Riceviamo e pubblichiamo una nota del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Mario Venezia, relativa al ruolo che dovrebbe svolgere l’Università degli studi della Basilicata e ai servizi attualmente offerti dallo sportello A.R.D.S.U.
L’Unibas deve essere un’Università non un ente sub-regionale.
Negli ultimi anni, troppi sono stati gli indizi che disegnano un’università lucana sempre meno libera e sempre meno funzionale. A gennaio, la giunta De Filippo si è assunta non solo l’onore ma anche l’onere di garantire la sopravvivenza di un’Università degli Studi della Basilicata che, tra luci ed ombre, non riesce ad attrarre gli studenti lucani. Non farò qui una disamina storica dell’ateneo lucano che, nato per essere leva di sviluppo sociale, inizia più che mai ad assomigliare, per dinamiche ed effetti, ad un ente sub-regionale come tanti altri. “Il Sole 24 Ore” del 16 luglio 2012 ci diede un’anticipazione sull’efficienza del nostro ateneo che diventa man mano meno competitivo quanto più dall’esterno lo si guardi. L’ARDSU di Matera continua, in barba alla Costituzione Italiana che garantisce il diritto allo studio ad ogni suo cittadino, ad essere aperta al pubblico un giorno a settimana. Gli studenti materani sono costretti, alla luce dell’avvenuta digitalizzazione dei servizi basilari, a provvedere con mezzi propri per accedere ad internet, dato che l’Unibas non mette a loro disposizione alcuna postazione informatica gratuita. Lo sportello ARDSU chiuso quattro giorni lavorativi su cinque non consente un gratuito ed equo accesso ai servizi telematici dell’Agenzia, quindi Presidente De Filippo a cosa serve la digitalizzazione se non tutti hanno un computer ed un collegamento di rete?. Sempre rimanendo nel campo deficitario della comunicazione, altrettanto enigmatico risulta l’aspetto della valutazione della didattica all’interno dell’ateneo regionale. Infatti dal 2000 anche presso l’Unibas esiste il Nucleo di Valutazione d’Ateneo, che raccogliendo i questionari anonimi compilati dagli studenti, dovrebbe fornire agli organi accademici un quadro valutativo di tutta la macchina universitaria oltre ad un profilo dell’utenza. Ciò viene fatto senza pubblicare puntualmente on-line gli esiti di queste valutazioni e quando ciò avviene, i dati negativi registrati sembrano passare inosservati. Chiedo al Presidente De Filippo, in un’apposita interrogazione, dettagliato rendiconto degli esiti di questi questionari, facoltà per facoltà, unitamente alla proposta di nuovi e più accurati monitoraggi in uscita (al termine del corso di studi). Una valutazione più accurata e puntuale ci permetterebbe di capire i motivi per i quali nell’a.a. 2009/10, un terzo degli studenti dell’Unibas ha bocciato l’organizzazione dei corsi, la dotazione infrastrutturale d’ateneo, la qualità delle biblioteche universitarie e la funzionalità delle segreterie. Presidente De Filippo l’Unibas la finanziamo perché vogliamo migliorarla o per farla sopravvivere? Presidente perché il 37% degli iscritti ha giudicato i corsi mal organizzati o con un carico di lavoro eccessivo? Presidente come fa un ateneo ad essere competitivo se il 40% degli interessati dice di non avere laboratori decenti? Possiamo depauperare il luogo della cultura “per eccellenza e d’eccellenza” a semplice carrozzone regionale dove garantire il posto del dirigente o dell’intellettuale amico del PD lucano? Se i numeri sono questi, coscienza vorrebbe che ci ponessimo un serio interrogativo sulla questione: è meglio un’esamificio o un Università?
