Angelo Montemurro, consigliere comunale PD, contesta la decisione del Comune di Matera di predisporre gli atti per concedere alla società De.FA. Sas l’uso della torre faro del campo sportivo per l’installazione di un impianto di telefonia mobile e l’occupazione di una porzione di terreno di circa 20,00 mq per l’alloggiamento dei suoi apparati. Di seguito la nota integrale.
Lo stadio: antenne selvagge.
Si rileva con estremo stupore che nonostante il consiglio comunale nella seduta del 15/10/2012 ha deliberato all’unanimità di definire un regolamento comunale che disciplini l’installazione degli impianti di trasmissione e nonostante la giunta comunale nella seduta del 21/07/2013, rilevata la necessità di tutelare il diritto alla salute pubblica dai rischi derivanti dall’inquinamento elettromagnetico, la giunta ha dato indirizzo al dirigente del settore di predisporre gli atti conseguenziali per la futura installazione di impianti di telecomunicazioni, il dirigente in data 30/07/2014, a ridosso delle ferie estive e solo dopo “appena “ 2 anni dalla richiesta, concede alla società DE.FA. s.a.s (non sembra iscritta al registro delle imprese) l’uso della torre faro del campo sportivo per l’installazione di un impianto di telefonia mobile e l’occupazione di una porzione di terreno di circa 20,00 mq per l’alloggiamento dei suoi apparati.
Dov’è il regolamento comunale che disciplina l’installazione degli impianti di trasmissione?
Il dirigente ha verificato dalle tavole dell’ing. Fantasia che in una prima analisi redatta in via Sicilia si raggiunge un valore di campo elettrico di 3 volt/metro? Cioè vicino alla soglia di attenzione stabilita dal D.P.C.M. 08/07/2003 che fissa i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità?
Inoltre nelle tabelle di misurazione effettuate dall’ing. Fantasia si evince chiaramente che la zona del Campo Sportivo è la zona più contaminata da inquinamento elettromagnetico e poiché è una zona fortemente antropizzata e con presenza di scuole dell’infanzia e primaria, nelle tabelle si doveva indicare il valore di attenzione e non il limite di esposizione come dichiarato dal dettato normativo, motivo per cui, penso che non si possa continuare ad invaderla di antenne a discapito della salute dei cittadini e degli alunni delle scuole limitrofe.
Oltremodo nelle tabelle di misurazioni condotte manca completamente l’analisi del campo magnetico ed i confronti di tale analisi con i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità sanciti dal D.P.C.M. 08/07/2003, per cui, prima di rilasciare una Nuova Autorizzazione è d’obbligo ed opportuno, a mio avviso, completare il quadro conoscitivo e le analisi strumentali.
Voglio ricordare che nel sito del Comune, dove sono presenti questi dati, è riportata l’analisi fatta dal sindaco e dall’assessore al ramo che riporto testualmente:
“Questo strumento (lo studio dell’ing. Fantasia) ci aiuta a pianificare una nuova organizzazione delle localizzazioni delle antenne telefoniche e radiotelevisive, a cui le compagnie telefoniche dovranno attenersi al fine di evitare l’istallazione in luoghi non idonei (vedi il caso di c.da Agna) oppure in zone con criticità dovute alla alta concentrazione di impianti radiotelevisivi (zona Murgecchia e stadio comunale).
I comuni, secondo una recente sentenza del Consiglio di Stato, hanno il potere di dettare disposizioni regolamentari (e quindi generali), per assicurare il migliore insediamento, sotto il profilo urbanistico e territoriale, degli impianti di telecomunicazione, tenendo anche conto dell’esigenza di minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. La giurisprudenza ha quindi più volte riconosciuta la legittimità dell’esercizio di tale potere, posto a presidio di interessi di rilievo specifico a livello locale, quali la presenza di siti che, per la loro destinazione d’uso, possano essere qualificati particolarmente sensibili alle immissioni elettromagnetiche.
Per cui consiglio al dirigente di revocare immediatamente questa determina “balneare”, nonché all’ARPAB di effettuare ulteriori analisi specifiche su di un sito sensibile, così come previsto dal D.P.C.M. 08/07/2003, e di esprimere parere contrario alla compatibilità del progetto presentato ai limiti di attenzione ed agli obiettivi di qualita’, nonché all’assemblea consultiva permanente di verificare con attenzione che vengano condotti studi più approfonditi, completi e dirimenti per salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini.
In attesa che la scienza dia altre risposte sugli effetti dell’elettromagnetismo, conviene cautelarsi per ridurre enormemente rischi e problemi per l’uomo e l’ambiente.
Angelo Montemurro, consigliere comunale PD
Non si capisce il motivo perché il Comune di Matera autorizza sempre posti non idonei per l’installazione di antenne selvagge. Infatti, ultimamente fu installato al Rione Agna, nei pressi dell’impianto scolastico nido,scuola materna, scuola elementari e medie. Adesso é stato anche autorizzato nello stadio XXi settembre che oltre a svolgere attività sportiva e circondato da scuole materne ed elementari. Sarebbe opportuno affinché questa Torre Faro di telefonia mobile venga installata lontano dal centro abitato e soprattutto da scuole e da impianti sportivi. Un plauso al Consigliere Montemurro che tempestivamente a messo in risalto questo annoso problema. I Consiglieri tutti devono far pressioni presso la Giunta per il ritiro immediato della predetta installazione. Tenuto conto che in data 21 luglio 2013 fu preso in considerazione affinché prima di rilasciare autorizzazioni del genere si tuteli il diritto alla salute pubblica dai rischi derivanti per radiazioni elettromagnetiche.
Pasquale Fontana