Enzo Di Pede, portavoce del Comitato Sassi torna a sollecitare la riapertura al traffico della bretella che collega via Casalnuovo con gli antichi rioni Sassi. Di seguito la nota integrale.
Via Casalnuovo “Fu vero pericolo? Ai posteri l’ardua sentenza”
In questi giorni sono stati completati i difficili lavori di messa in sicurezza dell’area interessata dal tragico crollo di vico Piave. L’ultimazione ha consentito ad alcune famiglie il ritorno nelle proprie abitazioni e la riapertura al traffico di vico Piave.
Per chi non lo ricorda, subito dopo quei tragici eventi e sulla triste onda emotiva del crollo, fu ravvisato un pericolo in via Casalnuovo ed il sindaco di Matera decise di chiudere la strada al traffico con un’ordinanza per pL’unica cosa che si comprende, stante l’immobilismo comunale, è che il sindaco non voglia fare un atto di umiltà ed ammettere lo sbaglio fatto nell’attivare, con leggerezza, la chiusura di una strada fondamentale per la vivibilità e l’economia degli antichi rioni. Forse è il caso che si assuma le proprie responsabilità e revochi l’ordinanza di chiusura.
Non è una bella immagine che si da al turista e non è da meno il disagio più volte da noi manifestato in ogni modo e in ogni sede in cui abbiamo esposto le nostre difficoltà. Noi, ostinati, ancora una volta, in questi giorni, abbiamo chiesto un incontro con il sindaco perché si renda conto del pericolo e del disagio che crea anche la strettoia di via Casalnuovo, dove sono stati posizionati dei semafori che spesso e volentieri vanno in tilt. Sarebbe interessante capire di chi è stata questa genialità, assessore o funzionario. Sono bastate solo 24 ore per capire che l’unico risultato era quello di creare imbottigliamenti, confusione, smog per l’attesa davanti ad un interminabile luce rossa – le famiglie residenti in via Casalnuovo oramai stanno raggiungendo il limite della sopportazione, compaiono come funghi i cartelli vendesi, perché hanno capito che la storia non avrà fine – . Ancora una volta, con rammarico, dobbiamo constatare che l’argomento “Sassi” viene utilizzato dai più, quasi esclusivamente per darsi un tono nelle conversazioni “culturalmente e politicamente elevate”!!! i Sassi, Patrimonio dell’Umanità, museo a cielo aperto, esempio mirabile di architettura e ingegneria idraulica, testimonianza della civiltà contadina, set cinematografico per eccellenza, candidata a capitale della cultura europea 2019 e chi più ne ha più ne metta.
Si dimentica che si cresce solo aiutandosi e supportandosi gli uni con gli altri e non ergendosi a paladini e/o custodi della cultura e del benessere delle masse inconsapevoli, stando ben seduti ed incollati su poltrone di case, uffici o comitati dietro un pc ed avendo i Sassi solo come stupendo panorama!
Si cresce insieme. Al 2019 non si arriva con piccoli saltelli fatti nelle varie stanze o “monasteri” dell’intellighenzia locale. Il 2019 deve essere un traguardo, speriamo una vittoria, a cui si dovrà arrivare con il contributo di tutti i materani e di tutte le energie e sinergie culturali, teatrali, musicali, artigianali ed economiche, senza fare distinguo.
I nostri avi ci hanno insegnato che insieme con umiltà, serietà e serenità possiamo arrivare ovunque a testa alta. Dobbiamo renderci conto che quella turistica e culturale è l’ultima speranza di ricrescita economica della nostra città, ma se ci vogliamo credere, qualcuno deve mettere da parte il proprio delirio di onnipotenza.
Noi pretendiamo delle risposte a queste seguenti domande:
– Il comune è in grado di verificare i lavori di messa in sicurezza?
– Se si, perché non lo fa?
– Se i lavori sono conformi, si può procedere alla revoca dell’ordinanza di chiusura traffico?
Smettiamola con questo inutile braccio di ferro sulla pelle dei cittadini o dobbiamo pensare che questo tira e molla tra comune e proprietà sia tutto un bluff?
Enzo Di Pede – Portavoce Comitato Sassi
Gentile Redattore,
sarò breve e coinciso e non farò alcun riferimento ad altri episodi o eventi citati nel Suo articolo.
L’unica vergogna che, a mia personalissima opinione, è alla luce del sole è il poter transitare liberamente con mezzi che non fanno altro che inquinare, sporcare, ledere il panorama di quella magnifica piazza da Lei tanto decantata. Bisogna avere una presa di coscienza e capire che gli unici a commettere errori siamo noi cittadini. Semmai ci fosse qualcuno che prenda decisioni contro l’opinione pubblica, ma presa per il bene della città e di noi immeritevoli cittadini sarà sempre troppo tardi.
‘conciso