Donato Nolè, Consigliere comunale di Potenza e Presidente 6^ Commissione Comunale permanente: “TPL occorre un nuovo bando”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
La narrazione riportata sui quotidiani locali in merito al servizio di TPL è semplicemente sconcertante.
L’attuale gestore del TPL locale, riferisce di aver rilevato al suo insediamento mezzi e impianti desueti e non idonei al sevizio sostenendo che all’attualità lo stesso servizio sarebbe in piena aderenza ai patti contrattuali sia nei confronti della committenza che degli addetti e rispetto al servizio reso all’utenza.
Tuttavia nel corso delle audizioni della 6^ Commissione Consiliare permanente che mi onoro di presiedere, sono emerse gravi difformità da parte del gestore del TPL rispetto a tre aspetti principali:
• Servizio erogato e gradimento dell’Utenza;
• applicazione del contratto collettivo di lavoro con gli addetti;
• rapporto contrattuale in corso.
Il servizio erogato, come più volte evidenziato dagli organi di stampa, è risultato da tempo pessimo sia in quanto a prestazione – con frequenti salti di corse e numerose rampe di impianti meccanizzati non funzionanti – sia in quanto a qualità – mezzi non manutenuti e precarietà dello stato igienico sanitario di mezzi e servizi. Sul gradimento dell’utenza, non pare siano emersi particolari entusiasmi in favore dell’attuale servizio; tutt’altro.
Riguardo ai rapporti con gli addetti sul rispetto del CCNL di settore, è noto che alcuni di essi hanno adito le vie legali per vedere riconosciuti crediti non corrisposti o indebiti trattenimenti di compensi accessori o di fine rapporto. Aspetti sui quali si esprimeranno gli Organi aditi.
È da rilevare, tuttavia, che alcune volte il Comune Capoluogo si è sostituito al gestore per onorare impegni economici non onorati da questi.
Veniamo ora al rapporto contrattuale.
Il bando di gara prevedeva, all’art. 2, l’affidamento del servizio per la durata di 24 mesi (1/1/2016, 31/12/2017) con possibilità prevista dall’art. 5, per completare la procedura di selezione del contraente, di un ulteriore periodo comunque per non più di ulteriori 12 mesi.
Ancora all’art. 24 prevedeva i casi di decadenza tra i quali il mancato rispetto di quanto previsto nell’offerta di aggiudicazione e violazioni al CCNL in tema previdenziale e contributivo.
Aspetti, sui quali, più volte nei verbali della 6^ Commissione è stato chiesto di riferire senza sortire alcun effetto da parte degli Uffici.
Di conseguenza, sarebbe stato naturale che allo spirare della duratacontrattuale si fosse proceduto con un nuovo bando ad evidenza pubblica.
Così non è stato e gli Uffici hanno invece fatto ricorso alla proroga prevista dall’art. 5 del C.S.d’A. per periodo comunque per non più di ulteriori 12 mesi necessaria per completare la procedura di selezione del contraente.
Ora, decorso anche questo ulteriore periodo, è naturale che si proceda con immediatezza ad un nuovo bando ad evidenza pubblica come più volte rappresentato dai commissari della 6^ Commissione Consiliare permanente.
Diversamente il lavoro da essi svolto sarebbe stato del tutto inutile e quindi meglio sarebbe dichiarare superflua detta Commissione Consiliare facendone cessare l’attività sin d’ora.
Va pure rilevato infatti come sia naturale che l’attuale gestore abbia interesse a replicare per la continuazione del servizio di TPL, ma che adduca, ad un eventuale nuovo bando, questioni di interessi in capo a non meglio indicati soggetti è inaccettabile ed offensivo sia per i Commissari che per l’intero Consiglio Comunale.
Perché un nuovo bando è semplicemente conforme alle norme in materia mentre la mancata pubblicazione nei termini risulterebbe in violazione a dette norme.
Riguardo poi alle ventilate interferenze e presunti interessi paventatidall’attuale gestore si consiglia di riferire in Commissione i particolari o, se del caso, far ricorso agli Organi preposti ad accogliere dette doglianze.
Certo è che la ulteriore proroga avrebbe un sapore di restaurazione con le precedenti gestioni e non escluderebbe profili di danno da concorrenza che potrebbe vedere interessata la Magistratura Contabile.
Per tutte le ragioni sopra evidenziate i commissari della 6^ Commissione Consiliare più volte concluso circa la necessità di bandire una nuova procedura ad evidenza pubblica al fine di porre fine ad un servizio discutibile e non più prorogabile.