Il consigliere comunale del PDL Pedicini torna ad occuparsi della zona a traffico limitato, servizio annunciato lo scorso anno dall’Amministrazione comunale con l’installazione di alcuni dispositivi di dubbio gusto estetico. Ma non è di questo che dobbiamo parlare anche perchè la scelta di questi dispositivi è stata già ampiamente dibattuta e contestata su SassiLive. Il consigliere Pedicini in questa nota si chiede che fine abbia fatto quel sistema di sorveglianza. Costato 380 mila euro oggi giace in disuso e alcuni pericolanti “vasi” in pieno centro mostrano cavi elettrici esposti. Unica cosa funzionante è la trasmissione dati, dove e a chi arrivano questi dati non è dato saperlo ma è opportuno ricordare per tali servizi, in ogni caso, paghiamo la bolletta alla compagnia telefonica Wind”.
Di seguito la nota integrale
“A distanza di quasi un anno dalla loro installazione vien da chiedersi a cosa servono quei già contestati manufatti di colore verde che, camuffati da fioriere occupano il centro cittadino. Certamente non sono contenitori per piante anche perché l’intero sistema che vede la collocazione dei “vasi” nel complesso è costato carissimo. Se l’intento era l’abbellimento floreale è certamente costato caro, sul buon gusto di questi recipienti è inutile tornarci, molto è stato già detto. In realtà le ambizioni vanno in altra direzione; si tratta di una proposta progettuale approvata con delibera di giunta la nr. 385 del 10.11.2004, denominata nientedimeno che “Matera città a dimensione d’uomo”. Si ipotecava di conseguire l’installazione di impianti finalizzati alla regolamentazione degli accessi nel centro storico. Un progetto, annunciato e completato da tempo, dato per imminente ma, mai entrato in funzione; quello che si definisce con un acronimo conosciuto da tutti: “ZTL”. Risale al 2010 l’approvazione del progetto esecutivo da parte della giunta comunale, si definiva anche il quadro economico per la fornitura e posa in opera dei sistemi di controllo per gli accessi alle zone a traffico limitato; per la sicurezza stradale delle aree pedonali del centro storico della città. In quell’anno con enfasi l’amministrazione comunale annunciava la soluzione al traffico, assicurando di risolvere gli antichi problemi della disciplina veicolare nelle aree di maggior valore. Il quadro economico stimava una spesa complessiva di € 384.000.000; i lavori prevedevano 5 varchi di controllo, dissuasori automatici a gestione remota, una sala operativa, la formazione del personale e la posa in opera delle strutture. Le 5 stazioni di controllo con dissuasori, sono oggi collocate in via Ascanio Persio, via Alessandro Volta, via delle Beccherie, via Roma e via Stigliani. Mentre il sistema di rilevamento munito di telecamere è posizionato in ogni varco; quest’ultimo sistema stranamente è l’unico funzionante; costantemente testa qualcosa ma non si sa bene cosa. Munito di telecamera e scheda telefonica della compagnia WIND trasmette dati, a chi e per farne cosa è un mistero. Sembra che sia stato necessario, a seguito dell’installazione dei varchi elettronici, acquistare schede telefoniche con opzione traffico dati, al fine di consentire il corretto funzionamento dei varchi, anche se non attivi. Un controsenso enigmatico; impianti che così come sono non servono a nulla, se non ad una ulteriore inutile spesa che mediamente costa 1.500 € al mese per invio dati superflui. Le finalità di tali opere sono senza dubbio necessarie e meritevoli; rilevare il transito degli autoveicoli, ridurre il traffico veicolare, migliorare la sicurezza ed abbattere l’inquinamento, rendere l’area di particolare pregio ambientale, aree più fruibile per pedoni e turisti che la frequentano. Con questi sistemi di rilevamento si sarebbe potuto estrarre dati e pianificare modifiche alla circolazione, ed allora tutti si chiedono: perché non funzionano? Tutto appare in abbandono: le fioriere in via Ascanio Persio, posizionate in discesa sono scivolate a valle, una si fa vedere pericolosamente inclinata, sembra possa collassare da un momento all’altro; i cavi di corrente da tempo sono scoperti e accessibili a chiunque, insomma un opera non ancora utilizzata che appare già vecchia. Ma la domanda che ognuno si pone è quella del sapere quando entrerà in funzione; nessuno sa dirlo. Sembra che la questione sia legata al trasferimento della sede della Polizia Municipale, alla sua sala operativa, all’aggiornamento del personale, tanto che su questo si sviluppa un paradosso, sull’utilizzo della Polizia di città; nonostante tanto di evidenza e tabelle che mostrano varchi e dissuasori, impieghiamo antichi metodi, incomprensibili a tanti cittadini e turisti; vedere in varchi elettronici la strada ancora sbarrata da una transenna e presidiata da un Agente della Polizia Municipale. Coniughiamo spreco di personale e tecnologia inefficace, elementi ad altissimi costi, connubio fatale che dimostra che la scienza nella città della cultura fa fatica a farsi spazio.
Adriano Pedicini, Consigliere comunale PDL.
In merito ricordiamo che l’assessore comunale alla mobilità e vice sindaco Sergio Cappella ci aveva concesso un’intervista nella scorsa settimana in cui aveva assicurato l’avvio della zona a traffico limitato nel centro storico e nei Sassi di Matera in modalità sperimentale dopo la festa della Bruna, probabilmente a partire da sabato 6 luglio. Non ci resta che attendere.
Michele Capolupo
come sospettavamo da tempo, si tratta dei soliti miserevoli annunci a spese dei contribuenti
…ragazzi c’è tempo…nel 2019!!!
Adduce torna nella tua città….per favore
Non fa nulla se la ZTL non parte tanto abbiamo le piste ciclabili………….ahahahhahahaha
ADRIANO IL COMUNE SI E’ DOTATO DI UN CAPO DI GABINETTO E DI UN ADDETTO STAMPA – che paghiamo noi contribuenti – PER PUBBLICIZZARE LE INIZIATIVE CHE DICE DI VOLER FARE.
L’OPPOSIZIONE POTREBBE DOTARSI DI UN ADDETTO STAMPA CHE ACCERTI QUANTE DI QUESTE INIZIATIVE SI SONO DIMOSTRATE FARLOCCHE E LO DICA AI CITTADINI CON LA STESSA ENFASI DELL’ANNUNCIO?
una delle tante cose in sospeso di questa amministrazione.
vergogna e noi paghiamo!
aspettiamo le prossime votazioni.