Mario Venezia
Consigliere Regionale FDI
Interrogazione urgente a risposta orale
Premesso che:
– Lo sportello A.R.D.S.U. di Matera è aperto al pubblico per otto ore settimanali suddivise tra il mercoledì mattina ed il giovedì pomeriggio;
considerato che:
– Il suddetto sportello mira a garantire assistenza e supporto alla popolazione universitaria di Matera ( 2200 iscritti ), compresi gli studenti del Conservatorio E. Duni, supportandoli negli adempimenti burocratici relativi alle borse di studio, ai contributi posto alloggio ed al sussidio per il trasporto oltre che al servizio mensa;
– Il 25 ottobre 2011 l’A.R.D.S.U deliberava l’istituzione di forme collaborative studentesche per permettere una maggiore funzionalità dello sportello materano;
– Non vi sono postazioni internet d’accesso gratuito per gli studenti;
– D’altro canto gli uffici ARDSU di Potenza sono aperti dal lunedì al venerdì;
si interroga il Presidente della Giunta Regionale
per sapere:
– Se dopo quattro anni di funzionamento provvisorio del suddetto sportello, lo stesso potrà ritornare ad operare a pieno regime per garantire puntualmente il diritto allo studio degli iscritti al polo UNIBAS di Matera;
– Il motivo per cui la suddetta delibera interna del 25 ottobre 2011 non sia mai stata attuata a fronte di un regolamento in materia risalente al1991;
– Per quale motivo non è possibile visionare, sui siti relativi, il gradimento e la valutazione che gli studenti universitari fanno circa la qualità delle prestazioni A.R.D.S.U..
Il Consigliere Regionale di Fratelli d’Itaia Mario Venezia
Interrogazione urgente a risposta orale
Premesso che:
– Nel gennaio 2013 la Regione Basilicata ha approvato il Piano Pluridecennale di sostegno all’Unibas;
considerato che:
– Dal 2000 esiste il Nucleo di Valutazione d’Ateneo, organo preposto da statuto al monitoraggio ed alla divulgazione di tutti quei dati indicativi della qualità percepita dall’utenza nei settori della didattica e dalla logistica tecnico-amministrativa;
– Il suddetto Nucleo ha un proprio sito internet ove, per legge, pubblicare i resoconti d’esercizio;
– Con una media oscillante tra il 20 ed il 35% sono diversi i settori in cui, stando all’ultimo resoconto disponibile (a.a. 2009/10), un terzo degli studenti esprime parere negativo circa l’organizzazione dei corsi, la dotazione infrastrutturale delle aule, la reperibilità dei docenti, la loro chiarezza espositiva e la funzionalità delle segreterie didattiche;
– Nell’anno 2009/10, 3600 studenti su 10mila iscritti hanno giudicato insoddisfacente l’organizzazione dei corsi perché troppo sovrapposti tra loro o sovradimensionati nel carico di studio rispetto al quantitativo di crediti formativi corrispondenti;
– 3500 studenti hanno giudicato non idonea la dotazione infrastrutturale delle lori sede didattiche;
– Analoghi numeri sono stati espressi dalla popolazione universitaria Unibas per quanto riguarda la dotazione didattica delle biblioteche e l’inefficienza dei servizi di segreteria;
– In altri resoconti valutativi relativi agli anni accademici intercorsi tra il 2007 ed il 2009 troviamo in alcune facoltà come Farmacia ed Agraria, indici di insoddisfazione che superano il 50% tra gli iscritti;
si interroga
il Presidente della Giunta Regionale
per sapere:
– Il motivo per cui sul sito non vi siano pubblicati i resoconti testuali dei verbali di riunione del Nucleo di Valutazione d’Ateneo;
– Quali azioni intenda intraprendere la Regione Basilicata a fronte dell’alto livello di insoddisfazione che un terzo dei nostri studenti riporta nei questionari di valutazione della didattica;
– Se sia opportuno valutare l’ipotesi di incentivare una valutazione nominale ( oltre a quella anonima in uso durante il percorso formativo ) anche in uscita, dopo il termine del percorso formativo, per meglio sintetizzare il dato di gradimento effettivo facoltà per facoltà, docente per docente;
– Il motivo per cui i dati relativi alla valutazione delle singole facoltà non siano disponibili ad eccezione dell’a.a. 2007/08;
– Il motivo per cui non siano consultabili né gli elenchi degli insegnamenti valutati né gli esiti dei questionari valutativi delle singole facoltà;
– Se la mancata lettura dei suddetti dati non causi in maniera metodica in alcuni corsi di laurea un allungamento forzoso delle carriere universitarie degli iscritti;
– Alla luce del Piano Pluridecennale di Finanziamento Regionale cosa intenda fare la Giunta Regionale per migliorare l’offerta didattica che appare per alcuni corsi di laurea non gradita anche a quote di studenti superiori al 40%.
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Il Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia Mario Venezia