Sono circa 1000, a fronte delle appena 180 abitazioni che si potranno realizzare, le domande di alloggi giunte al Comune di Matera a seguito dell’Avviso Pubblico per l’assegnazione di aree edificabili alle cooperative.
L’Uniat (Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio) di Basilicata, pur plaudendo alla concertazione di Regione e Comune di Matera finalizzata a rispondere alle esigenze abitative della popolazione, ritiene si possa fare di più.
“Le iniziative delle istituzioni locali dovrebbero prendere forma partendo da un’analisi puntale delle esigenze dei cittadini, – afferma il Segretario Regionale dell’Uniat, Valeriano Delicio – perché, per quanto sia importante rispondere ad un bisogno, è desiderabile rispondervi in modo più adeguato.
“Nella difficile situazione economica in cui vertono le famiglie materane, – sostiene Delicio – un recupero di aree edificabili da mettere a disposizione alle cooperative, non solo consentirebbe di rispondere ad una ormai quantificata mole di istanze, ma consentirebbe, grazie all’intervento dei principi propri del sistema della cooperazione di far muovere l’economia, calmierando i prezzi delle case da una parte, impiegando forza lavoro dall’altra e pressoché azzerando il rischio della speculazione sia dei costruttori che dei proprietari dei fondi, che, nonostante la crisi, continuano a proporre in vendita i suoli a costi inaccessibili.
“Solo così – conclude Delicio – potremo parlare di reale “soluzione” abitativa, socialmente e soprattutto, economicamente sostenibile per i materani.
La stima relativa agli immobili esistenti n città quantifica che sono sufficienti per una popolazione di 90mila abitanti e Matera se non erro ne conta 60mila. Che servano alloggi più economici sno pienamente d’accordo, ma che la città abbia bisogno di altri 1000 alloggi mi pare proprio di no. A che punto è l’assegnazione degli alloggi popolari dei Sassi? Perchè fu bocciato dall’attuale giunta il piano casa in contrada S. Francesco (Agna le Piane) che prevedeva alloggi a prezzi contenuti?