno, ma spesso peccano di presunzione, in questo caso, tutte quelle proteste per allungare il servizio metropolitano fini all’ospedale di Matera sud le ho trovate al quanto dannose per lo sviluppo della città.. L’idea era ottima, se ben integrata con i bus e se ben informati ed “educati” i cittadini a spostarsi con mezzi pubblici; risultato della protesta? più di 8 MILIONI di euro andati PERDUTI! colpa dell’amministrazione? stavolta non credo, colpa di quelle associazioni, che per quanto si impegnino per il progresso della città, dovrebbero anche ammettere sbagli e magari mettersi un pò più in discussione e non credere di sapere sempre e solo tutto loro..
+magnetici
p.s. gli 8 milioni di euro erano fondi statali e non regionali, già ne arrivano pochi al sud ed in particolare a Matera, se poi ce li facciamo sfuggire per critiche sterili e fuoriluogo allora stiamo messi male..
Ricorda, però, che il servizio sarebbe costato al Comune, a noi, 230.000 euro l’anno. A fronte dei quali ci sarebbe stato un aumento del numero di corse dalle attuali 41 a 51, 20 in una direzione e 21 nell’altra. Praticamente una frequenza media di 1 corsa ogni 52 minuti, contro 1 corsa ogni 15 minuti garantita dagli autobus sulla stessa linea. Il servizio di metropolitana leggera avrebbe potuto integrare quello degli autobus, non certo sostituirlo. Ricordo anche che si è detto (ma qui non ricordo la fonte, perciò è da prendere con il beneficio del dubbio) che le corse non possono andare oltre la frequenza di 1 ogni 25 minuti poiché le littorine sono a gasolio e la linea interrata non è dotata di areazione forzata, per questo è necessario attendere il ricambio d’aria naturale.
Quando si parla di costi benefici capisco chiaramente che Acito dice falsità’. Una infrastruttura viene realizzata tenendo conto della complessità di benefici che porta ad una comunità’ . I benefici si misurano valutando le ricadute che l’iniziativa ha sul territorio che serve. Rivitalizza zone dell’area potenzialità di sviluppo, servizio nei confronti di grossi centri attrattori(ospedale materano collegato direttamente con Bari Altamura Gravina) razionalizzazione delle modalità di trasporto, riduzione di chilometri percorsi su gomma (non digerito da Acito), ecc. Mi fa ridere amaramente quando leggo da un ingegnere affermazioni del genere.. Delle due l’una.. O Acito é ignorante (escluso) o é in malafede( certo). Il costo di 8.100.000 é per i comuni mortali sembra esagerato ma sono i costi ferroviari… È Acito lo sa molto bene… Aveva solo l’ordine di stella di evitare che si riducessero i chilometri percorsi con gli autobus degli amici suoi..
Caro Dir. FAL, innanzitutto faresti cosa gradita se non ti nascondessi dietro l’ anonimato di una sigla indefinita ma ci mettessi il tuo nome e cognome. Poi, per l’ analisi costi benefici non puoi trascurare il costo a passeggero. Quanto ci costerebbe il servizio della metropolitana, tra investimento iniziale e costi di gestione, per il misero numero di passeggeri che la utilizzano. Quando le Fal, a cui credo tu sia particolarmente legato, dimostreranno che i passeggeri che utilizzano la metropolitana passeranno da poche centinaia al mese ai 2.800.000 ( hai letto bene duemilioniottocentomila) all’ anno, previsti dal Pum, allora ne riparliamo. Nel frattempo le Fal farebbero bene a dimostrare alla Città quale strategia intende adottare per aumentare le presenze nei 7 kilometri tra venusio e Matera sud ( tratto definito urbano nel Pum). Comunque sempre a disposizione per un incontro, anche pubblico, così la faccia la mettiamo pubblicamente entrambi.
Piero… Purtroppo anche in questo hanno buttato tanta disinformazione. Il bando vinto da miccolis prevede che il 30% dei chilometri può essere affidato al trasporto con ferrovia… Per cui miccolis sa benissimo che se l’amministrazione decide deve cedere il30% della torta di sei milioni annui di appalto. Per cui quando Acito dice che che i costi sono a carico del comune dice una falsità perché il comune già li spende tutti con gli autobus.
Inoltre oggi la linea ferroviaria di matera é servita da 15 coppie di treni, cioé passano nelle 12 ore passano 30 treni (andata e ritorno) cioé uno ogni mezz’ora già pagati dalla regione, cioé a costo zero per il comune. La proposta di FAL era di dare al comune il servizio gratuitamente ogni mezz’ora e a pagamento solo le corse aggiuntive , in alcune ore di punta, per scendere ai 15 minuti.
Questo Lamacchia lo,ha detto in tutte le lingue e scritto sui giornali… Purtroppo inascoltato da un Consiglio demenziale che ha creduto ad Acito e alle pseudo associazioni di pio abiusi e company. Risultato.. 8.000.000 persi… Grazie ad Acito, abiusi e quattro peones consiglieri comunali.
