Una cittadina materana, Maria Felicia Padula, ha scritto alla nostra redazione per raccontare il furto avvenuto all’interno del suo appartamento a Matera. Di seguito la nota integrale.
Spett.le redazione,
vi scrivo, tra lacrime e rabbia, per raccontarvi di una violenza subita da me e dalla mia famiglia,una violenza con cui migliaia di italiani e decine di materani,purtroppo, sono costretti a fare i conti quotidianamente, una violenza che non mostra tracce tangibili sul corpo, ma che lacera l’anima,una violenza che, il più delle volte, lascia indifferenti le Istituzioni.
Lo scorso venerdì il mio appartamento, insieme ad altri due, siti nello stesso stabile, è stato oltraggiato da una banda di criminali, presumibilmente di etnia Rom.
Tra le 9.10 e le 12.45 di un qualunque frenetico e trafficato venerdì mattina materano,in una delle strade principali del centro cittadino (via Lucana), alcuni beceri individui hanno violato l’intimità più profonda di una famiglia, si sono insinuati, come serpi fameliche, nella nostra casa,nella nostra vita. Indisturbati hanno messo sossopra l’intero appartamento: cassetti aperti, scardinati e rovesciati, scatole scoperchiate e contenuti seminati sul pavimento, biancheria fuori dalla lavatrice, decine di libri aperti e gettati per aria(ne avessero letto almeno uno di quei libri, forse avrebbero avuto un barlume di coscienza), mobili smontati, letti sfatti, ricordi calpestati, sacrifici andati al macero.
Indisturbati sono scappati, portandosi via un bottino modesto, ma dal valore affettivo inestimabile.
Il rientro a casa è stato traumatico, shockante, agghiacciante, difficile da metabolizzare e superare.
Il nostro spazio domestico, un’estensione del nostro corpo, la trasfigurazione dell’utero materno, è stato vilipeso da individui spregevoli, ospiti indegni di una società silente e dormiente.
Lo stato di inquietante entropia che ci circonda ha attivato quell’increscioso sentimento di terrore misto a sconforto che ti rende vulnerabile a casa tua, che ti fa disconoscere i tuoi spazi, che ti insospettisce, che ti incattivisce e ti rende orfano di quel valore inalienabile che è la libertà.
Questo mio racconto vuole essere sì uno sfogo, ma anche un monito a tutta la cittadinanza materana.
Purtroppo i “casi di oltraggio della vita domestica”, come altri atti di micro e macrocriminalità,si stanno moltiplicando nella nostra città, che è sempre stata simbolo di onestà,sicurezza e tranquillità, un’ eccezione rispetto ad una regola fatta di corruzione e marciume.
Pertanto chiedo a voi giornalisti di raccontare questo mio increscioso aneddoto e a tutta la cittadinanza di rendere pubbliche le loro esperienze.
Gli ingredienti principali della nostra cultura, oggi celebrata dall’Europa intera, sono soprattutto l’onestà e l’orgoglio! Difendiamo, dunque, con tenacia la nostra sicurezza!
Maria Felicia Padula
Ti capisco. A me è capitato tre volte. E’ indescrivibile lo stato d’animo nel vedere in che condizioni lasciano l’appartamento saccheggiato. Due volte mi è capitato con i malfattori in casa mentre rientravo con le mie bambine. Non è colpa delle forze dell’ordine che fa più del loro dovere mettendo a rischio la propria vita per salvaguardare la nostra. Le colpe sono dello Stato che non potenzia e mette in condizione le forze dell’ordine di poter agire a copertura di un territorio. Certo non possiamo rassegnarci a subire passivamente queste “invasioni di campo”. E’ necessario, secondo me, rendere pubbliche tutte le umiliazioni che subiamo noi cittadini prima e, le forze dell’ordine che devono combattere con pochi eroi poco equipaggiati, a combattere contro una organizzazione di criminali che si avvalgono della complicità di propri connazionali che li ospitano e delle leggi, quando vengono presi, che li rimettono in condizioni di agire impunemente sia in zona che in altri posti. Posso solo capirti e darti un in bocca al lupo, un invito a non rassegnarti e continuare a credere nelle forze dell’ordine.
nino silecchia
Le forze dell’ordine, soprattutto in piccole realtà come la nostra, con gli scarsi mezzi di cui dispongono svolgono un lavoro encomiabile.
Il problema è sempre ai vertici di quest'”italietta” che soccombe in silenzio.
In un Paese privo di Stato, con una classe di politicanti capaci di intendere solo il proprio volere, noi cittadini onesti siamo bistrattati e offesi.
Senza nessuno che ci tutela…dobbiamo farlo da soli…
Grazie per la solidarietà.
M.F.Padula