Riportiamo di seguito la dichiarazione dei consiglieri del Gruppo della Lega di Basilicata in Consiglio Comunale a Potenza in replica alla nota del centro sinistra sul trasporto pubblico scolastico
“Non possiamo restare in silenzio innanzi alla replica dei consiglieri comunali di minoranza che sottoscrivono un documento stizzito, provocatorio, per certi versi offensivo nei confronti della maggioranza che sostiene l’amministrazione Guarente sul tema del trasporto scolastico.
Alcune affermazioni sono addirittura banali. Come, per esempio, quel “in salsa leghista” che ormai accompagna ogni sussurro di questo nuovo gruppo misto della sinistra potentina. Una sorta di “settebello” trasversale che mette insieme pezzi di storie e tradizioni, tutte riconducibili alla radicalità del pensiero post comunista. E’ in questo spazio culturale, dove continua ad albeggiare la presunzione di essere sempre e comunque dalla parte della verità, gli altri sono descritti come tutti “sbagliati, sporchi e cattivi”. Da Craxi a Berlusconi, da Renzi fino a Salvini. Ci descrivono coma una “salsa leghista”. Non ci resta sottolineare che loro, il “settebello amarcord”, vive della nostalgia di un tempo clientelare e assistenziale, dove le relazioni erano corte, dove si bussava alle porte degli assessori per le vie brevi.
Veniamo ora al merito del trasporto pubblico scolastico. Il nostro intervento è teso a restituire un diritto universale ai bambini della città in funzione della pari opportunità da offrire all’intera comunità educante che è la scuola. Fino a ieri si erano create situazioni asimmetriche in funzione solo di alcune zone della città. Era indispensabile intervenire. Bisognava ristabilire un diritto orizzontale. Ottimo il lavoro dell’assessore Sagarese e dei suoi uffici.
Non vogliamo cancellare ogni atto delle amministrazioni precedenti. Siamo convinti che le azioni positive al servizio della città debbano restare fruibili. Ma, ci riserviamo il diritto di modificare, come è giusto in democrazia, i ritardi, le discrasie e le diseguaglianze. Invitiamo il “settebello”, a non abbandonare le sedi del dibattito e a recuperare il senso della misura e del rispetto istituzionale.”
Potenza 2 maggio 2010