L’imprenditore materano Mario Scalcione ha inviato alla nostra redazione le sue riflessioni sulla tragedia che si è consumata nella giornata di mercoledì 6 marzo 2013 a Perugia, con l’uccisione di due donne nella Regione Umbria da parte di un imprenditore che poi si è tolto la vita.
Premetto prima di tutto, la violenza la lascio a questo Stato, che non usa le pistole per ucciderti, ma usa l´indifferenza, la carta e la burocrazia. Lo Stato usa armi più raffinate per ucciderti, poi non è contento di ucciderti subito, ma comincia un opera di tortura, fatta di ipocrisia, di arroganza , di indifferenza,di porte chiuse, alla fine al malcapitato non gli resta che togliersi la vita
Perche prendere questo esempio tragico, come mai un uomo arriva a questo punto? “Credo che la tragedia che si è consumata a Perugia che molti stanno perdendo il lume della ragione”. Quale il movente sara forse “Lo sconforto e l´esasperazione – stanno spingendo alcuni di loro a gesti sconsiderati che non sono giustificabili. Per prevenire tutto ciò non c´è che una soluzione: auspicare che la politica ritorni a fare il suo mestiere, dando risposte credibili, la burocrazia scenda dal suo piedistallo si confronti con la società civile per contrastare il crescente clima di criminalizzazione del lavoro pubblico.
Ma quando le istituzioni ti tradiscono ti ingannano,ti manipolano ti disprezzano ti umiliano ti privano della dignità, quando non hai più niente da perdere comincia a salire la rabbia,la rabbia non la freni, la rabbia non ha paura, la rabbia è imprevedibile
Quante volte ho pensato di fare gesti scellerati?in mente mi è venuto di tutto,
-cosa mi ha trattenuto, non credo la paura, la rabbia non ha paura ,ma forse di più la mia fede nel Signore, solo DIO ha diritto a toglierci la vita.
La classe politica, la burocrazia, ai giornali ,poi sono tutti li ad esprimere il loro cordoglio con dei comunicati stampa ad esprimere il loro dolore ipocrita,lasciando alla notizia un trafiletto, quasi sempre finiscono che negli ultimi tempi soffriva di disturbi mentali. Ma se avvengono fatti come Perugia, ecco che cominciano a fare le vittime, che è colpa della crisi, dei problemi mentali, mai una volta che ammettessero le loro colpe, neanche di fronte alla morte di persone innocenti sanno essere onesti e prendersi le proprie responsabilità. Non ho gli elementi per giudicare cosa ha spinto l´imprenditore di Perugia ha fare un gesto del genere. Quando ti tolgono la dignità quando ti negano la liberta, cerchi di trovare chi ti ascolti, ma trovi solo indifferenza,ti comincia a salire la rabbia,non hai più niente da perdere tutto può accadere.
Io vivo sulla mia pelle questa esperienza di rabbia di frustrazione, contro questo nemico nascosto nella burocrazia e nella politica, quando, la rabbia si scatena diventa facile avvicinarsi alla legge della giungla, sprigionare il nostro essere animali.
Quando persone normali che fino ad ieri, erano padri di famiglia, persone corrette, imprenditori che portavano avanti le loro attività creando lavoro, oggi sono considerati pazzi per le ore ultime azioni, non sono i soli responsabili delle loro azioni, ma la responsabilità va ricercata anche negli uomini che vivono e prosperano nelle istituzioni che hanno istigato questi Uomini .I burocrati , la classe politica sono i mandanti e i responsabili di questi atti scellerati.
Un uomo arrabbiato
Scalcione Mario
Bravo Mario, condivido appieno quello che hai scritto.
Se poi penso che mentre questo brutto episodio frutto della esasperazione, della rabbia, della impotenza di un comune cittadino si concretizzava, a Roma Bersani e la sua compagnia discutevano di bla bla bla e si arrocavano su posizioni che non ci possono portare da nessuna parte.
Questi personaggi non hanno i piedi per terra, non riescono a capire ed intercettare i reali bisogni della gente. Sbagliano e vogliono continuare a farlo senza ritegno e senza scrupoli. L’Italia vive una crisi profonda, le piccole e medie imprese muoiono soffocate dai debiti e dai crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione e il PD e la sua coalizione vogliono farci ancore perdere tempo per paura di affrontare la realtà!
A quante altre follie dobbiamo assistere prima che se ne rendano conto???
L’italia ha bisogno di essere governata da gente che abbia coraggio e idee chiare. Se non avete questo coraggio, fate in fretta una modifica alla legge elettorale e che si torni a elezioni SUBITO!!!
Intanto che i nostri politici ripetono come un mantra che l’Italia è sull’orlo di un baratro, i cittadini sono sempre più soli nella loro disperazione che non è follia, anzi è folle la politica che continua a voler accordarsi per continuare a perpretare lo scempio di una nazione.
Non posso che condivedere in pieno le considerazioni del sig. Scalcione, e vorrei solo aggiungere che anche noi cittadini cerchiamo di farla finita di andare dietro alle promesse elettorali dell’ultima ora, o all’ultimo santone, chiediamogli solo se conoscono la Costituzione e se vogliono metterla in atto visto che in sessant’anni ancora non è stata applicata.
Non posso far altro che condividere il pensiero di Mario.
Cito solo, senza commenti, uno slogan degli anni Settanta di Autonomia Operaia. E’ scritto in un linguaggio che ormai appare datato. Eccolo: “Finché la violenza di Stato si chiamerà giustizia, la giustizia del proletariato si chiamerà violenza”. Ripeto, citarlo non significa essere d’accordo con il suo contenuto, ma soltanto ricordare un periodo storico turbolento che l’Italia ha vissuto.
sono daccordo con te Mario anche se il mo pensiero vuole andare alle vittime di un gesto che per quanto si possano trovare giustificazioni non ha senso…due donne morte: una di 61 anni, tra qualche mese sarebbe andata in pensione, l’altra lavoratrice precaria assunta da poco con contratto a termine. Riavvolgerei il nastro della vita per vedere la felicità di questa donna al momento di questa precaria assunzione, immagino i suoi discorsi in famiglia…la felicità per quel piccolo lavoro, immagino anche che avrà abbracciato i suoi figli e le persone a lei care…penso anche all’altra, forse nonna, forse i suoi pensieri erano tutti rivolti sul cosa fare in pensione, sul come investire quel gruzzolo…figli, nipotini, viaggi…due vite collegate ad altre vite, molte di queste si sono fermate, non dimenticheranno mai… Scusate amici, ma di che cazzo state parlando….ci fate il cappelletto politico….il vero problema è che i valori della vita si sono persi….
Hai ragione Will, però non è voler fare a tutti i costi il cappelletto politico per sentirsi attuali.
I valori della vita di cui tu parli sono descritti e tutelati da una Costituzione che fin’ora nessuno ha mai preso in considerazione; vittime e carnefice sono soltanto il frutto di questa non democratica e tragica realtà che stiamo vivendo.