Il cittadino lucano William Grieco, lavoratore fuorisede, in una nota sottolinea le disavventure che deve sopportare per tornare a casa nel weekend con i mezzi pubblici. Di seguito la nota integrale.
Tornare in Basilicata, impresa impossibile.
Con questa mia testimonianza voglio portare alla luce le difficoltà di spostarsi verso la Basilicata di centinaia di giovani e non che si spostano per lavoro e studio.
I collegamenti con le principali città italiane scarseggiano, in questa estate dovremmo fare a meno anche dei treni sulla tratta Battipaglia- Potenza- Metaponto e quindi niente Frecciarossa.
A questo si aggiunge l’ inefficiente rete infrastrutturale lucana nel suo complesso.
Buonasera.
A titolo di esempio riporto la mia esperienza Dopo 5 mesi di rispetto di ordinanze e normative, decido di tornare a casa da Roma.
Bene, finalmente direi.
Però , io che sono attaccato alla mia terra come pochi, ieri mi sono sentito oltraggiato.
Vista la poca offerta ferroviaria e l’imminente sospensione della circolazione, decido di “scendere” in pullman. Il viaggio va tutto bene , tanti lucani che per lavoro sono costretto a muoversi dalla propria terra ma anche qualche turista per il weekend lungo. Arrivati presso Ferrandina scalo, meta del viaggio, l’entrata dalla Statale Basentana, per quello che è lo scalo principale della zona, è chiusa, è impossibile svoltare per la presenza di dissuasori.
Nessun avviso, nulla. Quindi il Bus, impossibilitato alla svolta, ci porta a Matera, a 40 km dalla nostra destinazione.
Viaggiatori e Aziende di Trasporto cistretti a situazioni incredibili.
Un appello alle istituzioni, all’ Assessorato ai trasporti, dateci la possibilità di tornare nella nostra terra.
Questa è la Basilicata dei trasporti, irraggiungibile.