Il deputato del PdL, Cosimo Latronico, ha rivolto un’interrogazione al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sulla soppressione dei treni del servizio universale a lunga percorrenza, con conseguente forte ridimensionamento del trasporto ferroviario passeggeri in Basilicata, in particolare di quello relativo alla linea jonica e alla città di Matera, che risultano isolate dal contesto ferroviario nazionale a lunga percorrenza. Nell’interrogazione il parlamentare lucano, inoltre, chiede al ministro “se non ritenga opportuno intervenire su Trenitalia per imporre la messa in esercizio di treni straordinari a lunga percorrenza tra il nord Italia e tutta la costa ionica e la città di Matera, quanto meno nel periodo estivo e durante le altre festività per valorizzare le attività turistico ricettive di quelle aree”. “Il tutto – conclude Latronico – alla luce del fatto che il sistema ferroviario di trasporto merci e passeggeri in Basilicata, sconta un pesantissimo quadro di riduzione di treni e tratte, nonché di perduranti ritardi e di inefficienze nei lavori di ammodernamento e di sviluppo della rete ferroviaria; che la città di Matera, patrimonio mondiale dell’Unesco è l’unico capoluogo di provincia italiano a non essere servito da Ferrovie dello Stato e che il Mezzogiorno d’Italia è già pesantemente penalizzato dalle politiche generali del trasporto ferroviario: i treni alta velocità ‘Frecciarossa’ sono in servizio nelle sole tratte del Centro-Nord, incrementando ulteriormente lo squilibrio degli standard di servizio con il Sud del Paese”.
Giu 22
smettiamola con questa demagogia del cavolo e progettiamo cose serie o è, forse, difficile perchè non ci si arriva? Probabile!
Concordo pienamente con il sig. Pio Abiusi ed aggiungerei che i nostri politici sono malati di pressappochismo e per un pugno di voti sparano banalità senza freni. E’ tramontato il tempo di lottare per ottenere una linea ferroviaria, se lo mettessero in testa. Le priorità per uno sviluppo serio sono altre. BASTA con questa inutile ferrovia!
In Basilicata ormai i tagli di questo tipo non fanno più notizia, quello che colpisce è che lo sfascio delle ferrovie in Italia si sta allargando sempre di più e per la prima volta sta valicando anche i confini del Mezzogiorno. Mi è capitato di parlare recentemente con un amico che vive a Urbino e mi ha detto che anche loro, pur essendo capoluogo di provincia e città a vocazione turistica nonché universitaria, non hanno la stazione. O meglio, ce l’hanno ma è fuori uso da parecchio tempo e attualmente per prendere un treno devono farsi 40 km fino a Pesaro perchè RFI non vuole spendere un centesimo per sistemargli la stazione.
E in tutta questa situazione i politici e i manager di FS, lautamente pagati col denaro pubblico, anche dei cittadini delle zone sottoservite, pensano solo alle puttanate tipo il Treno ad Alta Velocità.
. . . per questo anch’io dico ai materani di smetterla con i piagnistei per la mancanza della ferrovia : BASTA
alcuni commenti sono assurdi! Ma che è passato di moda lottare per i diritti basilari di cittadini?! Al nord si pensa alle tav e qui neanche una ferrovia a scartamento ordinario, in cina con i treni magnetici e qui con le littorine a scartamento ridotto dell’ottocento! Ma vi rendete conto o no che l’economia, il turismo, la crescita socio/economica, la cultura etc. Crescono solo se le infrastrutture che ti collegano con il resto del mondo sono adeguate? Queste sono le prime priorità per mettere in moto tutto il resto! Sveglia!