Caro Dir. FAL, mi spiace correggerla, ma mi risulta che il costo del traporto pubblico urbano per la città di Matera ammonti a circa 4,3 milioni di euro all’anno, non 6, per 1.380.000 km/anno. Questo è quanto riportavano gli organi di informazione. Il 30% della percorrenza, pari a 414.000 km/anno, potrebbe teoricamente essere affidato a FAL, ma, anche se fosse andato in porto il progetto di metropolitana leggera, FAL non avrebbe potuto garantire tali percorrenze. Il calcolo è semplice: 414.000 km/anno equivalgono a 1.134,25 km/giorno (considerando 365 giorni all’anno, dato che sarebbe impensabile non garantire un servizio urbano nei giorni festivi); non conosco con precisione la lunghezza della linea ferroviaria da Venusio all’ospedale, ma credo che possa essere approssimata (in eccesso) a circa 13 km: dividendo i 1.134,25 km/giorno per i 13 km di ogni corsa, si ottiene un valore di 87 (ottantasette!) corse al giorno, contro le 41 da lei citate. E’ chiaro che FAL potrebbe prendere in carico meno della metà della quota prevista dal bando.
In breve, le 10 corse aggiuntive proposte da FAL avrebbero coperto un massimo di 130 km/giorno, 47.450 km/anno, ad un costo di 230.000 euro/anno. Lo stesso chilometraggio viene pagato su gomma 134.284 euro/anno. Dato che i conti si fanno sulla base dei chilometri previsti dal bando e di conseguenza si calcola l’esborso economico (non il contrario), ci sarebbe stato un aggravio per le casse comunali di circa 100.000 euro/anno.
Questi, all’incirca, i costi, valutiamo i benefici: bisognerebbe comparare le emissioni degli autobus con quelle delle littorine, così da esplicitare i vantaggi del trasferimento da gomma a rotaia; sviluppo e rivitalizzazione dell’area interessata sono tutti da dimostrare, dato che il trasporto pubblico copre già quella zona, con maggiore capillarità; il collegamento dell’ospedale di Matera con Bari, Altamura e Gravina è un aspetto ancor più controverso dal mio punto di vista. Siamo certi che la littorina sia un fattore determinante nella scelta del luogo di cura? Cosa hanno in meno il Policlinico di Bari (!) e il nascente Ospedale delle Murge rispetto al nostro? Quanti passeggeri in più avremmo?
Mi sembra strano che un dirigente della società ignori tutti questi aspetti, ancor più assurdo che FAL non metta a disposizione di tutti le sue valutazioni in merito, valutazioni quantitative e non meramente qualitative (numeri, non parole).
Altro grave errore da lei commesso, il calcolo della frequenza. Le 30 corse attuali (31 per l’esattezza) non coprono un arco di 12 ore ma di 17 ore e 30 minuti. Inoltre, la frequenza va calcolata sulle corse di ogni direzione e non su quelle complessive. Se voglio raggiungere il centro di Matera da Villa Longo, non posso certo salire sulla littorina che viaggia verso Venusio, mi sembra elementare. Dunque la frequenza media attuale è di una corsa ogni 65 minuti in uscita (da Lanera a Venusio) e di una corsa ogni 70 minuti in direzione opposta. L’aumento di 5 corse per direzione non avrebbe certo garantito la frequenza desiderata negli orari di punta (mattina, ora di pranzo, sera). Insomma, o si sostengono le opinioni con i numeri, o si parla al vento.
Concludo facendole notare che non ha risposto a nessuna delle mie domande.
Saluti.
Piero
Acito…. mi dispiace… a volte ammettere di aver fatto una clamorosa cazzata a danno della Cità è onorevole… ammettere di sbagliare è segno di umiltà… continui ad essere borioso… mi dispiace…. ammetti che hai fatto perdere alla città una opportunità e 8.000.000 di euro. Tutti possiamo sbagliare… i benefici non sono misurabili con la calcolatrice…. usi questa tattica per fare presa… e potevio avere un minimo di ragione se quei soldi fossero rimasti e serviti per altro… ma tu sei RESPONSABILE di averli fatti perdere al comune di matera…. nn capisco con chi credi di parlare… l’anello al naso è pur vero che ce l’hanno in molti ma una buona fetta capisce tale e quale quali sono le tue colpe e lo dimostra la tua arroganza a voler difendere una causa persa…
Non le sembra di esagerare attribuendo tutto questo potere al solo consigliere Acito?
I benefici si misurano anche con la calcolatrice, di certo non si misurano mai con le belle parole.
Saluti.
P.S. Mi dispiace anche, se proprio devo dirla tutta, aver votato per la tua lista… tre anni fa. io ammetto di aver sbagliato… a votarvi.
Mario, non dimenticare che la proposta concreta e fattibile, sotto tutti i punti di vista, era di utilizzare gli 8 milioni di euro per completare la tangenziale ovest, per chiudere un anello stradale incompleto e dare una soluzione definitiva al traffico urbano. Opera che, dimostrammo negli incontri pubblici, rientrava nella stessa tipologia del finanziamento della metropolitana. La verità e’ che dopo aver proposto la soluzione della tangenziale, alternativa alla metropolitana ma molto più utile, l’amministrazione e’ stata capace di perdere 20 milioni dei pisus, tra cui gli 8 destinati inizialmente alla metropolitana e sicuramente rimodulabili nel completamento della tangenziale. Quindi dovresti chiedenti chi è responsabile di aver perso i 20 milioni dei pisus e se i finanziamenti sul fondo sviluppo e coesione, che dovrebbero sostituire i pisus, saranno veramente destinati a questa citta’. Comunque, caro Mario, le valutazioni sulla questione della tangenziale – metropolitana e’ stata dibattuta lungamente nel consiglio comunale per cui ti invito a leggere gli interventi dei consiglieri. Quanto alla mia arroganza, ti chiedo, con sincera umiltà, di potermi confrontare con te, perché oltre al piacere di conoscerti di persona, potrei anche acquisire le motivazioni che mi servirebbero a cambiare idea. Solo gli stolti non hanno mai dubbi.