La vertenza Casam approda al tavolo della Prefettura. Le problematiche relative alle assunzioni di altri cinque dipendenti per completare l’organico di 73 persone previsto dal contratto e alle ferie non godute da parte del personale sono state discusse nel corso di un incontro alla presenza dei vertici aziendali, dei rappresentanti sindacali e di due lavoratori dell’azienda che a Matera gestisce il servizio di trasporto pubblico urbano. La verifica degli impegni assunti dall’azienda è aggiornata al 23 agosto quando ci sarà la convocazione da parte del Comune. In quella sede sarà presentata una rielaborazione dell’organizzazione interna per accertare le unità mancanti e provvedere a nuove assunzioni. E’ questa la soluzione concordata al termine di un confronto acceso con le forze sindacali. Al tavolo erano presenti il vice prefetto Francesco D’Alessio, l’assessore alla mobilità del Comune di Matera Sergio Cappella accompagnato dal dirigente Franco Pepe, il presidente dell’Anav Basilicata ingegnere Giulio Ferrara, il direttore Salvatore Bagnale, il presidente Franco Porcari e il dirigente Bruno Loperfido per la Casama e i sindacalisti Coppola, Andrulli, Taratufolo. Andrulli: “Chiedo il ripristino del turnover per far fronte al godimento delle ferie e non spostare il giorno di riposo per la reperibilità. Poiché il trasporto pubblico è il biglietto da visita della città occorre dare serenità al personale”. Coppola sottolina la necessità adeguare l’organico e rimarca l’intolleranza di una gestione che non tutela i diritti del lavoratore e applica in modo severo il codice di disciplina con tre giorni di sospensione imposti dall’azienda a chi non rispetta gli ordini di lavoro. C’è la sussistenza delle loro ragioni e vogliono vedere una giusta e appropriata applicazione”. Il presidente della Casam Franco Porcari risponde ai sindacati sulla rimodulazione dell’organico: “Il servizio viene erogato ed è nostra intenzione risolvere la questione dell’organico ma ci siamo trovati di fronte ad azioni non chiare. Più che sputare veleno ed accusare l’azienda occorre avere contezza di quello che si dice rispettare il tavolo. E’ molto facile parlare. L’azienda riconosce le ferie al personale e nel mese di agosto provvederà ad un controllo sull’organico relativo alle ferie per avviare un confronto sereno con i sindacati e provvedere alle eventuali assunzioni anche entro il 10 di settembre, in previsione dell’apertura delle scuole. Chiedo pertanto alla Uil di abbassare i toni anche perché la nostra azienda svolge un onorato servizio da 42 anni. Purtroppo negli ultimi mesi abbiamo registrato un picco di dipendenti in malattia e di persone che godono di altre leggi come la 104. Ci sono altre variabili”. Soddisfatto il vice prefetto D’Alessio. “Prendiamo atto che l’azienda si è impegnata a rimodulare il piano a partire dal 20 agosto e ad individuare il numero delle persone da assumere”. L’assessore Cappella. “ Da un po’ di mesi siamo ripiegati su questa situazione . Cerchiamo di risolvere il problema dei dipendenti”. Taratufolo della Cgil: “Non credo che spetti all’azienda, che svolge un servizio affidato in gestione dal Comune decidere quando rimpiazzare il personale, perchè attualmente con 68 dipendenti non sta rispettando il contratto e non vorrei che in caso di passaggio di gestione la nuova azienda decida di non garantire i 73 lavoratori che sono chiamati a svolgere il servizio di trasporto pubblico. Pretendo che l’amministrazione comunale faccia la sua parte e che venga subito rimpiazzato il personale che è andato in pensione. Ma c’è anche un’altra difficoltà: nonostante l’organico sia sottodimensionato l’azienda utilizza i dipendenti anche per il “gran turismo”. Il presidentedell’Anav Giulio Ferrara: “L’azienda ha chiesto al Comune di definire un organico ma è chiaro che ci sono difficoltà legate all’adeguamento dell’organico per motivi economici. Da questo punto di vista anche il Comune deve fare la sua parte.
Carlo Abbatino
Riportiamo di seguito anche la nota dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Taratufolo, Amatulli e Coppola
L’incontro tenutosi in data odierna presso la Prefettura di Matera, a seguito dell’esito negativo del confronto tenutosi presso il Palazzo di Città lo scorso 21 luglio, non ha determinato un accordo ma ha prodotto le basi acchè ad un’intesa si possa pervenire.
