Quando un amministratore invece di amministrare si riduce a fare il burocrate, e chi è preposto a far rispettare le regole, prevenendo fenomeni e sacche di “zone franche”, si riduce ad identificare e non a reprimere situazioni, anche “borderline”, allora lo Stato comincia a non essere più dalla parte dei cittadini.
Quanto apparso sui quotidiani locali che, in questi giorni, si sono cimentati in un argomento da tempo dibattuto e mai adeguatamente affrontato come quello del “turismo e legalità” risulta non solo desolante ma, addirittura, sconcertante soprattutto se a negare l’evidenza sono amministratori pubblici o uomini dell’amministrazione pubblica.
Una questione non solo di “decoro urbano” come le sentinelle poste ai vari angoli del centro storico, ma anche una lacunosa, impropria e fortemente discutibile gestione del “patrimonio pubblico”, in forte contrasto con quanto dichiarato dal Sindaco e altri autorevoli rappresentanti dello Stato.
Quello che la stampa ha denunciato nei giorni scorsi è solo l’ennesimo grido di allarme a cui, nei giorni scorsi, ci siamo associati come IDV.
Una città come Matera, sempre più, meta di turisti in cerca di storia e cultura, non può tollerare una così misera gestione dei servizi turistici, e una così scarsa organizzazione.
Quello che chiediamo, come parte politica, è una più attenta e rispettosa gestione del “patrimonio” che fa capo alle istituzioni.
Risulta invece che, tutt’ora, molti beni pubblici siano affidati in deroga a qualsiasi normativa vigente che prevede l’assegnazione tramite bandi ad evidenza pubblica, oltre che la mancata riscossione di debiti in capo a chi, ancora oggi, intrattiene rapporti di collaborazione con il Comune di Matera.
Come parte politica siamo convinti che un’Amministrazione che non sa gestire e valorizzare il proprio patrimonio, la propria storia, la propria cultura in maniera trasparente ed efficace, non può assurgere in nessun modo al ruolo di Capitale Europea della Cultura e non c’è “Garanzia Giovani” che tenga che possa creare più opportunità del valorizzare in maniera efficace le proprie risorse.
Michele Grieco, assessore provinciale IDV
Grieco, del quale condivido l’analisi, tocca due tasti. il primo quella della amministrazione locale- Adduce- non è un aquila e va avanti con risibili pacche sulle spalle e se qualcuno dice che è tuttoapposto quale migliore sponda per rimbalzare anche spregiudicatamente? La seconda è quella della amministrazione periferica dello Stato ed anche qui il filone non è nuovo. Va da se che lo Stato non utilizza gli uomini migliori di cui dispone per Matera ed infatti la sede è nota per le 3 P: Prima nomina- giovani da sperimentare e se sono credibili vengono spediti in sedi più “calde”-; Punizione- si commenta da solo-; Pensionamento- anche questo non ha bisogno di commento perchè un pensionando non sogna altro che di godersela, la pensione, di altro non si occupa-.