Il Comitato paritetico tra Regione e Università ha approvato questa mattina il Piano dodicennale degli interventi di sostegno allo sviluppo dell’Università degli Studi della Basilicata e al sistema regionale della ricerca scientifica. Gli interventi, che dovranno essere attuati mediante specifici Accordi di programma triennali, coprono una vasta gamma di ambiti. Tra questi: la diversificazione dell’offerta formativa, lo sviluppo dei processi di internazionalizzazione e di cooperazione interuniversitaria, il potenziamento della ricerca scientifica e delle attività di orientamento, la formazione post laurea e il miglioramento dei servizi per gli studenti. Per il monitoraggio degli obiettivi fissati dal Piano l’Università si doterà di un sistema di valutazione che misurerà: i risultati di apprendimento, la qualificazione dei docenti, la qualità di aule, laboratori e attrezzature, il valore del percorso di studi, il livello di qualificazione alla laurea, la qualità della produzione scientifica, la creazione di spin off e trasferimento tecnologico, l’impiego e la commercializzazione di brevetti. E’ inoltre stabilito che per il reclutamento dei docenti l’Ateneo terrà tra l’altro conto della produzione scientifica e del grado di internazionalizzazione.
“La Regione Basilicata – ha detto il presidente De Filippo al termine della riunione- riconosce il prezioso ruolo svolto dall’Ateneo lucano nei processi di sviluppo socio economico e culturale del territorio regionale. Vogliamo contribuire a rendere stabili ed efficaci le funzioni dell’Università – ha detto De Filippo – considerato che i trasferimenti statali in favore del sistema universitario si sono attestati su un trend marcatamente decrescente. La Regione ha deciso di destinare diecimilioni di euro all’anno per dodici anni al sostegno dello sviluppo dell’Università degli Studi della Basilicata e del sistema regionale della ricerca scientifica – ha ricordato il Presidente. Desideriamo supportare con forza questo processo – ha concluso De Filippo – per contribuire a determinare quelle specificità che qualificano il nostro Ateneo”.
Oltre al Presidente della Regione e al Rettore Mauro Fiorentino hanno preso parte, tra gli altri, alla riunione: gli assessori Attilio Martorano e Vincenzo Viti, i professori Pasquale Frascolla, Giampaolo Ricciardi e Valerio Tramutoli. Il Piano condiviso questa mattina sarà sottoposto al Consiglio regionale per la definitiva approvazione.
Vorrei sapere quanti di quei soldi arriveranno alla sede Universitaria di Matera oppure …. come al solito, a Potenza soltanto. Quando Viti era assessore al Dip. Agricoltura (da bravo vecchio DC che accontenta tutti) cominciò a lavorare anche per Matera …. e subito lo sollevarono dall’incarico. Stia attento che non facciano altrettanto ora che ha l’incarico di Assessore alla Formazione e Cultura. Una città come Matera, perchè non deve avere la Facoltà di Scienze Archeologiche (vedasi Timmari, Metaponto, Montescaglioso ecc..), oppure la Facoltà di architettura? Perchè? “C’è bisogno di chiederlo?” Potrebbe rispondermi qualcuno. Lo so, è una domanda pleonastica.