Grazie al ruolo di mediazione svolto dalla Prefettura di Matera, le parti hanno deciso di aggiornarsi al 23 agosto p.v. presso il Palazzo di Città per determinare la soluzione positiva e definitiva dell’annosa vertenza Casam.
Il sindacato ha rimarcato la necessità che fra le parti si instaurino corrette relazioni sindacali avendo la Casam rispetto per il ruolo che le OO.SS. devono potere esercitare all’interno del luogo di lavoro secondo le previsioni contrattuali e dello Statuto dei Lavoratori.
In particolare il sindacato, unitariamente, ha rivendicato che, nell’assicurare tale pubblico servizio, essenziale per la collettività, la Casam deve garantire sia la qualità del servizio sia la qualità del lavoro.
Rispetto a questo aspetto, l’Amm.ne Comunale, quale ente appaltante il servizio, deve svolgere il suo ruolo di controllo e vigilanza affinchè il CCNL di settore e le norme sulla sicurezza e sulla tutela della salute dei lavoratori vengano rispettati e affinchè il servizio stesso sia garantito, in maniera ottimale, senza che si trasgrediscano le basilari norme contrattuali.
IL sindacato ha ribadito la necessità, non più rinviabile, di procedere all’assunzione delle unità (5) andate in pensione e che tale necessità non sia lasciata all’arbitrio dell’azienda che non può, trattandosi di un servizio di cui essa è affidataria, decidere, in relazione a tale aspetto (rimpiazzo delle 5 unità lavorative andate in pensione) “il se, il quando e il come”.
L’azienda, infatti, non può continuare a rendere un servizio alla collettività mettendo in affanno il personale impegnato a garantire il servizio stesso: 68 unità sono poche, se si considera che alcune di queste vengono pure utilizzate per svolgere attività di Gran Turismo.
Le unità da destinare al TPL erano e devono ritornare ad essere almeno 73. Così prevede anche il nuovo bando di gara e non si può giungere al cambio della gestione dell’appalto con un organico sottodimensionato.
IL sindacato pertanto ha specificato che l’incontro del 23 agosto deve partire da un dato acclarato e non più negabile: la necessità di recuperare le 5 unità lavorative mancanti ma soprattutto di evitare che il servizio continui ad essere garantito da un numero insufficiente di operatori addetti al servizio.
IL 23 agosto viene considerato dal sindacato come la data in cui si ottempera ad una intollerabile situazione (quella di avere un organico carente) oltre che il punto di partenza per sistemare una serie di criticità oggi presenti nella gestione dell’appalto : consentire lo smaltimento di ferie residue (ogni lavoratore ha circa 60/70 giorni di ferie residue da fruire, per un totale complessivo di 4000 giorni di ferie non godute) a tutti i lavoratori interessati; non fare più ricorso ad un istituto contra legem “la reperibilità durante il riposo”; disciplinare la fruizione, secondo CCNL e legge, del riposo settimanale; utilizzare personale proprio per il Gran Turismo evitando di sottrarre unità al servizio di TPL.
Questi i punti fissi e irrinunciabili da cui il sindacato riprenderà il confronto il giorno 23 agosto p.v.
Nella giornata odierna il risultato ottenuto è che l’azienda ha ammesso di non avere un organico sufficiente ad espletare il servizio di TPL e che entro il 23 agosto preparerà un piano con cui procedere alla reale rimozione di tale deficienza.
Tale deficienza è avvalorata dal fatto, a parere del sindacato, che ad oggi non si è consentito a tutti i lavoratori di fruire, nei tempi previsti dalla legge, delle ferie e dei riposi settimanali. E tale aspetto non può non essere preso in seria considerazione.
IL sindacato difenderà le sue posizioni facendole valere nell’esclusivo interesse dei lavoratori e della collettività destinataria del servizio.
Per queste ragioni si è chiesto all’amministrazione comunale di Matera di vigilare acchè ci sia il ripristino di condizioni di lavoro sicure e rispettose delle previsioni contrattuali e affinchè i posti di lavoro (5), rimasti ad oggi vacanti, vengano immediatamente coperti con l’assunzione delle cinque unità lavorative mancanti.
I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Taratufolo, Amatulli e Coppola
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