Nella sala Mandela del Comune di Matera è stata promossa in mattinata dall’Amministrazione Comunale una conferenza sul tema “Piano delle opere pubbliche: finanziamenti e progetti approvati”. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, il vice sindaco e assessore all’urbanistica Nicola Trombetta, l’assessore alla mobilità Ernesto Bocchetta, l’assessore all’ambiente Adriana Violetto, l’assessore alle politiche sociali Mariangela Liantonio e il dirigente dell’unità di missione per le opere di Matera 2019, Marco Tataranno.
Di seguito l’intervista rilasciata dal sindaco De Ruggieri: “Noi abbiamo approvato progetti preliminari per 4 milioni di euro che prevede la riqualificazione di strade e accessi alla città di Matera e interventi di decoro urbano in vista di Matera 2019. In particolare 700 mila euro per riqualificare il sistema viario di Serra Rifusa, via dei Sanniti e via dei Peucezi, le strade di Villa Longo dalla statale 7 e in via Nazionale fino all’incrocio con via San Pardo, via don Luigi Sturzo con il piazzale dei bus e via San Pardo, gli ingressi città da via Gravina e via Dante per 200 mila euro, l’ingresso alla città di Aia del Cavallo dalla statale 7 fino alla caserma dei Vigili del Fuoco per 1 milione di euro, l’ingresso di Matera Sud fino al monumento ai Caduti della Milizia e via Carlo Levi per 300 mila euro, l’ingresso da La Martella e via Vesuvio per 350 mila euro.
Sono previsti interventi per il decoro urbano al rione Agna con la riqualificazione di piazza Sant’Agnese, piazza delle Costellazioni e il percorso podistico di due chilometri Ofra-Le Piane, un anello bellissimo che adesso è impraticabile ma che quando sarà riqualificato tornerà ad essere uno dei posti più magici della città per 700 mila euro, al rione Spine Bianche con la riqualificazione di via Leopardi, via Parini e piazza San Pio X per 150 mila euro, a Serra Rifusa per piazzetta via dei Sanniti e strade adiacenti, via dei Peucezi per 600 mila euro.
Sono interventi di riqualificazione di strade interne e di percorsi strategici. Abbiamo pensato correttamente di allargare l’attenzione non solo al centro storico ma a tutta la città. Si debbono rifare le strade perchè sono in una condizione difficile, sopratutto quelle legate agli accessi alla città. Poi ci sono interventi specifici nei quartieri. Abbiamo creato questa unità di missione che ci consente di avere questa speditezza di progettazione”.
Per quanto riguarda Piazza Vittorio Veneto cosa accadrà dopo la festa della Bruna? “Terminati i festeggiamenti per la Patrona di Matera sono previsti interventi per 1 milione di euro che saranno destinati in parte per la rimozione della fontana e con molta probabilità al suo posto ci sarà la Goccia di Azuma per dare una continuità con il palombaro presente nella parte sottostante. In questo modo vogliamo creare un collegamento “acqua con acqua”, la Goccia di Azuma rappresenta il ciclo della vita, perchè l’acqua genera la vita e poi saranno sistemati gli ipogei. Abbiamo qualche problema per gli ipogei di San Francesco d’Assisi ma con un pizzico di buona volontà e di fortuna dobbiamo rastrellare quei 250 mila euro per consentire che al 31 dicembre 2018 questi lavori siano conclusi perchè si tratta dell’accesso all’auditorium e noi abbiamo oggi solo l’auditorium come contenitore culturale, oltre il cinema Comunale, per il 2019″.
Per il teatro Duni invece cosa potrà accadere? “Il dato obiettivo è che il Comune ha i soldi per acquistarlo e restaurarlo. I proprietari devono decidere se farlo, è una querelle tra di loro. Oggi così com’è quel teatro è in una condizione di degrado assoluto, noi abbiamo trovato 3 milioni 450 mila euro dai fondi dell’ultima legge di bilancio dello Stato, poi 1 milione e mezzo di euro come Comune per il recupero del teatro dai Fondi Po-Fesr europei 2014-2020, la Regione Basilicata ha integrato quei fondi per 3 milioni, per cui abbiamo 3 milioni 450 mila euro per l’acquisto e 4 milioni e mezzo per il recupero. E’ chiaro che noi possiamo comprare un bene franco e libero da ipoteche e pignoramenti. Le ipoteche ci sono certamente ma non so a quanto ammontano, è il notaio che deve garantirsi sotto questo aspetto ma non c’è una tempistica perchè purtruppo abbiamo perso un anno e mezzo. Un anno e mezzo fa abbiamo offerto la stessa somma e l’hanno rifiutata, adesso hanno fatto un’opera di verifica sul campo e quelli che erano i presunti acquirenti non ci sono più, quindi sono tornati a Canossa, quindi al Comune, che non può modificare quell’offerta, perchè i 3 milioni 422 mila euro sono stati fissati dall’Agenzia delle Entrate e noi come Ente pubblico non possiamo dare nè un euro in più, nè un euro in meno, quindi noi siamo in una condizione di totale disponibilità, i proprietari sono rappresentati da un liquidatore, si contesta la qualità giuridica di rappresentanza del liquidatore ma finchè non c’è un’assemblea tra i proprietari che nomini la sua decadenza, quel signore è ancora liquidatore a tutti gli effetti”.
Michele Capolupo
Nella fotogallery la conferenza stampa e la planimetria delle zone interessate dai lavori per Matera 2019